sabato 24 agosto 2013

...Allarme rifugiati...

 
Una cifra apocalittica. È, infatti, quasi un milione il numero di bambini rifugiati, fuggiti dalla Siria dall'inizio della guerra.
Non lo dico io. I numeri, forniti dall'Alto commissariato Onu per i rifugiati e dall'Unicef, a Ginevra parlano chiaro.
Una situazione incredibile, inverosimile nel terzo millennio.
 Passano i giorni, mesi, anni, e la situazione precipita. Il più delle volte, ci si trova di fronte ad avvenimenti senza senso. E chi porta il fardello sono sempre i bimbi, i più indifesi. Minori che fuggono dai conflitti, diretti verso la terra promessa. Si tratta di esseri umani con meno di undici anni. Il più delle volte neonati che sbarcano da quelle carrette del mare, in braccio alla loro mamma o accuditi da estranei o parenti ai quali sono stati affidati. Scene che fanno male, rabbia e dolore. Non si può continuare così.
Il direttore generale dell'Unicef, Anthony Lake, ha denunciato il "fallimento della comunità internazionale", posta di fronte alle sue responsabilità.
È il momento di tutelare i bimbi strappati alle loro case, fuggiti da un orrore inconcepibile con le conseguenze del caso. Hanno bisogno di cure, amore, serenità. Chiedono solo un futuro migliore che non deve essere negato a nessuno.
Cri…


venerdì 23 agosto 2013

La ''Varia''...Patrimonio di tutti noi...

Credo sia una delle manifestazioni più suggestive dell’estate calabrese. La ‘’Varia’’ di Palmi, in provincia di Reggio Calabria corona gli eventi religiosi dell’estate, catapultando l’attenzione della popolazione, dei turisti e delle istituzioni. Quest’anno, il governatore, Giuseppe Scopelliti, accompagnato dall'Assessore Regionale alla Cultura, Mario Caligiuri, parteciperà domenica prossima alla solenne celebrazione, ospite del Comune palmese.
Ma che cos’è la ‘’Varia’’?. È  una festa popolare cattolica che si svolge l’ultima domenica di agosto in onore di Maria Santissima della Sacra Lettera, patrona e protettrice della città. La Varia è un enorme carro sacro che rappresenta l'universo e l'assunzione in cielo della Vergine Maria. Sopra il carro sacro, di altezza pari a 16 metri e trasportato a spalla da 200 Mbuttaturi (portatori), trovano posto figure che rappresentano la Madonna, Dio, gli Apostoli e gli angeli. Un altro momento importante di fede è la processione, il giorno precedente il trasporto della Varia, del quadro di Maria Santissima della Lettera e del reliquiario del Sacro Capello.
 "La Regione Calabria – ha affermato il presidente Scopelliti - sta sostenendo con continuità e convinzione la valorizzazione della manifestazione della "Varia" come patrimonio mondiale dell'umanità". Dello stesso avviso l’assessore Caligiuri, che, nei giorni scorsi, nella sua veste di coordinatore della commissione cultura della conferenza delle regioni, ha avuto modo di incontrare il Presidente della commissione nazionale dell'Unesco, Giovanni Puglisi, “con il quale – ha dichiarato - ci siamo confrontati sulla possibilità di ottenere il riconoscimento, entro il 2014, della Rete delle macchine a spalla, e cioè delle manifestazioni religiose della "Varia" di Palmi, dei "Gigli" di Nola,  dei "Candelieri" di Sassari e della "Macchina di Santa Rosa" di Viterbo. Sarebbe il primo riconoscimento Unesco per la Calabria".
Caligiuri, ha poi ricordato l'organizzazione a Palmi nel novembre del 2012 delle iniziative sulla "Settimana Unesco per l'educazione allo sviluppo sostenibile", all'interno delle quali si è svolto il convegno "I siti Unesco e la Calabria", dove si è fatto il punto con tutti gli interessati sulle diverse proposte presenti nella regione. Caligiuri ha poi ripercorso il "Salone del Libro di Torino" del maggio 2013 dove la manifestazione della "Varia" è stata messa in mostra e valorizzata in un contesto di grande prestigio con due iniziative: una a cura della Rete delle macchine a spalla e l'altra da parte degli "Amici della Casa della Cultura Leonida Repaci.
Inoltre, nel mese di giugno gli studenti egiziani, che frequentano l'Istituto Agrario di Palmi, nell'ambito del progetto della Regione Calabria "Pitagora Mundus" sono diventati soci onorari dell'associazione "'Mbuttaturi della Varia".
Infine, l'Assessore ha anche ricordato il “finanziamento, nell'ambito degli eventi storicizzati, di 100 mila euro all'anno per due anni per complessivi 200 mila euro, in modo da sostenere e consentire la realizzazione della "Varia" di Palmi e la sua valorizzazione internazionale. A queste risorse, si aggiungono anche 16 mila euro di finanziamento dell'Assessorato Regionale al Turismo per la diffusione televisiva anche satellitare della manifestazione, in modo da consentirne a fruizione in diretta in tutto il mondo”.
Cri...


