mercoledì 27 gennaio 2016

Io non dimentico....

Non voglio dimenticare. Anzi! Non ''DEVO'' dimenticare e come me le future generazioni che devono studiare e capire, sin da piccoli, cos’è accaduto in quegli anni bui, dove è stato sterminato un intero popolo e periti centinaia di migliaia di cittadini onesti.
Oggi, si celebra il "Giorno della Memoria" per ricordare il 27 gennaio 1945.
Quel giorno, l'esercito sovietico entrò nel campo di concentramento di Auschwitz. Lì la macabra scoperta. I soldati rinvennero ciò che nessuno mai avrebbe mai potuto credere o intuire, rivelandone al mondo l'orrore.
Oggi, si ricorda la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico.
Auschwitz, con i suoi infiniti fili spinati, le camere a gas, le baracche, i forni crematori non ci abbandona.
Quelle immagini, ci accompagnano sempre e ci interpellano costantemente per non dimenticare quello che fu e che non deve mai più accadere.
La storia ci ha insegnato tanto. Ma quel folle progetto, messo in atto con una ferocia senza eguali dai nazisti, non ha senso, come non ha senso il loro progetto di sterminare gli ebrei e di cancellare dal nostro continente ogni traccia della loro presenza, del loro lavoro, del loro essere esseri umani uguali agli altri.

Oggi e per sempre, io non dimentico e, coniando una frase di Primo Levi “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”.

Parco del Pollino: Arrivati i cani da guardiania anti lupo

Dieci cuccioli di mastino-abruzzese, selezionati come cani da guardiania ("anti-lupo"), sono arrivati nel Parco Nazionale del Pollino per contribuire, nell’ambito del progetto “Convivere con il lupo, conoscere per preservare”, alla conservazione del Lupo attraverso la riduzione del conflitto uomo-lupo. 

Il progetto in questione, finanziato dal ministero dell’Ambiente dal 2013, è condotto dal Pollino insieme con altri cinque parchi nazionali dell’Appennino meridionale e prevede anche la realizzazione di un allevamento della razza mastino-abruzzese nel territorio del Parco calabro-lucano.

«Siamo impegnati da anni in collaborazione con altre aree protette italiane, nella conservazione del Lupo - ha dichiarato il presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra - e i buoni risultati ottenuti non ci hanno mai fatto desistere dall’andare avanti anche nella protezione di specie preda e del bestiame domestico, preservando in tal modo la vita del Lupo. L’arrivo di altri 10 cani, ci consente di proseguire questo impegno che è fatto, oltre che di azioni pratiche, anche di continua sensibilizzazione, al fine di diffondere la conoscenza e la consapevolezza che anche il Lupo è una risorsa da difendere».

Nello scorso ottobre, anche in preparazione all’arrivo dei cani, il Parco ha provveduto a formare 14 pastori del Pollino, ospitandoli per tre giorni presso la Cooperativa Agricola Asca di Anversa degli Abruzzi. A fine corso vennero consegnati loro i primi cuccioli di mastino abruzzese da utilizzare per la difesa del proprio gregge. Ora, con l’arrivo e la consegna di altri 10 cani, si conclude la fase preliminare di un’azione progettuale che sarà lunga e complessa.

Il progetto, di cui, per l’Ente Parco del Pollino è responsabile il dott. Alberto Sangiuliano, si avvale del contributo del veterinario Carmine Suanno. L’operazione intrapresa a favore dei pastori è stata finanziata dallo stesso Parco del Pollino. In soli tre mesi e mezzo (tra arrivi e nascite) il numero di mastini abruzzesi del Parco ha già superato le 30 unità. I cuccioli arrivati in questi giorni sono stati trasferiti direttamente in alcune aziende dei comuni del Parco, sia in Calabria che in Basilicata.

lunedì 25 gennaio 2016

Il Parco Nazionale del Pollino protagonista della trasmissione Geo&Geo di Rai 3


L'appuntamento è per venerdì 29 gennaio alle ore 15.50.
Ospite di Sveva Sagramola e Emanuele Biggi, il Presidente del Parco calabro-lucano, Domenico Pappaterra che illustrerà le principali attività dell’Ente gestore, riguardo la conservazione della biodiversità, con particolare riferimento ai boschi vetusti, alla candidatura a Patrimonio naturale dell’Unesco della faggeta di “Cozzo Ferriero” e agli alberi monumentali del Pollino.  
Proprio in riferimento al censimento degli alberi monumentali, il presidente Pappaterra accennerà alle ricerche di dendrocronologia sul Pino loricato con la scoperta di alcuni Pini con età superiore a 900 anni (un esemplare di 974 anni, ancora vivo, è stato censito sul Monte Pollino a 2050 metri di quota). Durante la trasmissione sarà mostrata la sezione di Pino di 600 anni. 

