mercoledì 27 aprile 2022

Giro d'Italia 2022. La Riviera dei Cedri protagonista con la tappa Palmi - Scalea. Umberto Labozzetta: "Giusto investire nella comunicazione"

 

“Da un grande evento derivano grandi responsabilità. Ma anche altrettanto grandi ritorni. In questo modo è da intendere l'arrivo del Giro d'Italia nella Rivera dei Cedri e nel Parco nazionale del Pollino con la sesta tappa della 105esima edizione della Corsa Rosa: la Palmi – Scalea Riviera dei Cedri, in programma il prossimo 12 maggio”.

Ne è convinto Umberto Labozzetta, esperto di comunicazione, promozione discografica e aziendale, con una forte radicazione professionale nell'universo radiofonico italiano. Cura la promozione di alcuni grandi artisti della scena musicale nostrana. Di recente, è diventato direttore della comunicazione di Casa Sanremo, hub hospitality del Festival della Canzone Italiana, e di ECOtur, consorzio di operatori turistici calabresi.

“Ne approfitto – afferma Labozzetta – per ringraziare chi mi ha voluto in questo delicato e stimolante ruolo. Mi riferisco a Giancarlo Formica, presidente ECOtur, e Angelo Napolitano, direttore tecnico de I Viaggi dell'Arca. Sono convinto – prosegue Labozzetta – che questo evento sia di fondamentale importanza per il territorio, non solo per Scalea che è la base operativa del consorzio. È per questo che la tappa che ci interessa e che stiamo promuovendo ha un nome particolare che richiama, appunto, la zona e non il singolo luogo come avviene di solito.

Portare il Giro – continua Umberto Labozzetta - è una scommessa vinta in partenza per le ricadute di immagine ed economiche che ne conseguono. Conviene a tutti. Dalle grandi strutture della ricettività fino al tabacchino all'angolo di strada. L'opportunità era ghiotta. Bene hanno fatto gli enti che, insieme a ECOtur, l'hanno colta: Comune di Scalea, Regione Calabria e Parco nazionale del Pollino”.

Le possibilità di ritorno di immagine territoriale non potevano essere affidate alla pur elevata visibilità mediatica dell'evento.

“Ovviamente – dice Labozzetta – è necessario curare la comunicazione dell'evento in proprio, sia a livello locale che nazionale, se si vuole ottenere un risultato superiore, sfruttando la vetrina del Giro d’Italia. Ed è quello che ha pensato di fare il consorzio del presidente Formica. Sfruttare il grande evento come trampolino di lancio di un'idea: la Riviera dei Cedri e il Parco nazionale del Pollino come destinazioni cicloturistiche.

Per questo motivo – chiosa Umberto Labozzetta - sono state azionate diverse leve per raggiungere l'obbiettivo. Mentre gli operatori del consorzio adeguano le loro strutture a soddisfare anche i bisogni dei cicloturisti, si progettano iniziative collaterali alla tappa del Giro e attività da svolgere tutto l'anno, oppure si pianificano viaggi di lavoro per restare aggiornati sulle tendenze e avere sempre il polso dei mercati”. 


A tal fine, è indispensabile dotarsi di una struttura dedicata alla comunicazione.

“ECOtur ha intrapreso questo percorso – spiega ancora Labozzetta – decidendo di considerare le risorse destinate a questo aspetto un investimento e non una spesa. Lo ha fatto, costituendo un ufficio comunicazione che dirigo e che, già da subito, ha potuto contare su importanti professionalità del luogo oltre che su me, che, comunque, sono scaleoto di nascita e qui ho vissuto i primi anni della mia vita prima di inseguire le mie aspirazioni, trasferendomi al Nord”.

 Un legame con la Calabria – asserisce Labozzetta – che, in tanti anni, non è mai scomparso e che mi riporta sempre qui appena posso per due semplici motivi: legami affettivi e posti stupendi. Questo territorio è pazzesco e anche mia moglie, veneta, se ne è innamorata. Però, e torniamo al punto di partenza, a un territorio che difetta in comunicazione, manca tutto. Ne sono convinto e lo dico con amarezza, perché qui ci sono delle eccellenze pazzesche che non sono raccontate. 

Me ne vengo con un luogo comune: di questi posti si parla solo per cose negative. I media locali o nazionali, che bisogna ringraziare per il ruolo che svolgono e per i quali bisogna avere massimo rispetto, sono obbligati a trattare aspetti negativi, lo so bene. Ma una narrazione dedicata a quanto di positivo esiste in questo pezzo di Calabria può, tranquillamente, coesistere con la cronaca nera e, chi lo sa, magari un giorno soppiantarla. Questo territorio – conclude Umberto Labozzetta – ha bisogno di una corretta comunicazione”.

 

 

martedì 26 aprile 2022

"No alla Guerra. Si alla Pace e all'Amore". Le dame e i cavalieri templari della Pietà del Pellicano scrivono al Santo Padre e agli ambasciatori di Ucraina e Russia

 

 

Nei giorni scorsi, all’Eremo dei Camaldoli di Visciano, in provincia di Napoli, si è tenuto un significativo evento dei Templari della Pietà del Pellicano.


I cavalieri e le dame, si sono ritrovati in ritiro spirituale in un luogo suggestivo, dedicato alla meditazione e alla preghiera, guidati dal Gran Maestro, Nino Aloi, Principe della Pietà del Pellicano, in collaborazione con l’Ambasciatore mondiale, Mario Saullo.

