La cabina di regia Comitato tecnico scientifico/Ministero della Salute ha approvato lo spostamento di alcuni territori in fasce di rischio diverse da quelle in cui si trovano ora.
Il ministro della Salute,
Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza.
La regione Abruzzo passa da
zona rossa a zona arancione. Ieri, il Tribunale amministrativo regionale
dell'Aquila ha accolto la richiesta di sospensiva, avanzata dal governo dell'ordinanza
del presidente della regione Abruzzo, Marsilio. L'Abruzzo con l'ordinanza era,
di fatto, già passato da un regime di zona rossa ad arancione.
“La decisione del Tar – si legge
in una nota del ministero - sospende l'ordinanza del presidente Marsilio,
giudicata illegittima, che anticipava al 7 dicembre l'area arancione e
determina il ritorno dell'Abruzzo in area rossa, fino all'entrata in vigore
dell'ordinanza del ministro Speranza che avrà effetto dal 13 dicembre”.
Anche la Lombardia entra in
fascia gialla. Questo comporta la riapertura anche di bar, locali e ristoranti
fino alle ore 18:00.
Lo stesso colore per il
Piemonte. "Si tratta di un risultato importante – ha detto il governatore
Cirio - perché tante attività potranno ripartire, ma dobbiamo continuare a
tenere alta l'attenzione in tutti i nostri comportamenti. Non possiamo
vanificare i tanti sacrifici fatti finora".
Un sospiro di sollievo per
la Calabria. Il presidente facente funzioni, Nino Spirlì, ha chiesto, però,
alla cittadinanza tutta di continuare a mantenere comportamenti che non
pregiudichino la diffusione del virus.
Il Friuli Venezia Giulia
resta in zona gialla. “La mia preoccupazione, però, - ha commentato il
governatore Fedriga - non è questa, ma contenere il più possibile la diffusione
del virus".
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