Roma: Presentazione di "Intelligence e scienze umane" alla Camera dei Deputati

 Una disciplina accademica per il XXI secolo” curato da Mario Caligiuri ed edito da Rubbettino verrà presentato in anteprima nazionale il 27 gennaio 2016 alle 10.00 a Roma presso la sala stampa della Camera dei Deputati a Palazzo Montecitorio con ingresso in Via della Missione 4. L’iniziativa è stata promossa dal Centro Studi sull’Intelligence dell’Università della Calabria e dalla Scuola del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la collaborazione della rivista “Formiche” e della “”Rubbettino editore”. Interverranno, tra gli altri, il curatore del volume Mario Caligiuri, il Direttore di “Formiche“ Paolo Messa, l’editore Florindo Rubbettino e il Direttore della Scuola del DIS Paolo Scotto di Castelbianco. Saranno presenti autorità accademiche e istituzionali.

Gli articoli di Crilly su telegiornaliste.com "Il mondo della musica perde un'icona del pop jazz"

Ha combattuto una coraggiosa battagliamorendo così come era vissuta: con dignitàforza e onore. Nelle settimane scorse, il mondo ha perso una delle migliori interpreti della musica pop jazz

All’età di 65 anni è morta la cantante Natalie Colefiglia della leggenda Nat 'King' Cole. Nel 2009, l'artista era stata sottoposta a trapianto di reni

Intensa la sua vita e la sua carriera: artisticamente, Natalie iniziò con il Rhythm'n'blues, ma si spostò presto sullo smooth pop e gli standard del jazz che avevano reso celebre il padre. 

Con la sua voce delicata e sinuosa, si era impegnata a tenere alto il nome di famiglia e alimentare la leggenda di Nat King Cole. 

Il suo disco Unforgettable... with love, in cui reinterpretava brani resi celebri dal padre, aveva, infatti, venduto oltre 14 milioni di copie, regalandole sei Grammy Awards, tra i quali quello per il miglior album e la migliore canzone che dava il titolo al disco e che Natalie aveva inciso, affiancando la propria voce a quella del padre. 

La sua carriera musicale inizia all’età di 11 anni, quando il padre l’accompagnava alle prime audizioni; poi, la morte improvvisa di Nat portò la figlia ad ereditarne lo scettro di icona musicale. 

La musica l'aveva nel sangue anche da parte di madre, Maria Ellington Cole, che faceva la cantante nelle big band di Duke Ellington

Nella sua autobiografia del 2000, Angel on my shoulder, Natalie raccontò anche come aveva vinto la sua battaglia contro le droghe e la dipendenza dall'alcool; nel 1983 trascorse sei mesi in una clinica per disintossicarsi, ma quella vita le lasciò il segno

Nel 2008, quando annunciò di aver contratto l’epatite C, attribuì il contagio a sangue infetto e agli anni in cui abusava di droga. 

Negli ultimi decenni, Natalie Cole aveva avuto anche alcune esperienza televisive, comparendo nelle serie Touched by an Angel e Grey's Anatomy; La sua passione restava però cantare davanti ad un folto pubblico, accompagnata da una grande orchestra

lunedì 18 gennaio 2016

Visita di Papa Francesco alla Sinagoga di Roma. "Voi siete i nostri fratelli e le nostre sorelle maggiori nella fede". Ruth Dureghello: "La fede richiama al dialogo"

