Nei giorni scorsi, all’Università della Calabria, alla
presenza di studenti, provenienti da diverse regioni italiane, sono iniziate le
lezioni. Il corso, è stato avviato dal docente referente, Mario Caligiuri, direttore
del Master in Intelligence dell’Ateneo, il quale ha spiegato la funzione
dell’intelligence che rappresenta “un metodo di trattazione delle informazioni
per comprendere la realtà sempre più offuscata dalla disinformazione.
Una delle
professioni più promettenti – ha proseguito Caligiuri - è quella dello
scienziato dei dati, che raggruppa competenze sia umanistiche che scientifiche,
all’interno delle quali l’intelligence assume un ruolo fondamentale”. È seguita,
poi, la prima lezione tenuta da Concetta Carnevale, docente di valutazione dei
rischi di impresa, che ha introdotto gli studenti all’analisi delle
informazioni per valutare i rischi
economici e sociali.
Com’è noto, l’innovativo corso di studi è il primo del
genere ad essere istituito nel nostro Paese, su iniziativa del dipartimento di
lingue e scienze dell’educazione, unitamente al dipartimento di ingegneria
meccanica, energetica e gestionale e del dipartimento di scienze aziendali e giuridiche
dell’Unical.
L’Università della Calabria da circa vent’anni sta promuovendo gli
studi sull’Intelligence, con l’obiettivo di far riconoscere questa disciplina a
livello accademico. A tal riguardo, ha promosso il primo Master di secondo
livello in Intelligence, giunto quest’anno, alla sua ottava edizione. Oggi, 4
ottobre, è stato presentato alla stampa nell’aula Magna “Beniamino Andreatta”
alla presenza del Rettore dell’ateneo calabrese, Gino Crisci, del Direttore del
dipartimento, Roberto Guarasci, e del Direttore del master, Mario Caligiuri.
Secondo
Crisci “l’impegno dell’Università della
Calabria, in direzione degli studi sull’Intelligence, risponde all’esigenza
nazionale di formare delle figure specializzate sulle informazioni da
utilizzare per la sicurezza, sia in ambito pubblico che privato”. Il rettore,
ha, poi, ricordato che “anche in Italia si stanno cominciando ad assumere
operatori dell’intelligence direttamente nelle università, come accade da tempo
sopratutto nei Paesi anglosassoni”.
Roberto Guarasci ha ricordato che
dall’iniziativa del Master “è nato anche il corso di laurea magistrale che
raggruppa vari dipartimenti e che collega l’intelligence con l’analisi del
rischio. Infatti – ha affermato - l’esame delle informazioni è sempre più
importante nell’ambito politico, economico, sociale e di contrasto alla
criminalità”.
Mario Caligiuri ha, invece,
messo in evidenza le iniziative portate avanti da circa vent’anni dall’Università della Calabria “per il
riconoscimento accademico della disciplina dell’intelligence: dal Master al
corso di laurea, dal laboratorio scientifico alle collane editoriali”.
Le lezioni inizieranno il 24
novembre prossimo. Tutte le attività, termineranno entro il mese di dicembre.
Possono presentare domande esclusivamente i laureati del vecchio ordinamento (4
anni) e quelli in possesso della laurea magistrale (5 anni), essendo un Master
di II livello. Il master si articolerà il 19 lezioni d'aula, che si svolgeranno
il sabato, dalle ore 8:30 alle ore 12:30 e dalle ore 13:30 alle ore 17:30. È
previsto che parte delle lezioni si possano seguire anche via streaming,
tramite le piattaforme e-learning interattive dell’ateneo calabrese.
Al
termine del ciclo delle lezioni, sono
previste attività laboratoriali interamente dedicate alla Cyber intelligence e
che si svilupperanno in 5 giornate consecutive (da lunedì a venerdì) con lo
svolgimento di seminari e laboratori, d'intesa anche con ITC Sud e il
Dipartimento di Ingegneria Informatica dell'Università della Calabria. Sono
anche possibili assenze in una misura massima del 20 per cento. Devono, poi,
essere svolte 300 ore stages in strutture convenzionate che nelle precedenti
edizioni si sono tenute presso strutture convenzionate sia da istituzioni
pubbliche che da società private, tra le quali Eni, Enel, Sky e Ntt Data. Come
in ogni edizione, i docenti saranno professori universitari ed esperti italiani
del settore.
Nelle edizioni precedenti sono intervenuti, tra gli altri, i
ministri ed ex ministri Paolo Savona, Giulio Tremonti e Marco Minniti; i
Direttori dei Servizi Franco Gabrielli, Vittorio Stelo, Luigi Ramponi e Nicolò
Pollari; i professori Alberto De Toni, Evgeny Morozov, Roberto Cingolani,
Giorgio Galli, Antonio Baldassarre, Umberto Gori, Roberto Baldoni, Derrick De Kerckhove
e Antonio Teti; i prefetti Carlo Mosca, Marco Valentini e Luigi Varratta; i
generali Fabio Mini e Carlo Jean; i giornalisti Lucio Caracciolo, Paolo Messa,
Massimo Franco e Andrea Cangini; i magistrati Nicola Gratteri, Rosario Priore,
Giuseppe Pignatone, Stefano Dambruoso e Mario Spagnuolo; gli ambasciatori
Michele Valensise e Domenico Vecchioni; i funzionari dello Stato Alessandro
Ferrara, Adriana Piancastelli e Giuseppe Scandone; i dirigenti della sicurezza
di multinazionali Alfio Rapisarda e Alberto Accardi.
Nessun commento:
Posta un commento