"Bisogna mantenere un pò più di restrizioni – ha dichiarato il sindaco meneghino - poi bisogna trovare la formula giusta. Ci vuole equilibrio. Non cambiamo di giorno in giorno.
Era abbastanza scontato che
si verificassero assembramenti a Milano e in altre città – ha continuato Sala
-. A volte fare la politica vuol dire fare uno 'sporco lavoro' e prendere decisioni
che non accontentano tutti, ma quando sento il commissario Arcuri parlare di
"assembramenti irresponsabili" non ci sto. Non possiamo dare
dell'irresponsabile alla gente.
C'è un governo, ci sono dei
tecnici, prendano una decisione. Io non farò altro che supportare le decisioni
prese e cercare di far sì che tutto funzioni in linea con le direttive.
Il primo cittadino del
capoluogo lombardo è intervenuto anche sulle aperture dei ristoranti. “Hanno
riaperto e si sono organizzati – ha continuato Beppe Sala -. Hanno richiamato
il personale, e se ora chiudiamo è un problema. Ci vuole equilibrio, non
cambiamo di giorno in giorno.
I virologi ci danno un'idea
della terza ondata più che forte. Penso
che non siamo ancora usciti dalla seconda ondata, anche vedendo i numero di
morti nella mia città".
E lo spostamento nelle seconde case?. Sala è lapidario. “E’ nella cultura milanese il tema della seconda casa – ha aggiunto -. È un tema non da ricchi ma da tanti. Non poterla raggiungere non so se è un beneficio, perché la gente rimarrebbe qua e affollerebbe la città. Qualcosa da discutere ce l'avrei".
A Sala fa eco il governatore
della Lombardia, Attilio Fontana, secondo il quale gli assembramenti di ieri “rischiano
di mettere in gioco tutta la fatica fatta in questi mesi. Sono state settimane
difficili – ha affermato Fontana - durante le quali abbiamo dovuto rinunciare a
gran parte della nostra libertà. Adesso, quello che viene letto come un via
libera rischia di rovinare tutto”.
(Fonte Sky Tg24)
Me medesima: "Ma se i negozi sono tutti aperti. Se i ristoranti fanno il pienone, se ci è stato permesso di uscire e di usare il cash back cosa ci si poteva attendere? Non si può dare tutta la colpa ai cittadini. Ci vuole una soluzione chiara e regole ben precise".
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