La visita del Santo Padre alla Sinagoga di Roma. Un evento storico. Papa Francesco è stato il terzo pontefice a varcare la soglia del tempio maggiore della capitale, La casa dei nostri fratelli maggiori nella fede. "Voi siete i nostri fratelli e le nostre sorelle maggiori nella fede - ha dichiarato papa Francesco rivolgendosi alla comunità ebraica durante il suo discorso -. Tutti quanti apparteniamo ad un'unica famiglia, la famiglia di Dio, il quale ci accompagna e ci protegge come suo popolo. Il Concilio, con la Dichiarazione Nostra aetate, ha tracciato la via: 'sì' alla riscoperta delle radici ebraiche del cristianesimo. No ad ogni forma di antisemitismo, e condanna di ogni ingiuria, discriminazione e persecuzione che ne derivano. Né la violenza né la morte avranno mai l'ultima parola davanti a Dio, che è il Dio dell'amore e della vita. Noi dobbiamo pregarlo con insistenza affinché ci aiuti a praticare in Europa, in Terra Santa, in Medio Oriente, in Africa e in ogni altra parte del mondo la logica della pace, della riconciliazione, del perdono, della vita".
Un incontro fortemente voluto, ricco di contenuti. Un pomeriggio, quello di domenica scorsa, che ha unito due fedi accumunate dall’amore verso il prossimo.
Intenso il discorso della presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, secondo la quale "la pace non si conquista con i coltelli in mano, scavando tunnel, lanciando missili”.
“Sono emozionata – ha affermato - nel dare il benvenuto mio, e di tutta la comunità Ebraica di Roma a Lei, papa Francesco, terzo Pontefice a varcare la soglia del nostro Tempio Maggiore la cui distanza da San Pietro, seppur breve, è sembrata per secoli incolmabile. L'incontro odierno – ha continuato Ruth Dureghello -  dimostra che il dialogo tra le grandi fedi è possibile, un impegno volto a garantire accoglienza, pace e libertà per ogni essere umano. Questo impegno comune si è concretizzato, per la prima volta, il 13 aprile 1986 con la storica visita di un papa in questa Sinagoga. Se oggi siamo qui è grazie a due grandi del nostro tempo e soprattutto grazie al loro coraggio: Giovanni Paolo II ed Elio Toaff zl. Che la loro memoria sia di benedizione. Il 17 Gennaio del 2010, quel gesto si è rinnovato dando il segno della continuità dei rapporti di amicizia tra le due sponde del Tevere, ed è per questo che un caloroso saluto voglio indirizzarlo al papa Emerito Benedetto XVI. Oggi scriviamo ancora una volta la storia. Più di mezzo secolo fa, incontri come quello al quale partecipiamo oggi sarebbero stati difficili da immaginare. Il Concilio Vaticano II, voluto da Giovanni XIII, concepì la dichiarazione Nostra Aetate, aprendo le porte di un nuovo percorso all'insegna del dialogo. Percorso che, a 50 anni di distanza, continua con la produzione di nuovi documenti, anche grazie alla Commissione Vaticana per i Rapporti con l’Ebraismo. La Sua visita – prosegue la presidente della comunità ebraica di Roma - non porta con sé il segno dei ritualismi. È una tappa importante, in un momento delicato in cui le religioni devono rivendicare uno spazio nella discussione pubblica per contribuire alla crescita morale e civile della società. Mi sento di poter dire che ebrei e cattolici, a partire da Roma, debbono sforzarsi di trovare assieme soluzioni condivise per combattere i mali del nostro tempo. Abbiamo la responsabilità di rendere il mondo in cui viviamo un posto migliore per i nostri figli. Come sappiamo, Roma ha un ruolo universale. Gli ebrei sono qui da ormai 22 secoli.
La nostra Comunità, che ha vissuto una storia straordinaria di sopravvivenza dell'identità nonostante le discriminazioni e le persecuzioni, è una comunità vivace, attiva e complessa.In questa Sinagoga, simbolo dell'emancipazione politica della nostra Comunità, dopo la segregazione perdurata per quasi quattrocento anni, sono oggi presenti le tante espressioni dell'ebraismo romano, italiano e internazionale. 
Gli Enti Ebraici, sono istituzioni con radici antiche e tradizioni solide che rappresentano un ebraismo impegnato, nei secoli, al sostegno dei bisognosi, alla cura dei malati e degli anziani e, soprattutto, all'educazione dei figli e delle nuove generazioni. Persone, nella stragrande maggioranza volontari, che lavorano ogni giorno silenziosamente, con o senza ruoli ufficiali, per tenere viva una Comunità che è il mio più grande orgoglio ed è un grande orgoglio per tutta la città. Lei, papa Francesco, ha dimostrato da sempre un'amicizia con il mondo ebraico. 
