È salito a sette il numero
delle vittime nel violento terremoto che, oggi, ha sconvolto la Croazia. Ne
danno notizia i media regionali. Decine i feriti.
La forte scossa sismica, ha
causato danni anche all'edificio del parlamento nazionale a Zagabria. L'entità
effettiva dei danni e l'agibilità dell'edificio verranno accertate nelle
prossime ore ad opera dei tecnici.
Tutti coloro che si
trovavano all'interno del parlamento tra deputati e personale di servizio, sono
fuggiti precipitosamente al momento della scossa di magnitudo 6.4, registratasi
alle ore 12:20.
Il parlamento croato aveva
già subito danni in occasione della scossa di magnitudo 5.5 che colpì Zagabria
il 22 marzo scorso. In quella occasione migliaia di edifici furono danneggiati
nel centro storico della capitale.
In Italia, è il Veneto a preoccupare, soprattutto la provincia di Verona, epicentro, questo pomeriggio, di uno sciame sismico.
In merito è intervenuto l’assessore
regionale alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin. “Stiamo monitorando
costantemente la situazione – ha dichiarato -. Al momento le scosse di
terremoto che hanno interessato la provincia di Verona sono state tre.
Sono, personalmente, in
costante contatto con l'Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica
Sperimentale di Trieste, con il quale la Regione è convenzionata per il
monitoraggio, e con il Direttore Interregionale dei Vigili del Fuoco.
Confermo – ha continuato
Bottacin - che per ora non ci sono giunte segnalazioni di danni. Il sistema di
Protezione Civile del Veneto , rimane preallertato con tutti i suoi volontari
per qualsiasi evenienza.
Riguardo al sisma in Croazia,
contrariamente a quanto appariva nei primi momenti sembra che non sia
necessaria l'attivazione della missione internazionale di supporto. Ho sentito
il Capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli e gli ho ribadito la
nostra totale disponibilità ad intervenire anche per attività 'Usar' di ricerca
di persone sepolte sotto le macerie.
Tramite Arpav – ha dichiarato
Bottacin - stiamo anche precauzionalmente ponendo la massima attenzione alla
rilevazione di eventuale radioattività, al momento assente, in relazione alla
centrale nucleare di Krsko. Abbiamo contattato anche l'Isin, che è in contatto
con la Autorità di sicurezza nucleare della Slovenia per Krsko. Anche da questa
autorevole fonte – conclude l’assessore - si escludono rilasci di sostanze
radioattive".
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