venerdì 16 agosto 2013

Almeno non toccate la pediatria...

Il messaggio è chiaro. L'appello è da condividere in toto...
I bimbi vanno tutelati. 
Ognuno di noi, deve prodigarsi, affinché un settore così nevralgico, quale è la pediatria, non subisca tagli. 


L’appello è stato lanciato dalla Società italiana  Pediatria Ospedaliera al Garante dell’Infanzia, a tutti i Politici calabresi al Presidente della Regione Calabria ,ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie ed alla popolazione tutta.
I tagli alla spesa sanitaria con il blocco del turnover del personale medico, denuncia, il Presidente della Sipo Calabrese dott. Ernesto Saullo, Direttore dell’U.O. di Pediatria di Lamezia Terme, stanno mettendo a rischio quel carattere di universalità e di specializzazione della Pediatria Calabrese che rappresenta una grande conquista di questi ultimi anni. E i segnali di questo pericoloso arretramento, sono sotto gli occhi di tutti: reparti che chiudono o che si trovano nelle condizioni di dover chiudere per la grave carenza di personale medico, trasferimento di bambini e adolescenti con malattie acute e croniche nei reparti con adulti o fuori Regione, basti pensare che in Calabria hanno chiuso i battenti già 5 reparti i pediatria , ed andare cosi ad aumentare la famosa mobilità che tanto grava sul famoso Piano di rientro ed incentivare sempre di più quell’emergente insicurezza di chi cura e di chi è curato.
Ciò di cui ha urgente bisogno la Pediatria Calabrese -  afferma il  Presidente - è un profondo rinnovamento che assicuri una rete pediatrica in grado di garantire ai bambini e agli adolescenti  una assistenza ai massimi livelli di qualità possibile a partire da una riorganizzazione della rete assistenziale ospedaliera che deve virare decisamente verso l'unificazione funzionale dei piccoli ospedali e la realizzazione di grandi unità di pediatria multidisciplinari e integrate. Non possiamo far fronte alle nuove emergenze della pediatria - prima tra tutte l’ottimale gestione delle malattie croniche  come le cardiopatie,la fibrosi cistica, il Diabete la Celiachia le malattie Neurologiche, le patologie immunologiche ed i tumori che non hanno più esiti fatali, o li hanno molto meno di prima, ma hanno delle ripercussioni a lungo termine come terapie e controlli medici  se non addirittura per tutta la vita”.- con una rete assistenziale pensata per le esigenze del passato.

Così si mette in discussione – spiega ancora il presidente Sipo, Ernesto Saullo – il diritto dei bambini di essere assistiti da personale specializzato e curati in ambienti ‘a misura di bambino’. “Promuovere la salute dei bambini di oggi  significa anche ridurre il numero di adulti e anziani malati di domani, destinati ad assorbire la quota di gran lunga più rilevante della spesa sanitaria”.
Riportare il bambino al centro dell’attenzione della nostra Società è forse il più importante tra gli
obiettivi per la Pediatria di oggi. Una Società che non presta sufficiente attenzione al bambino e alle
sue problematiche, che trascura di fatto le necessità sanitarie, familiari e sociali dei bambini e dei
ragazzi è, con tutta evidenza, una società che non crede nel proprio futuro. Il compito di tutti noi ,
è quindi sempre più importante e sempre più complesso.
Ed ecco dunque che va ripensato il sistema di cura per i più piccoli. La soluzione a questo problema, dunque, è rivedere l’organizzazione dell’intero sistema sanitario, in modo che tutti i pediatri che seguono i bambini  siano perfettamente in grado di curarli, senza impedimenti di alcun tipo.
La SIPO ha un grande compito in questo senso: elaborare in tempi rapidi proposte concrete e convincenti da sottoporre all’attenzione delle Istituzioni competenti e avere, nel contempo, l’autorità scientifica per sostenerle. Condizione essenziale perché ciò possa avvenire è che la SIPO torni a svolgere la propria funzione di casa comune per tutti i Pediatri dimostrando che università, ospedale e territorio possono e devono lavorare in modo integrato per il benessere e la salute dell’infanzia e dell’adolescenza".


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