Dall'Argentina ha portato con sé un bagaglio di rapporti saldi con l'Ebraismo, ribaditi fin dai primi atti del suo pontificato. Voglio ricordare due momenti in cui mi sono sentita particolarmente toccata dalle sue parole. Il primo, quando, durante la visita della delegazione di questa Comunità in Vaticano, l'11 ottobre del 2013, al quale ho avuto l'onore di partecipare, Lei si è rivolto al nostro Rabbino Capo dicendo che "un cristiano non può essere antisemita. L'antisemitismo sia bandito dal cuore e dalla vita di ogni uomo e di ogni donna". Il secondo, quando incontrando poche settimane fa il Presidente del World Jewish Congress, ha detto che "attaccare gli ebrei è antisemitismo, ma anche un attacco deliberato a Israele è antisemitismo". Lo ribadisco perché questa Comunità, come tutte le comunità ebraiche nel mondo, ha un rapporto identitario con Israele. Siamo italiani, profondamente orgogliosi di esserlo e allo stesso tempo siamo parte del Popolo di Israele. È attraverso le sue parole che riaffermo con forza che l'antisionismo è la forma più moderna di antisemitismo. 
Il Suo viaggio in Israele, e nella sua capitale Gerusalemme, è stato un atto per noi importante. Anche in quell'occasione Lei ha usato parole di profondo rispetto per lo Stato Ebraico auspicando che possa vivere in pace e sicurezza. Per vedere tutto questo realizzato, dobbiamo ricordare che la pace non si conquista seminando il terrore con i coltelli in mano, non si conquista versando sangue nelle strade di Gerusalemme, di Tel Aviv, di Ytamar, di Beth Shemesh e di Sderot. Non si conquista scavando tunnel, non si conquista lanciando missili. Possiamo affrontare un processo di pace contando i morti del terrorismo? No. Tutti noi dobbiamo dire al terrorismo di fermarsi. Non solo al terrorismo di Madrid, di Londra, di Bruxelles e di Parigi, ma anche a quello che colpisce ormai tutti i giorni Israele. Il terrorismo non ha mai giustificazione. 
La lezione dell'odio che porta solo morte è davanti agli occhi di tutti. Lo insegna la storia recente e quella meno recente. Lo ha visto Lei con i suoi occhi a Buenos Aires che ha conosciuto il terrore antisemita il 18 luglio del 1994: ottantacinque morti e oltre duecento feriti. Molti si chiedono se il terrorismo islamico colpirà mai Roma. Signori, Roma è già stata colpita. Un solo nome: Stefano Gaj Taché z.l, due anni, 9 ottobre 1982, ucciso da un commando di terroristi palestinesi. Ringrazio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per aver onorato la memoria del piccolo Stefano ricordandolo nel suo discorso d'insediamento a Camere riunite e il Presidente Giorgio Napolitano per averlo inserito tra le vittime italiane del terrorismo. L'odio che nasce dal razzismo e trova il suo fondamento nel pregiudizio o peggio usa le parole ed il nome di Dio per uccidere, merita sempre il nostro sdegno e la nostra fede una condanna. Papa Francesco, oggi abbiamo una grande responsabilità di fronte al mondo.
Di fronte al sangue sparso dal terrore in Europa e in Medio Oriente, di fronte al sangue dei cristiani perseguitati e agli attentati perpetrati contro civili inermi anche all'interno dello stesso mondo arabo, di fronte agli orrendi crimini compiuti contro le donne. Non possiamo essere spettatori. Non possiamo restare indifferenti. Non possiamo cadere negli stessi errori del passato, fatto di silenzi assordanti e teste voltate. Uomini e donne che rimasero immobili davanti a vagoni stipati di ebrei spediti nei forni crematori. Eccoli, oggi in prima fila i nostri sopravvissuti alla tragedia della Shoah a ricordarci che la Memoria non è un esercizio di auto-consolazione per riparare agli orrori commessi. 
La Memoria del più grande genocidio della Storia dell'Uomo la teniamo viva affinché nulla di simile possa ripetersi. Questo il nostro impegno più grande per il futuro e per le nuove generazioni. Con questa visita Ebrei e Cattolici lanciano oggi un messaggio nuovo rispetto alle tragedie che hanno riempito le cronache degli ultimi mesi. 
La Fede non genera odio, la Fede non sparge sangue, la Fede richiama al dialogo. Una convivenza ispirata all'accoglienza, alla pace e alla libertà in cui si impari a rispettare, ciascuno con la propria identità, l'altro. Come oggi qui a Roma, così in ogni luogo. Siamo certi che questa consapevolezza, che non appartiene esclusivamente alle nostre religioni, possa trovare la collaborazione anche dell'Islam. La nostra speranza è che questo messaggio giunga ai tanti Musulmani che condividono con noi la responsabilità di migliorare il mondo in cui viviamo. Insieme possiamo farcela".