venerdì 16 agosto 2013

Almeno non toccate la pediatria...

Il messaggio è chiaro. L'appello è da condividere in toto...
I bimbi vanno tutelati. 
Ognuno di noi, deve prodigarsi, affinché un settore così nevralgico, quale è la pediatria, non subisca tagli. 


L’appello è stato lanciato dalla Società italiana  Pediatria Ospedaliera al Garante dell’Infanzia, a tutti i Politici calabresi al Presidente della Regione Calabria ,ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie ed alla popolazione tutta.
I tagli alla spesa sanitaria con il blocco del turnover del personale medico, denuncia, il Presidente della Sipo Calabrese dott. Ernesto Saullo, Direttore dell’U.O. di Pediatria di Lamezia Terme, stanno mettendo a rischio quel carattere di universalità e di specializzazione della Pediatria Calabrese che rappresenta una grande conquista di questi ultimi anni. E i segnali di questo pericoloso arretramento, sono sotto gli occhi di tutti: reparti che chiudono o che si trovano nelle condizioni di dover chiudere per la grave carenza di personale medico, trasferimento di bambini e adolescenti con malattie acute e croniche nei reparti con adulti o fuori Regione, basti pensare che in Calabria hanno chiuso i battenti già 5 reparti i pediatria , ed andare cosi ad aumentare la famosa mobilità che tanto grava sul famoso Piano di rientro ed incentivare sempre di più quell’emergente insicurezza di chi cura e di chi è curato.
Ciò di cui ha urgente bisogno la Pediatria Calabrese -  afferma il  Presidente - è un profondo rinnovamento che assicuri una rete pediatrica in grado di garantire ai bambini e agli adolescenti  una assistenza ai massimi livelli di qualità possibile a partire da una riorganizzazione della rete assistenziale ospedaliera che deve virare decisamente verso l'unificazione funzionale dei piccoli ospedali e la realizzazione di grandi unità di pediatria multidisciplinari e integrate. Non possiamo far fronte alle nuove emergenze della pediatria - prima tra tutte l’ottimale gestione delle malattie croniche  come le cardiopatie,la fibrosi cistica, il Diabete la Celiachia le malattie Neurologiche, le patologie immunologiche ed i tumori che non hanno più esiti fatali, o li hanno molto meno di prima, ma hanno delle ripercussioni a lungo termine come terapie e controlli medici  se non addirittura per tutta la vita”.- con una rete assistenziale pensata per le esigenze del passato.

Così si mette in discussione – spiega ancora il presidente Sipo, Ernesto Saullo – il diritto dei bambini di essere assistiti da personale specializzato e curati in ambienti ‘a misura di bambino’. “Promuovere la salute dei bambini di oggi  significa anche ridurre il numero di adulti e anziani malati di domani, destinati ad assorbire la quota di gran lunga più rilevante della spesa sanitaria”.
Riportare il bambino al centro dell’attenzione della nostra Società è forse il più importante tra gli
obiettivi per la Pediatria di oggi. Una Società che non presta sufficiente attenzione al bambino e alle
sue problematiche, che trascura di fatto le necessità sanitarie, familiari e sociali dei bambini e dei
ragazzi è, con tutta evidenza, una società che non crede nel proprio futuro. Il compito di tutti noi ,
è quindi sempre più importante e sempre più complesso.
Ed ecco dunque che va ripensato il sistema di cura per i più piccoli. La soluzione a questo problema, dunque, è rivedere l’organizzazione dell’intero sistema sanitario, in modo che tutti i pediatri che seguono i bambini  siano perfettamente in grado di curarli, senza impedimenti di alcun tipo.
La SIPO ha un grande compito in questo senso: elaborare in tempi rapidi proposte concrete e convincenti da sottoporre all’attenzione delle Istituzioni competenti e avere, nel contempo, l’autorità scientifica per sostenerle. Condizione essenziale perché ciò possa avvenire è che la SIPO torni a svolgere la propria funzione di casa comune per tutti i Pediatri dimostrando che università, ospedale e territorio possono e devono lavorare in modo integrato per il benessere e la salute dell’infanzia e dell’adolescenza".


