L’incontro tra passato e presente, racchiuso in una mascherina che ricorda i fasti dell’antica cultura Arbereshe.
Il tutto, con un design
moderno e di impatto.
I colori degli abiti tradizionali
di Santa Sofia D’Epiro, borgo in provincia di Cosenza, ricco di magia e beltà,
si sposano, perfettamente, con una linea morbida e creativa.
La cultura di una volta, rivisitata in chiave pandemica con le mascherine, firmate ‘’Frymerè’’.
Capi unici e preziosi. Fatti a mano con passione, amore e professionalità dalle più brave artigiane di Vibo Valentia.
I
prodotti, ideati da Carla Gallo, sono moderni ed eleganti. Le sue mascherine,
colorate con i colori più belli e ricamate da mani sapienti, si possono
indossare anche con gli abiti più semplici.
Si tratta di accessori innovativi e plissettati. Un tempo, infatti, le gonne con questo tipo di trama non si potevano lavare facilmente, altrimenti perdevano la piega.
Con una tecnica particolare,
Carla Gallo ha, invece, reso le mascherine lavabili, multistrato e con la
possibilità di inserire filtri monouso.
“Proprio nel momento in cui la mascherina, in
un certo senso, toglieva la parola – ha ha affermato Carla Gallo - ho dato vita
a Frymerè: “Nuovo respiro” in arbëreshë, spostando la comunicazione dal piano
uditivo a quello visivo.
L’idea è nata durante il
lockdown, pensando a come ognuno di noi stava vivendo i giorni della chiusura
nazionale, pensando al dolore delle persone che affrontavano le difficoltà e
gli scoraggiamenti, pensando alle morti e alle solitudini incolmabili e
inconsolabili”.
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