Shalom papa Francesco, Shalom a tutti voi.

venerdì 15 gennaio 2016

Lago: Politiche a sostegno dell’occupazione giovanile

Già da alcuni mesi è partito il progetto “Garanzia giovani”, un’iniziativa voluta dalla Regione Calabria e rivolta ai soggetti di età compresa tra i 15 ed i 29 anni che non studiano e non lavorano. L’obiettivo del piano è strutturare percorsi virtuosi per dare seguito ad offerte di lavoro, apprendistati e tirocini.
«Il comune di Lago – spiega l’assessore alle politiche sociali e giovanili Annalisa Iuliano – da oltre un anno ha iniziato a prestare assistenza agli interessati a tale progetto, sia per una semplice consultazione del materiale testuale, sia per la compilazione della modulistica presente in rete. L’iscrizione, infatti, si effettua dal sito www.garanziagiovani.gov.it o anche da www.calabrialavoro.eu. Le persone che intendono aderire all’iniziativa possono recarsi presso gli uffici comunali ogni martedì, di mattina e pomeriggio. Sarò personalmente presente per ogni tipo di esigenza in merito».

«È altresì possibile – prosegue la Iuliano – usufruire dell’ulteriore opportunità di formazione contenuta nell’avviso pubblico relativo ai tirocini extra curriculari anche in mobilità geografica. Tale misura è tesa ad avvicinare i giovani al mondo del lavoro o a favorire il loro inserimento e reinserimento. Per sostenere la realizzazione della misura si prevede l’erogazione di indennità ai giovani partecipanti per la realizzazione dei percorsi di tirocinio e il riconoscimento di un contributo ai soggetti promotori».

giovedì 14 gennaio 2016

Scalea: E' tutto pronto per l'evento ''Il silenzio è dolo''

"Quando un'azione che dovrebbe essere ordinaria, IL RISPETTO DELLA LEGALITA' E LA DENUNCIA DEL MALAFFARE, diventa, nella nostra società, un'azione "straordinaria", allora bisogna ripartire dalle piccole cose che fanno la differenza.
Con questo spirito, la cooperativa sociale “Progetto Germano” ha organizzato l’evento: ''IL SILENZIO E’ DOLO''. L'appuntamento è venerdì 22 gennaio, alle ore 10:00, nella sala polifunzionale del comune di Scalea.
All’incontro, aperto a tutti, al quale assisteranno i ragazzi degli istituti scolastici del comprensorio,  parteciperanno i componenti la commissione straordinaria che amministra il comune di Scalea e la Fondazione Gianfrancesco Serio - Punto Luce di Scalea.
Saranno ospiti dell’evento  il cantautore Marco Ligabue, autore della canzone, tema dell’incontro, che canterà alcuni suoi brani, e il giornalista, Ismaele La Vardera,  inviato di OpenSpace e presidente Associazione Nazionale “Verità scomode” che parlerà della sua prima fatica letteraria "Le piccole cose fanno la differenza". 
Un racconto autobiografico che nasce dall’inchiesta sui brogli elettorali, verificatisi durante le ultime consultazioni comunali a Villabate, nel palermitano, che Ismaele ha avuto il coraggio di smascherare grazie a una dichiarazione registrata, andata in onda prima dalla emittente antimafia di Pino Maniaci ''Telejato'', con cui La Vardera collabora da tempo, e poi dal noto programma di Italia Uno ''Le iene''. 

lunedì 11 gennaio 2016

Gli articoli di Crilly su telegiornaliste.com "Megan Montaner, icona di stile e bravura"


È una delle icone storiche della famosa soap opera Il Segreto; in Italia è conosciuta e amata con il suo nome più famoso, Pepa: parliamo dell’attrice spagnola Megan Gracìa Montaner, sinonimo di bellezza e bravura

La sua carriera artistica inizia da lontano; la recitazione non è mai stata uno dei suoi obiettivi primari. 
Agli esordi, Megan diventa una make-up artist e inizia a lavorare in una tv locale a Huesca. Di li a poco, capisce che la sua propensione non è dietro le telecamere ma di fronte ad esse. Si trasferisce, quindi, a Madrid e inizia a studiare recitazione nella scuola diretta da Cristina Rota

Molte le sue apparizioni davanti il piccolo schermo, ma la fama la raggiunge grazie alla serie Tv Il Segreto dove interpreta una giovane levatrice, bella e coraggiosa, chiamata Pepa Aguirre. In questi giorni abbiamo ammirato anche il suo ritorno virtuale, sempre nel ruolo di Pepa Aguirre, anche se solo in un flashback. 

La soap opera ottiene un successo senza precedenti: all’inizio in Spagna e poi anche in Italia; qui ha catalizzato un surplus di pubblicograndi e piccini sono letteralmente incantati e presi dalle trame d’altri tempi, degne di un romanzo 10 e lode. 

Ma non è tutto: a coronamento dei suoi grandi successi, ad ottobre del 2013, Megan Montaner viene scelta da Antena 3 per interpretare la protagonista della nuova serie Senza identità in onda anche nel Bel Paese; in questa fiction Megan interpreta María Fuentes, una giovane avvocatessa molto ricca che, dopo aver scoperto di essere stata rapita da piccola, decide di indagare sul suo passato

La bravura di Megan Montaner viene apprezzata anche da Claudio Caligari che la sceglie per interpretare, accanto a Raoul Bova, il ruolo di Samira, nel suo ultimo lavoro, Task Force, in onda su Canale 5 tra qualche settimana.