martedì 13 agosto 2013

...La cultura al servizio dei giovani...

In un momento di forti tensioni in Egitto, dalla Calabria arriva un messaggio di grande rilievo. L'assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri, facendo riferimento al programma “Studenti egiziani nelle scuole calabresi, parla del Mediterraneo come "modello di sviluppo centrale nel mondo. La Calabria - aggiunge Caligiuri - si sta proponendo come uno dei poli educativi d'eccellenza". 
Il prossimo 16 settembre, infatti, continueranno a studiare nelle scuole calabresi oltre 300 giovani egiziani. 
Per fare il punto della situazione, nello scorso mese di luglio, si è tenuto a Gerace, dove l'Assessore Caligiuri aveva eletto il suo domicilio istituzionale, un incontro operativo al quale hanno partecipato Alaa Adris, addetto dell'ufficio culturale egiziano dell’ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto, Abdl El Razek Aid, della Fondazione "Egitto per il Bene", Francesco Mercurio, direttore dell'ufficio scolastico regionale, sindaci, amministratori e dirigenti scolastici, tra i quali il coordinatore del progetto, Giorgio Clarizio. 
Gli istituti superiori  interessati sono quelli di Decollatura, Isola Capo Rizzuto-Cutro, Serra San Bruno, Palmi e Fuscaldo. 
L'otto settembre al Cairo, nonostante il momento complesso, si svolgerà una iniziativa finalizzata a divulgare l'esito del progetto sinora portato avanti e delle prospettive per gli anni futuri, con la Calabria che si pone come modello di istruzione tecnica. In più, il prossimo anno l'esperienza calabrese sarà dedicata in maniera particolare al dialogo interculturale ed interreligioso.

...Accoglienza e aiuto. Un binomio indissolubile...

La Playa di Catania. 
La spiaggia gremita di vacanzieri in un’assolata mattina di agosto. Bimbi che sguazzano nelle acque limpide del mare. Ombrelloni aperti. Famiglie impegnate a prendere la tintarella in uno squarcio di estate che, sulle coste siciliane, significa caldo, brezza e divertimento per grandi e piccini. 
All’orizzonte una nave da crociera con a bordo decine di migliaia di turisti pronti ad ammirare quanto di più bello sa offrire quel lembo dell’isola. L’etna, in primis, con la sua immagine suggestiva. I vicoli e vicoletti della città vecchia, le escursioni a Taormina e giardini Naxos e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, una giornata tranquilla se non fosse per quei teli blu che campeggiano sulla battigia. Quella mattina si è consumata l’ennesima tragedia del mare. Decine e decine di migranti, assiepati su un peschereccio sono sbarcati su quel lembo di terra per sfuggire alla miseria e alla guerra. Donne, uomini, bambini ammassati su un barcone della speranza, per cercare un futuro migliore. Per alcuni di loro il sogno della terra promessa è svanito in un attimo. Hanno perso la vita, inghiottiti dall’azzurro del Mar Jonio.
Siamo, ormai, e purtroppo abituati ad assistere ad avvenimenti del genere e in un periodo come questo si continua ad avere l’amaro in bocca e a non riuscire a capire come possano succedere ancora cose del genere. Abbiamo guardato attoniti immagini di morte assurda.
È ingiusto perdere la vita in questo modo.
Per fortuna, noi, popolo italiano, siamo inclini all’accoglienza e all’aiuto nei riguardi delle persone sofferenti.
Ciò che è accaduto nel capoluogo etneo nei giorni scorsi, non è altro che l’ennesimo sbarco di immigrati che, in varie regioni d'Italia, grazie all’aiuto di persone di buona volontà e alle forze dell’ordine che operano per sopperire alle loro problematiche cercano di rifarsi una vita per sfuggire a soprusi e angherie.
È giusto che si aiuti chi ne ha bisogno ad ogni latitudine. A volte basta un sorriso, una parola di conforto, un gesto. Ed è questo che caratterizza tutti noi.

