“Bisogna mantenere le
frontiere aperte all’interno dell’area Schengen”.
Gli stati membri dell’Unione
europea lo hanno ribadito nel corso della riunione, convocata dalla presidenza
tedesca dell'Ue, per coordinare la risposta alla nuova variante del Covid - 19,
individuata nel sud-est dell'Inghilterra.
Gli esperti, si sono
confrontati in merito alle ultime misure nazionali imposte per far fronte a
questa nuova problematica, come quelle sul trasporto di passeggeri e merci dal
Regno Unito.
Durante la riunione, i
partecipanti hanno anche dato il loro sostegno ad “un'azione rapida verso un
approccio coordinato dell'Unione europea, in relazione alle misure applicate ai
collegamenti con la Gran Bretagna”, chiedendo orientamenti alla commissione.
Gli Stati membri si sono,
poi, confrontati riguardo la questione relativa al rimpatrio dei cittadini e
dei residenti legali che desiderano tornare dall’Inghilterra.
La nuova variante del coronavirus, isolata
anche in Italia, preoccupa non solo il Regno Unito. Buona parte dei Paesi
europei, Italia inclusa, ha infatti deciso di sospendere i collegamenti con il
Regno Unito, dopo la notizia della più rapida diffusione di questa nuova
variante del coronavirus.
Le incognite sono tante e un interrogativo pende sui vaccini già pronti, anche se, come confermato da Emer Cooke, direttrice esecutiva dell'Agenzia del farmaco, "al momento non ci sono indicazioni che il vaccino non funzionerà contro la variante del Covid".
Ad annunciare la più rapida
diffusione del ceppo del coronavirus Sars-Cov-2 individuato nel sud-est
dell'Inghilterra è stato il premier britannico, Boris Johnson, nel corso della
conferenza stampa di sabato scorso 19 dicembre, in cui ha annunciato il
"lockdown natalizio.
Dal 20 dicembre, Londra e il
sud est dell'Inghilterra sono entrati nella cosiddetta "tier 4", il
massimo livello di allerta che prevede le restrizioni più dure per contrastare
la circolazione del Covid – 19.
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