Devo dire che, in questo momento, mi sento orgogliosa di essere italiana e, soprattutto, figlia di una terra, la Calabria, che ha, in se, uomini e donne che portano in alto quel senso del dovere e quella professionalità da esportare.
Può essere di parte, ma la mia soddisfazione è quella di aver appreso che il mio secondo papà sta raggiungendo traguardi eccelsi, grazie a tanti sacrifici e a quel modus operandi che lo hanno portato in alto nella sanità calabrese.
Ieri, mio zio Ernesto, primario del reparto pediatria dell'ospedale ''Giovanni Paolo II'' di Lamezia Terme, è diventato presidente
regionale della Società Italiana di Pediatria Ospedaliera.
Per Ernesto Saullo (MIO ZIO) “I’obiettivo centrale
per i prossimi anni è quello di lavorare per continuare a garantire a tutti i
bambini il diritto all'assistenza pediatrica specialistica nel territorio e in
ospedale, con particolare riguardo alla continuità assistenziale, alla gestione
dell'emergenza - urgenza e alla gestione delle malattie ad alta complessità.
Dobbiamo puntare a dare centralità ai diritti del bambino nella società: dalle
città a misura di bambino e negli ospedali, agli stili di vita salutari; dalla promozione
delle vaccinazioni e dell’allattamento materno all'educazione alimentare. Fare
ciò significa anche migliorare la qualità della salute e della vita dell'adulto
di domani. Lavorerò, inoltre - ha proseguito saullo - insieme a tutto il direttivo regionale, anche per
integrare e promuovere le attività di formazione e di ricerca tra i pediatri
perché parafrasando John M. Keynes, padre della macroeconomia, un paese senza
ricerca e formazione è un paese senza futuro. E per ultimo, ma il più
importante, cercare di limitare al massimo l’annosa mobilita sanitaria verso
gli ospedali del nord dei nostri bambini che hanno il diritto di essere curati
nella loro città nel loro Ospedale che deve diventare la loro secondo casa dove
trovare risposte ai loro piccoli grandi problemi sanitari”.
Complimenti zio. La tua grande umiltà è un esempio per tutti noi.
Cri
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