mercoledì 24 ottobre 2018

I miei articoli su telegiornaliste.com: "L'addio alla lady del soul"

RespectChain of foolsI say a little prayerThink. Chi non ha mai intonato le meravigliose melodie di questi brani. La sua voce suadentecaldaarmoniosa ancora riecheggia nell'etere come se l’ugola non ci avesse mai lasciato

In una calda giornata di metà agosto, è volata in cielo Aretha Franklinla più grande cantante di tutti i tempi. Una stella polare nelle stelle. 

La grande passione per il canto la ereditò dai genitori. Iniziò a cantare gospel nel coro della New Bethel Baptist Church di Detroit, dove suo padre era pastore. Poi, dalla metà degli anni ‘50, seguì il congiunto in tour per gli Stati Uniti, cantando e suonando il piano. E fu proprio in quel contesto che esplose la sua voce straordinaria che la contraddistinse per tutta la vita. 

18 anni aveva già firmato un contratto con la Columbia, e, poi, con la Atlantic alla fine degli anni ‘60: il brano I Never Loved a Man (The Way I Love You) e il disco omonimo, la fecero annoverare tra gli dei musicalidell’Olimpo mondiale

Gli anni '70, furono quelli scanditi da Spanish Harlem e Day Dreaming, e dagli Lp Spirit in the Dark e Gifted & Black

Negli anni ’80 e ‘90, Aretha Franklin continuò a sfornare dischi e a collaborare con le più grandi icone mondiali del jazz e del pop, da George Benson a George Michael, presenziando a cerimonie ufficiali,concerti commemorativi ed eventi speciali come la cerimonia di insediamento dell’ex presidente Usa, Obama

Non si può asserire di conoscere la cultura musicale del novecento se non ci si è emozionatiestasiati ascoltando le canzoni di Aretha, la voce femminile per eccellenzaLei e solo lei, con quell’X factor che solo i grandi trasmettono nel cuore e nell’anima. 

L’inno alle donne, l’amore verso la patria, il suo grande attaccamento alla famiglia hanno caratterizzato il suo essere la regina incontrastata del soul che lei applicava a qualunque melodiaEd è questo che resterà della grande tra i grandi…

giovedì 4 ottobre 2018

Al via, all'Unical, l'ottava edizione del master in Intelligence. Intelligence che è divenuta anche un corso di laurea magistrale


