Già classificata tra i brand più
conosciuti al mondo, patrimonio Unesco, grazie all’impegno della
Regione Calabria, diventa uno dei più grandi attrattori dei nostri territori.
Grande impulso è stato dato dall’approvazione della legge regionale sulla “Valorizzazione della
Dieta Mediterranea”, che ha evidenziato il valore sociale e
culturale di questa pratica alimentare che non è soltanto un insieme di prodotti, ma costituisce un modello di sviluppo sostenibile unico al mondo, tramandato da generazione in
generazione.
Dopo decenni, si riconosce la
paternità alla Calabria.
La comunità scientifica internazionale, attraverso il Seven
Countries Study , iniziato da Ancel
Keys nel Minnesota nel 1947 e conclusosi,attraverso indagini sul campo nel
1957 a Nicotera, riconosce come "Dieta
Mediterranea Italiana di
riferimento quella di
Nicotera”.
"Attraverso una lunga
casistica e documentazione, raccolta
negli anni - si legge in una nota stampa - gli
alimenti e lo
stile di vita, a fondamento della
dieta mediterranea, sono riscontrabili e
rintracciabili laddove questa nasce, cioè in Calabria.
Scientificamente, dunque, soltanto i "nostri" alimenti
posseggono i requisiti
nutrizionali che validano gli aspetti benefici
della dieta. Proprietà organolettiche specifiche e calcolate attraverso l' Indice di Adeguatezza
Mediterranea (Iam), che diventa la base
per la classificazione dei prodotti che saranno riconosciuti
attraverso un marchio identitario.
Alla base della Legge regionale - prosegue la nota - vi è la promozione di corretti
modelli nutrizionali che aiutano
a prevenire le malattie cronico
degenerative e la disponibilità di materie prime, rispondenti a criteri di sicurezza, qualità e integrità alimentare per mantenere e migliorare lo stato
di salute. Peculiarità ed eccellenze di questa terra che si pongono come prospettiva di sviluppo
d’interi territori e crescita economica e sociale. Un impatto positivo e fortemente qualificante non
solo sulle produzioni
agroalimentari, ma anche
sulle attività dell'enogastronomia e culturali, rappresentando un volano di sviluppo.
E' attestato, inoltre, che il sistema agroalimentare calabrese è il
comparto chiave per lo sviluppo dell’economia della nostra regione,
delineandolo come il
più importante e
distintivo delle produzioni
regionali. In
Calabria, l’agricoltura mantiene un peso rilevante sulla formazione del Pil regionale, pari al 4,1% che
rappresenta il doppio della media nazionale e
i prodotti alimentari hanno mantenuto il primato,
rappresentando oltre un quarto delle esportazioni calabresi per un valore di 175 milioni di euro e una crescita del +11,2%".
Approvata ad unanimità,
esattamente un anno fa, la Legge ha subito prodotto i suoi frutti.
"Sono state messe in campo azioni e
progetti - si legge ancora nella nota- e, in questi mesi, hanno preso avvio una serie di iniziative che hanno tenuto
in alta considerazione la costituzione di una rete operativa aperta alla partecipazione di
enti, associazioni, aziende, operanti nei diversi settori della ricerca, della cultura, della salute,
dell'istruzione, della produzione e distribuzione e dell'associazionismo.
Già attivi
sono i partenariati con i Paesi del Seven Country Studies, in
particolare con la Grecia. Imminenti i bandi, atti a sostenere lo sviluppo di filiere enogastronomiche dedicate alla commercializzazione
dei prodotti tipici.
Nei prossimi giorni sarà ufficializzata la nascita dell’Odmir, l’Osservatorio della Dieta Mediterranea Italiana
di riferimento. Un organismo, con funzioni consultive,
programmatiche e di monitoraggio per la promozione della stessa.
Diversi sono stati gli eventi. A Nicotera, lo
scorso giugno, si è tenuto il Primo Meeting Internazionale sulla Dieta Mediterranea e poi Bruxelles, New
York, Atene, Parigi appena conclusasi e se il 2018 è stato promosso dal Mipaaf come l’anno
del Cibo Italiano, la Calabria questa partita la sta giocando da
capolista.
Fiere, incontri, expo
nazionali e internazionali sono diventate vetrine d’eccellenza".
Lo stesso ministro delle politiche agricole e turismo, Gian Marco Centinaio, ha più volte
esaltato il lavoro di promozione che sta facendo la Regione Calabria. In occasione di una recente
manifestazione a Buenos Aires, centinaio ha affermato che la Calabria "ha evocato, in maniera esemplare, la natura
dell’Italia agricola e turistica”.
Dal 7 all'11 novembre prossimo, la Regione Calabria continuerà, così, il
suo viaggio alla scoperta e conoscenza di questo patrimonio come ricchezza immateriale della
tradizione calabrese e che ben si sposa con un altro elemento chiave: il Turismo Slow/Lento, che
determinerà le iniziative del prossimo anno. Il tutto perché la Dieta Mediterranea è un modo di
vivere, un elemento relazionale e culturale che rafforza il senso di appartenenza e di condivisione. Il tipico “mangiare insieme” non significa consumare un
pasto, ma rafforzare il
fondamento delle relazioni
interpersonali, promuovere il dialogo e la
creatività, tramandare l’identità e i valori delle comunità.
"In rappresentanza della Regione
Calabria - ha dichiarato il consigliere regionale Orlandino Greco - presiederò all’evento nella cittadina londinese, come portavoce della legge che
porta la mia firma. Con me, al tavolo della conferenza stampa, dal titolo “La Dieta
Mediterranea: un patrimonio
da salvaguardare e valorizzare. Dal
cuore dei borghi calabresi il segreto del buon
vivere e della longevità”, lo chef Francesco
Mazzei, ideatore dell’evento cultural-culinario a Cerchiara di Calabria “No Waste, cucinare senza
spreco” e ambasciatore dell’enogastronomia calabrese nel mondo.
Un patrimonio calabrese che
finalmente approda nello scenario internazionale Un risultato che mi
rende orgoglioso del lavoro
svolto in consiglio regionale per l’approvazione della legge e che finalmente ha
fatto luce sugli
studi di Ancel
Keys a Nicotera
sul rapporto tra
benessere, alimentazione e stile di
vita. Restituire alla
Calabria la paternità di
questa ricchezza significa esserne, attraverso le proprie
eccellenze, portavoce nel mondo".