Cri...

venerdì 2 agosto 2013

Continuiamo ad avere speranza...

 
 
Possiamo continuare a sperare in un futuro migliore?
Possiamo auspicare che si possa uscire presto da questo limbo fatto di crisi economica, emorragia di posti di lavoro, disoccupazione alle stelle e chi più ne ha più ne metta?

Interrogativi che campeggiano quotidianamente.
In questi ultimi mesi, siamo stati abituati a coup de theatre.
Per la prima volta, nella storia della Repubblica italiana, un presidente della Repubblica è succeduto a se stesso. Giorgio Napolitano, un grande padre della Patria, ha deciso di rimanere al suo posto con responsabilità.
Ci troviamo ad essere governati da un esecutivo delle grande intese. I due maggiori partiti, Partito democratico e Popolo della Libertà, nonostante le diverse visioni politiche, stanno lavorando insieme per far uscire l’Italia dall’empasse in cui è caduta.
Da ieri, però, sembra che il clima sia cambiato.
Siamo stati incollati per tutto il pomeriggio alla Tv, in attesa della sentenza della Corte di Cassazione sul processo Mediaset che vedeva, come maggior imputato l’ex premier, Silvio Berlusconi. Un dibattimento, durato diversi anni.
Davanti al ‘’Palazzaccio’’, si scorgevano miriadi di telecamere, cronisti, provenienti da tutto il mondo,  che hanno raccontato, nel dettaglio, gli attimi prima l’entrata, nell’Aula ‘’Brancaccio’’, dei giudici che hanno decretato la fine di un’epoca.
Erano le 19:40. Il presidente della sezione feriale della Corte di Cassazione, Antonio Esposito ha letto il dispositivo. Condanna confermata a quattro anni di reclusione per Berlusconi, (dovrà scontare solo un anno) con l’accusa di frode fiscale, e rinvio alla Corte d'Appello di Milano ma solo per la rideterminazione della pena accessoria, ovvero la durata dell'interdizione dai pubblici uffici.
Si tratta della condanna di un uomo che ha caratterizzato un ventennio di vita politica italiana. Una sentenza storica che rimarrà negli annali come tutti gli avvenimenti che si sono susseguiti nel 2013.
La giustizia ha fatto il suo corso: ‘’La legge è uguale per tutti’’.
Ovviamente, non entro nel merito del giudizio. Voglio solo basarmi, obiettivamente, come è mio costume, sui fatti, rimanendo ancorata a quella positività che anima, da sempre il mio cuore.

C’è chi parla di un’imminente caduta del governo.
Sinceramente, non sono d’accordo.
Credo che la strada intrapresa debba continuare a viaggiare su questo binario.
Le forze politiche lo devono fare per tutti noi cittadini onesti che ce la stanno mettendo tutta per non mollare.
Lo devono fare, soprattutto per l’Italia, la nazione più bella del mondo, abitata da un popolo che non si è mai fatto sopraffare e che è risorto tante volte dalle macerie di avvenimenti ben più seri.
Oggi, il termine giusto è ‘’SPERANZA’’. Rimbocchiamoci le maniche. Continuiamo ad amare il nostro Paese, credendo in un futuro migliore.
A tal fine prendo in prestito una frase di Papa Francesco: ''Non lasciatevi rubare la speranza, quella che ci dà Gesù''.
Cristina Saullo


Ha vinto lo Stato. Ha vinto l'Italia. Abbiamo vinto tutti noi.

  30 anni di latitanza. 30 anni di misteri, depistaggi, ombre sul latitante più ricercato al mondo. Questa mattina, all’alba, in una clinica...