 Nei giorni scorsi, all’Università della Calabria, alla presenza di studenti, provenienti da diverse regioni italiane, sono iniziate le lezioni. Il corso, è stato avviato dal docente referente, Mario Caligiuri, direttore del Master in Intelligence dell’Ateneo, il quale ha spiegato la funzione dell’intelligence che rappresenta “un metodo di trattazione delle informazioni per comprendere la realtà sempre più offuscata dalla disinformazione. 
Una delle professioni più promettenti – ha proseguito Caligiuri - è quella dello scienziato dei dati, che raggruppa competenze sia umanistiche che scientifiche, all’interno delle quali l’intelligence assume un ruolo fondamentale”. È seguita, poi, la prima lezione tenuta da Concetta Carnevale, docente di valutazione dei rischi di impresa, che ha introdotto gli studenti all’analisi delle informazioni  per valutare i rischi economici e sociali. 
Com’è noto, l’innovativo corso di studi è il primo del genere ad essere istituito nel nostro Paese, su iniziativa del dipartimento di lingue e scienze dell’educazione, unitamente al dipartimento di ingegneria meccanica, energetica e gestionale e del dipartimento di scienze aziendali e giuridiche dell’Unical. 
L’Università della Calabria da circa vent’anni sta promuovendo gli studi sull’Intelligence, con l’obiettivo di far riconoscere questa disciplina a livello accademico. A tal riguardo, ha promosso il primo Master di secondo livello in Intelligence, giunto quest’anno, alla sua ottava edizione. Oggi, 4 ottobre, è stato presentato alla stampa nell’aula Magna “Beniamino Andreatta” alla presenza del Rettore dell’ateneo calabrese, Gino Crisci, del Direttore del dipartimento, Roberto Guarasci, e del Direttore del master, Mario Caligiuri. 
Secondo Crisci “l’impegno  dell’Università della Calabria, in direzione degli studi sull’Intelligence, risponde all’esigenza nazionale di formare delle figure specializzate sulle informazioni da utilizzare per la sicurezza, sia in ambito pubblico che privato”. Il rettore, ha, poi, ricordato che “anche in Italia si stanno cominciando ad assumere operatori dell’intelligence direttamente nelle università, come accade da tempo sopratutto nei Paesi anglosassoni”. 
Roberto Guarasci ha ricordato che dall’iniziativa del Master “è nato anche il corso di laurea magistrale che raggruppa vari dipartimenti e che collega l’intelligence con l’analisi del rischio. Infatti – ha affermato - l’esame delle informazioni è sempre più importante nell’ambito politico, economico, sociale e di contrasto alla criminalità”. 
Mario Caligiuri ha, invece,  messo in evidenza le iniziative portate avanti da circa vent’anni  dall’Università della Calabria “per il riconoscimento accademico della disciplina dell’intelligence: dal Master al corso di laurea, dal laboratorio scientifico alle collane editoriali”.
Le lezioni inizieranno il 24 novembre prossimo. Tutte le attività, termineranno entro il mese di dicembre. 
Possono presentare domande esclusivamente i laureati del vecchio ordinamento (4 anni) e quelli in possesso della laurea magistrale (5 anni), essendo un Master di II livello. Il master si articolerà il 19 lezioni d'aula, che si svolgeranno il sabato, dalle ore 8:30 alle ore 12:30 e dalle ore 13:30 alle ore 17:30. È previsto che parte delle lezioni si possano seguire anche via streaming, tramite le piattaforme e-learning interattive dell’ateneo calabrese. 
Al termine  del ciclo delle lezioni, sono previste attività laboratoriali interamente dedicate alla Cyber intelligence e che si svilupperanno in 5 giornate consecutive (da lunedì a venerdì) con lo svolgimento di seminari e laboratori, d'intesa anche con ITC Sud e il Dipartimento di Ingegneria Informatica dell'Università della Calabria. Sono anche possibili assenze in una misura massima del 20 per cento. Devono, poi, essere svolte 300 ore stages in strutture convenzionate che nelle precedenti edizioni si sono tenute presso strutture convenzionate sia da istituzioni pubbliche che da società private, tra le quali Eni, Enel, Sky e Ntt Data. Come in ogni edizione, i docenti saranno professori universitari ed esperti italiani del settore. 
Nelle edizioni precedenti sono intervenuti, tra gli altri, i ministri ed ex ministri Paolo Savona, Giulio Tremonti e Marco Minniti; i Direttori dei Servizi Franco Gabrielli, Vittorio Stelo, Luigi Ramponi e Nicolò Pollari; i professori Alberto De Toni, Evgeny Morozov, Roberto Cingolani, Giorgio Galli, Antonio Baldassarre, Umberto Gori, Roberto Baldoni, Derrick De Kerckhove e Antonio Teti; i prefetti Carlo Mosca, Marco Valentini e Luigi Varratta; i generali Fabio Mini e Carlo Jean; i giornalisti Lucio Caracciolo, Paolo Messa, Massimo Franco e Andrea Cangini; i magistrati Nicola Gratteri, Rosario Priore, Giuseppe Pignatone, Stefano Dambruoso e Mario Spagnuolo; gli ambasciatori Michele Valensise e Domenico Vecchioni; i funzionari dello Stato Alessandro Ferrara, Adriana Piancastelli e Giuseppe Scandone; i dirigenti della sicurezza di multinazionali Alfio Rapisarda e Alberto Accardi.

Ha vinto lo Stato. Ha vinto l'Italia. Abbiamo vinto tutti noi.

  30 anni di latitanza. 30 anni di misteri, depistaggi, ombre sul latitante più ricercato al mondo. Questa mattina, all’alba, in una clinica...