venerdì 22 marzo 2013

Quando l'umiltà premia...

Devo dire che, in questo momento, mi sento orgogliosa di essere italiana e, soprattutto, figlia di una terra, la Calabria, che ha, in se, uomini e donne che portano in alto quel senso del dovere e quella professionalità da esportare.
Può essere di parte, ma la mia soddisfazione è quella di aver appreso che il mio secondo papà sta raggiungendo traguardi eccelsi, grazie a tanti sacrifici e a quel modus operandi che lo hanno portato in alto nella sanità calabrese.
Ieri, mio zio Ernesto, primario del reparto pediatria dell'ospedale ''Giovanni Paolo II'' di Lamezia Terme, è diventato presidente regionale della Società Italiana di Pediatria Ospedaliera.
Per Ernesto Saullo (MIO ZIO) “I’obiettivo centrale per i prossimi anni è quello di lavorare per continuare a garantire a tutti i bambini il diritto all'assistenza pediatrica specialistica nel territorio e in ospedale, con particolare riguardo alla continuità assistenziale, alla gestione dell'emergenza - urgenza e alla gestione delle malattie ad alta complessità. Dobbiamo puntare a dare centralità ai diritti del bambino nella società: dalle città a misura di bambino e negli ospedali, agli stili di vita salutari; dalla promozione delle vaccinazioni e dell’allattamento materno all'educazione alimentare. Fare ciò significa anche migliorare la qualità della salute e della vita dell'adulto di domani. Lavorerò, inoltre - ha proseguito saullo - insieme a tutto il direttivo regionale, anche per integrare e promuovere le attività di formazione e di ricerca tra i pediatri perché parafrasando John M. Keynes, padre della macroeconomia, un paese senza ricerca e formazione è un paese senza futuro. E per ultimo, ma il più importante, cercare di limitare al massimo l’annosa mobilita sanitaria verso gli ospedali del nord dei nostri bambini che hanno il diritto di essere curati nella loro città nel loro Ospedale che deve diventare la loro secondo casa dove trovare risposte ai loro piccoli grandi problemi sanitari”.
Complimenti zio. La tua grande umiltà è un esempio per tutti noi.
Cri


giovedì 14 marzo 2013

Papa Francesco...L'uomo della speranza





13\03\2013, ore 19:06

 
Una data epocale, condivisa con le persone che più amo al mondo, una in particolare.

In un giorno piovoso, con le nuvole e il freddo pungente che ti penetra dentro, la Chiesa mondiale ha eletto il nuovo Papa. Quella fumata Bianca, apparsa dal comignolo, ha fatto sobbalzare i cuori. Un segnale di speranza. Un segno tangibile della fede cattolica.

Un’emozione grande, un sentimento di pace e gioia indescrivibili. Vedere Piazza San Pietro così gremita di fedeli, di uomini, donne e bambini, provenienti da ogni dove ti rende cittadino cristiano del mondo. Un’unione di fede e carità unici nel loro senso più ampio del termine. È come se lo Spirito Santo sia penetrato in tutti noi, popolo di Dio, e ci abbia aperto il cuore.

Ricordo ancora le parole di Giovanni Paolo II: ‘’Non abbiate paura. Aprite le porte a Cristo’’. Una frase, riemersa nell’anima di ognuno di noi come conferma di vicinanza a Gesù.

‘’Fratelli e sorelle: buonasera’’. Una frase semplice, come lo è Papa Francesco, apparso al mondo come uno di noi. Un uomo ricco di fede, umile, generoso, caritatevole, eloquente pastore di un gregge che, ne sono sicura, da ieri ha ritrovato la strada dell’amore e, insieme a lui, saprà trasmettere Serenità e Pace.
Cri

Ha vinto lo Stato. Ha vinto l'Italia. Abbiamo vinto tutti noi.

  30 anni di latitanza. 30 anni di misteri, depistaggi, ombre sul latitante più ricercato al mondo. Questa mattina, all’alba, in una clinica...