“Le probabilità che il
vaccino messo a punto da AstraZeneca e Oxford sia autorizzato dall’Agenzia
europea del farmaco a gennaio sono piuttosto ridotte”. Lo ha spiegato Noel
Wathion, il vice direttore esecutivo dell’Ema, in un’intervista al quotidiano belga
Het Nieuwsblad.
“Non hanno ancora fatto domanda - ha affermato. Sono necessari ulteriori dati sulla qualità del vaccino”.
Un problema per l'intera
Europa ovviamente, che del vaccino sviluppato a Oxford ha prenotato 400 milioni
di dosi, e per l'Italia in particolare. Il nostro Paese, ha una prelazione su 40,38
milioni di dosi. Il piano conta infatti sulla disponibilità di 16,1 milioni di
dosi nei primi tre mesi, mentre il vaccino Pfizer dovrebbe essere distribuito
in 8,7 milioni di dosi, quello Curevac, ancora in fase di studio, in 2 milioni
di dosi e il siero di Moderna, non ancora approvato in Europa, in 1,3 milioni
di dosi.
Dal canto suo, in una intervista
al Sunday Times, Pascal Soriot, l’amministratore delegato di AstraZeneca, ha
spiegato che il vaccino sviluppato dalla società assieme all’Università di
Oxford è “efficace al 95% ed è in grado di eliminare al 100%” i sintomi gravi
che portano ai ricoveri per Covid-19.
Entro giovedì 31 dicembre –
ha commentato - le autorità sanitarie britanniche dovrebbero dare il via libera
al farmaco, che sarebbe poi distribuito nel Regno Unito a partire dal 4
gennaio. Il vaccino è una formula vincente contro il Covid-19 e dovrebbe essere
efficace anche contro la cosiddetta variante inglese. Finora – ha detto Soriot
- riteniamo che il vaccino sia efficace contro la variante del virus, ma non
possiamo esserne certi, così condurremo dei test”.
E a proposito di Gran Bretagna, da segnalare l’acquisto, da parte del governo di Boris Johnson di 100 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca.
L’Unione europea, invece, ha
prenotato fino a 400 milioni di dosi per i suoi Paesi membri. Come reso noto da
Piero Di Lorenzo, l’amministratore delegato dell’Irbm di Pomezia, all’Italia
saranno destinate due milioni di dosi del vaccino entro gennaio.
AstraZeneca sta lavorando per ottenere una capacità di produzione fino a 3 miliardi di dosi di vaccino nel 2021. La società ha spiegato che il farmaco può essere conservato, trasportato e manipolato in normali condizioni di refrigerazione, tra i 2 e gli 8 gradi Celsius, per almeno sei mesi e somministrato all’interno delle strutture sanitarie esistenti.
Intanto, dall'Ue la bella notizia. "Abbiamo deciso di
prendere altre 100 milioni di dosi aggiuntive del vaccino BioNTech/Pfizer, già
in uso per vaccinare gli europei. Avremo quindi 300 milioni di dosi di questo
vaccino, che è stato valutato sicuro ed efficace. Altri vaccini seguiranno!"
È lapidaria la presidente
della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che rende nota la notizia sul suo
profilo Twitter.
(Fonte Sky Tg 24)
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