Lago: l’identità territoriale nella tradizione della Strina

Con la conclusione delle festività natalizie l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Vittorio Cupelli, è pronta a ripartire in vista delle prossime iniziative già fissate in agenda. L’esecutivo si prepara a dare seguito ad alcuni progetti che amplieranno la gamma dei servizi e delle opportunità a disposizione della cittadinanza. Un esempio tangibile di tale ragionamento è rappresentato dal servizio di connessione wi-fi gratuito, al momento disponibile nelle ore pomeridiane dalla piazza antistante il municipio, ma che ben presto sarà esteso anche ad altre aree della città.
«Il nostro obiettivo – spiega il primo cittadino – è coniugare la nostra identità storica e culturale con le possibilità offerte dalle nuove tecnologie. È necessario far comprendere alle nuove generazioni che vivere in un comune collinare dalla felice posizione geografica, quale è appunto Lago, non è un ripiego, ma una splendida opportunità personale e professionale. Un’analisi che tiene conto di alcuni parametri dati troppo spesso per scontati, come l’aria pura e incontaminata ed un’enogastronomia di altissimo livello che coniuga nella sua essenza i paradigmi positivi della dieta mediterranea».
Sulla base di questo scenario, che vede agire in maniera sinergica passato e futuro, non si può non menzionare lo straordinario successo ottenuto dalle due serate dedicate al Festival della Strina Laghitana: un appuntamento fisso che suggella di fatto l’inizio del nuovo anno.

«La strina – spiega l’assessore al turismo Enzo Scanga – non può essere relegata ad una semplice espressione di forma artistica popolare. Dietro c’è una ricerca testuale complessa e articolata che sfocia nell’ironia e nella riflessione. Ed è difficile scorgere i confini di questi due elementi che ne caratterizzano il defluire. Grazie all’impegno degli appassionati e dell’ente municipale, la strina fa da sfondo ad un vero e proprio festival che raccoglie sempre più proseliti. Nella sua connotazione tipica la strina è una tradizione folkloristica calabrese. È una sorta di canto natalizio, o comunque beneagurante, che si effettua “a domicilio”. A Lago questa abitudine si è sempre adeguata ai tempi, riferendosi molte volte ai fatti o ai personaggi legati alla quotidianità ed all’attualità del paese. Un po’ come avviene con in maestri presepisti napoletani che, oltre alle figure tradizionali, inseriscono i vip odierni. Ad aggiudicarsi l’edizione 2016 del festival, una coppia di cantori formata da Pasqualino Socievole e Mario Sacco che si sono esibiti proponendo una parodia conflittuale tra un cittadino di Amantea (Pasqualino Socievole) e uno di Lago (Mario Sacco). Titolo dell’opera, della durata di una ventina di minuti, “Vacu Mantija”.