L’indomani, hanno, poi, partecipato ad un corteo per la pace in Ucraina, svoltosi lungo le strade del Castello di Sirignano, al margine del quale è stato redatto un messaggio che sarà inviato alle ambasciate russa ed Ucraina e al Santo Padre. 



Nella missiva, si chiede, a viva voce, un cessate il fuoco. Tutti noi, abbiamo il dovere di diventare ambasciatori di Pace. Quel senso di beltà che nasce dal cuore e dall'anima di coloro i quali credono che si possa continuare a vivere in un mondo migliore.


Il conflitto nel cuore dell'Europa sta dilaniando l'anima di ognuno. L'impegno comune è quello di costruire dialogo e pace, lavorando per far cessare le ostilità e ridare al popolo ucraino quella libertà tanto bramata.

Il Gran Maestro, Nino Aloi, ha concluso i lavori dichiarando che la pace “si costruisce dapprima dentro il cuore di ognuno” e ha invitato i numerosissimi cavalieri, accorsi da tutta Italia, al quotidiano impegno per la Carità e la concordia.

lunedì 11 aprile 2022

'La bellezza salverà il Mondo'........ 'Calabria a Sud dell'anima' incarna tutto il bello che esiste in ognuno

 


“Una delle cose che noto sempre, al rientro da un viaggio, è la stranezza di riaprire la porta di casa e di trovare tutto come l’ho lasciato. Nel frattempo, io ho riempito i miei occhi di immagini, di colori, di paesaggi e di persone diverse; nel frattempo ho viaggiato dentro e fuori di me quasi sempre”.

Si apre così il racconto emozionante, ricco di pathos, che Maddalena Cipriani scandisce, parola dopo parola, nel suo libro ‘Calabria a Sud dell’Anima’, edito da ‘Bookabook’.

Ebbene si! Una terra della quale innamorarsi subito. È una questione di pelle. O la ami o la odi. Ma se ti entra nel cuore non l’abbandoni più. L’ammiri, la fai tua, la implori di non abbandonarti. Perché è lei. Una Calabria ricca, unica. Terra amara e dolce. Un connubio di bellezze brulle che riempiono l’anima di beltà.

Ed è proprio dalla bellezza del territorio che Maddalena inizia il suo cammino fatto di incontri, sorrisi, amabilità. Un viaggio che le ha toccato, profondamente, l’anima. Ed è proprio da quella vocina interiore, dalla quale traspare gioia, che l’autrice ha iniziato a scrivere il suo ‘Diario’ in prima persona, ambientato tra giugno e luglio 2020.

La protagonista del libro, decide di partire in treno per una vacanza sulla costa tirrenica della Calabria con un unico obiettivo: pace e serenità dopo i duri mesi trascorsi in lockdown, a causa del Covid.

Lungo il suo percorso visita cittadine meravigliose. Parte da Scalea, per, poi, visitare Diamante, Paola, Pizzo Calabro, Zambrone e Tropea. In ogni città rivierasca, oltre ad ammirare tramonti suggestivi, assaporare la brezza marina e i luculliani manicaretti incontra e fa amicizia con la gente del luogo, con i turisti. Insieme, condividono ilarità e momenti di riflessione. I calabresi, ed è narrato con dovizia di particolari nel libro, si sono rivelati ottimi compagni di viaggio. A lei hanno raccontato storie di vita vissuta e confidato le difficoltà di vivere in una terra, dominata dall’Ndrangheta.

“….non c’è niente di così sincero come affidare per un attimo i propri pensieri profondi e la propria anima a qualcuno che non si conosce, che è lì per accoglierla a mani aperte e per accoglierti così come sei, senza preconcetti e senza metterti addosso giudizi e vesti che non sono i tuoi….”

Nel volume, ci si immerge anche nella gloriosa storia di Pizzo Calabro. Qui, la protagonista fa una tappa più lunga di tutte le altre, approfondendo, così, la conoscenza con il giovane proprietario del bed and breakfast, di nome Samuele. Insieme vivono dei momenti travolgenti e passionali che culminano in una sera buia e tempestosa. I due, arrivano a consegnarsi l’uno all’altra senza mai toccarsi. Tutto avviene tramite uno sguardo.

Nella città di Murat  c’era una serata di tango argentino. “….L’emozione era così forte che iniziarono a sudarmi le mani e le gambe si immobilizzarono…… La mente può imbrogliare, ma l’anima no……”.

 La donna, alla fine del suo viaggio, comprende che è arrivato il momento di dedicarsi alla vita in maniera passionale e coraggiosa.  Il suo destino, non può dispiegarsi senza che lei metta in atto passi concreti per la realizzazione dei suoi sogni.

Come diceva Dostoevskij, “La bellezza salverà il mondo”.  La Calabria è tutto questo. È bellezza, storia, cultura, panorami mozzafiato e gente che, con un sorriso, uno sguardo, una pacca sulla spalla, ti trasmette amore e dedizione. Questo è ‘Calabria a Sud dell’Anima’. Questa è la Calabria da amare e tutelare con onestà e caparbietà.

Maria Cristina Saullo

Ha vinto lo Stato. Ha vinto l'Italia. Abbiamo vinto tutti noi.

  30 anni di latitanza. 30 anni di misteri, depistaggi, ombre sul latitante più ricercato al mondo. Questa mattina, all’alba, in una clinica...