Grotta dei Desideri: Aperte le richieste per gli stage

Un lavoro lungo e complesso, ma portato avanti con il sorriso. L’organizzazione della Grotta dei Desideri, che nel 2016 celebrerà la dodicesima edizione, prosegue in maniera incessante. Nei giorni scorsi, presso il grand hotel “La Tonnara” ad Amantea (Cs), si è svolta una prima riunione programmatica alla presenza degli stagisti universitari che parteciperanno alla kermesse fissata dall’1 al 4 agosto ad Amantea.
«Come già accaduto negli anni precedenti – spiega il direttore artistico Ernesto Pastore – apriamo le porte ai giovani e valenti studenti universitari desiderosi di traslare le nozioni apprese durante i corsi nella pratica quotidiana. Per agevolare questo percorso formativo abbiamo strutturato dei gruppi di lavoro che consentiranno di intraprendere le attività più consone rispetto alle proprie attitudini personali. Per presentare richiesta di stage è sufficiente aver compiuto il 50 percento degli esami previsti nel proprio piano di studio e di essere iscritti a corsi universitari in ramo economico, umanistico, linguistico e gestionale. Possono presentare richiesta anche coloro che frequentano percorsi specifici in ambito moda. Al momento la suddivisione dei gruppi di lavoro è la seguente: direzione e coordinamento (Erica Garritano e Martina Fucà), trasporti e logistica (Carmine Tufo e Rocco Dagostino), vip management (Ilenia Crucitti e Dalila Abate), fotografia e social media marketing (Settimio Martire, Mariangela Gaudio, Asmara Bassetti, Viviana Lorelli, Yari Saccotelli, Laura Viola, Giulia Dedola, Emanuela Epifano), acconciature, trucco e make – up (Pino Cerra, Antonella Morelli, Rita Montesanti, Lorena Pellegrini)».
«Gli studenti già selezionati e quelli che verranno individuati in futuro – saranno affiancati dai vari responsabili di settore che da anni condividono il processo organizzativo dell’evento. Siamo davvero felici che molti di questi ragazzi giungano da fuori regione: un riconoscimento sul grado di notorietà che l’evento ha raggiunto nel corso di questi anni. Per presentare domanda di stage è sufficiente inviare una mail all’indirizzo grottadeidesideri@gmail.com».
È fissato per il 28 febbraio, invece, il termine per la presentazione delle richieste degli stilisti che intendono prendere parte al contest. Allo stilista primo classificato andrà una borsa di studio di 1.500 euro, mentre per il secondo l’assegno di formazione si attesta a 700 euro. Rispetto al recente passato anche gli sponsor potranno erogare delle borse di studio che consentiranno ai fashion designer di aggiudicarsi un montepremi ancora più interessante. È questa una delle novità di maggior rilievo dell’edizione 2016 della kermesse.
L’evento, patrocinato dall’Assessorato al turismo del comune di Amantea e da Banca Mediolanum, è realizzato con il supporto dello studio di comunicazione Emmedia, dell’agenzia Agc Agency, del blog Modi di Moda, dello studio di consulenza legale dell’avvocato Ilaria Dolores Lupi e del gruppo iGreco.
Il concorso è indirizzato a giovani stilisti diplomati, agli studenti degli istituti superiori pubblici e privati, alle accademie di design, moda e modellistica, alle università e alle scuole professionali. Possono partecipare altresì gli stilisti che abbiano già aperto un proprio atelier da meno di sei anni. La commissione esaminatrice, delegata dalla direzione artistica e presieduta dal maestro Graziano Amadori, sceglierà i concorrenti ritenuti, a suo insindacabile giudizio, più meritevoli di partecipare all’evento, sulla base di criteri di scelta predefiniti quali: stile, fattibilità, originalità, innovazione e sperimentazione. Per essere sempre informati basta collegarsi al blog ufficiale dell’evento http://lagrottadeidesideri.worpress.com o consultare la pagina Facebook ufficiale.


Intimidazione al giornalista Pasqualino Rettura. La solidarietà dell'Ordine dei giornalisti della Calabria

"Il gesto intimidatorio di cui è stato vittima il giornalista Pasqualino Rettura de 'Il Quotidiano del Sud' rappresenta l'ultimo tentativo, in ordine di tempo, di limitare e condizionare la libera attività di chi, per lavoro, si occupa di cronaca e di informazione. L'episodio si aggiunge ad un ormai lungo elenco di intimidazioni perpetrate ai danni di giornalisti calabresi particolarmente impegnati sul terreno della cronaca nera e giudiziaria". E' quanto sostiene in una nota il Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri commentando il fatto che criminali ancora ignoti hanno tentato di incendiare una delle auto nella disponibilità della famiglia di Rettura. "La reazione e la solidarietà espressa a Pasqua lino Rettura dai colleghi, dalla società civile e dalle Istituzioni -aggiunge Soluri- confermano che la violenza e le intimidazioni non possono in alcun modo raggiungere il loro scopo ed anzi ottengono l'effetto contrario dando più forza a chi, come Rettura, ogni giorno si limita a fare onestamente e correttamente il proprio lavoro di cronista. Nell'esprimere a Pasqualino Rettura ed al suo direttore Rocco Valenti la solidarietà più piena e forte dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria, sono certo -conclude Soluri- che magistratura e forze dell'ordine sapranno presto fare luce sul gesto vigliacco e criminale subito dal nostro collega". 

venerdì 8 gennaio 2016

Tutela dei più deboli. Scende in campo l'Amministrazione comunale di Santa Maria del Cedro

Il sindaco del centro tirrenico, Ugo Vetere, ha reso noto che l'esecutivo comunale, con apposita delibera, stipulata oggi, e dopo l'indizione di un apposito bando pubblico, ha deliberato di stipulare, anche per il 2016, un accordo diretto alla somministrazione di beni alimentari. Centocinquanta famiglie saranno destinatarie, ogni mese, del "pacco alimentare", composto da generi alimentari di "qualità identica" ma "quantità differente a seconda del numero del nucleo familiare, destinatario del beneficio".
"Il numero dei cittadini che godranno del beneficio è di circa 600 unità - fa sapere il primo cittadino di Santa Maria del Cedro. La spesa annua che l'ente verrà a sostenere - continua Vetere - è pari a 15 mila euro. 
Oltre ai generi alimentari "di base", di volta in volta, per come avvenuto anche lo scorso anno, verranno consegnati anche generi alimentari diversi deteriorabili, come la frutta o il latte.
Un grazie - prosegue il sindaco - a chi ha reso possibile questa iniziativa: al responsabile del servizio, Lino Ursino, e al Vicesindaco di Santa Maria del Cedro, Roberta Rizzo.
Il Bando - conclude il primo cittadino - è stato pubblicato sul sito dell'ente e contiene i requisiti necessari per ottenere il beneficio.

lunedì 4 gennaio 2016

La cultura in Calabria

“Si tratta di investimenti che confermano quanto la cultura sia tornata al centro della politica nazionale”. E' quanto ha affermato il ministro dei Beni e le attività culturali, Dario Franceschini. L'esecutivo nazionale ha stanziato fondi anche per la Calabria. Sono, infatti, 14, per un totale di 3 milioni 620 mila euro, gli interventi previsti nella nostra regione nell’ambito del programma triennale di investimenti, approvato dal ministro. Gli interventi riguardano restauri, allestimento di nuovi spazi espositivi, adeguamento e potenziamento di strutture.

INTELLIGENCE: APERTE LE ISCRIZIONI AL PRIMO MASTER UNIVERSITARIO ITALIANO

“Oggi tutti in Italia invocano l’intelligence per contrastare il fondamentalismo islamico e la criminalità organizzata. Si dimentica, però, che per tanti anni si è fatto di tutto per indebolire questo strumento fondamentale per la sicurezza e il benessere dei cittadini. La prima cosa è costruire una cultura dell’intelligence in modo da farne comprendere la decisiva importanza per la democrazia. E per questo occorre partire necessariamente dalla formazione”. Con queste parole Mario Caligiuri, Direttore del Master in intelligence dell’Università della Calabria, comunica l’apertura delle iscrizioni per l’anno accademico 2015/16. Nel 2007 sotto lo stimolo del Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, proprio nell’ateneo calabrese venne avviato il primo master del settore di una università pubblica italiana. La prima edizione venne conclusa dall’allora direttore del Sisde Franco Gabrielli. Nelle quattro edizioni che si sono poi svolte sono stati formati 102 laureati provenienti dall’Italia e dall’estero. Il Master è di secondo livello, cioè aperto a coloro che possiedono una laurea magistrale e le domande di ammissione avvengono  esclusivamente sul sito www.unical.it/portale/concorsi/view_bando.cfm?Q_BAN_ID=4581&Q_COMM=.

Le domande scadono il primo febbraio 2016. Le lezioni inizieranno sabato 27 febbraio 2016 mentre gli esami finali si svolgeranno con la discussione di una tesi. La tassa di iscrizione è di 4 mila euro, con una riduzione del 10 per cento per gli appartenenti alle forze dell'ordine. Il Master, che prevede complessivamente 1.500 ore, si articola in 19 giornate d’aula di 8 ore ciascuna che si svolgeranno di sabato presso l’Università della Calabria a Rende. Inoltre ci saranno attività di laboratorio dedicate ai temi "Intelligence e 'ndrangheta" e "Intelligence e immigrazione islamica" con qualificati docenti a livello nazionale e internazionale. Sono poi previste 300 ore di stage presso strutture specializzate appositamente selezionate. E’ prevista l’assegnazione di 60 crediti. Il Master verrà inaugurato con una Giornata di Studi dedicata all’attualità dell'intelligence. Come in ogni edizione, i docenti saranno professori universitari ed esperti italiani del settore. Nelle precedenti edizioni hanno tenuto lezioni, tra l’altro, i professori Giorgio Galli, Paolo Savona, Mario Morcellini, Antonio Baldassarre, Umberto Gori, Francesco Sidoti, Carlo Pelanda, Gerardo Iovane, Giuseppe Spadafora; i prefetti Vittorio Stelo, Carlo Mosca, Marco Valentini; i generali Fabio Mini e Carlo Jean; i giornalisti Lucio Caracciolo, Pino Buongiorno, Antonio Nicaso; i giudici Rosario Priore, Giuseppe Pignatone, Nicola Gratteri; l'ambasciatore Domenico Vecchioni; i funzionari dello Stato Alfredo Mantici, Massimo Bontempi, Adriana Piancastelli, Alberto Accardi, Alessandro Ferrara. Per informazioni ci si può rivolgere al Direttore del Master Mario Caligiuri 337.980189 – caligiuri@caligiuri.it.

Ha vinto lo Stato. Ha vinto l'Italia. Abbiamo vinto tutti noi.

  30 anni di latitanza. 30 anni di misteri, depistaggi, ombre sul latitante più ricercato al mondo. Questa mattina, all’alba, in una clinica...