Il sisma, con epicentro a una cinquantina di chilometri da Zagabria, ha provocato gravi danni a Petrinja. Qui, molti edifici sono crollati.
La scossa è stata avvertita
chiaramente in gran parte del Nord-Est dell'Italia, fino al Ravennate e a nord
di Napoli. Al momento non si registrano danni né feriti nel nostro Paese.
Il centro di Petrinja, a sud di Zagabria, è stato distrutto dalla forte scossa di terremoto. Il sindaco, Darinko Dumbovic, citato dal tabloid 24sata, parla di un bambino morto. Stando ai media locali, in città tra gli edifici crollati vi sarebbero il locale ospedale un asilo, dove sarebbe deceduta una ragazzina di 12 anni. Ne danno notizia i media locali.
Il sindaco della cittadina,
Darinko Dumbovic, ha parlato di totale distruzione. "La situazione – ha detto
- è come a Hiroshima". Ingenti danni materiali anche a Sisak, poco
distante da Petrinja, dove vengono segnalati numerosi feriti.
Dumbovic, ha lanciato un
appello a inviare aiuti urgenti. In particolare vigili del fuoco e specialisti
di catastrofi. "Non sappiamo se vi sono morti o feriti - ha affermato il
sindaco -. In città c’è il panico, con la gente che cerca di mettersi in
contatto con i parenti.
Il premier croato Zndrej
Plenkovic è partito per Petrinja. Ad annunciarlo, su Twitter, lo stesso
Plenkovic, riferendo che sono stati mobilitati "tutti i servizi
disponibili per aiutare le persone e ripulire le zone distrutte. La cosa più
importante ora è salvare vite umane - ha dichiarato il premier -.
Danni e tanta paura anche a Sisak e Zagabria, colpita il 22 marzo scorso da un forte sisma di magnitudo 5.5.
Il sisma, ha causato danni
all'edificio del governo croato a Zagabria.
Mobilitato l’esercito croato
è stato per fornire assistenza alle popolazioni colpite dal forte terremoto.
Stando ai media regionali, almeno 300 militari sono partiti per Petrinja, dove
si sono registrati i danni maggiori.
La centrale nucleare slovena
di Krsko è stata chiusa come misura precauzionale. Lo ha annunciato il
portavoce della centrale stessa, Ida Novak Jerele.
La Serbia è pronta a fornire
alla Croazia ogni tipo di aiuto, sia tecnico che finanziario. Lo ha detto il
presidente Aleksandar Vucic, il cui auspicio è che il terremoto odierno non
abbia avuto un tragico bilancio di vittime. "Sono tanto dispiaciuto – ha dichiarato
-. Siamo pronti a fornire ogni tipo di aiuto, tecnico e finanziario".
Dall’Ue il pieno sostegno
del presidente del consiglio europeo Charles Michel. "Stiamo seguendo da
vicino la situazione a Zagabria dopo il devastante terremoto ha scritto su
Twitter -. I nostri pensieri vanno ai feriti e ai soccorritori in prima linea. In
questo momento difficile, l'Unione europea offre il suo pieno supporto e
assistenza al popolo croato e al premier Andrei Plenkovic".
La scossa di terremoto di
magnitudo 6,4 è stata avvertita distintamente in tutto il Veneto. I vigili del
fuoco, hanno reso noto che non vi sono danni alle persone e alle cose.
L'assessore regionale alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin, ha confermato che non si registra al momento alcun danno in Veneto. "Abbiamo già dato disponibilità di una colonna mobile della Protezione civile regionale se necessario - ha spiegato - siamo in contatto con Borrelli.
In Emilia Romagna tanta
paura, ma nessun danno. “Il terremoto qui da noi al 17esimo piano l'abbiamo
sentito bene – ha affermato il governatore Bonaccini -. Un abbraccio al popolo
croato. Speriamo non ci siano troppi danni".
In Friuli Venezia Giulia,
dopo la scossa, non ci sono al momento segnalazioni di particolari problemi per
persone o cose. I cittadini sono scesi in strada dopo aver avvertito il
prolungato movimento tellurico. La sala operativa della Protezione civile
regionale è in contatto con tutti i municipi mentre i quattro Comandi
provinciali dei Vigili del fuoco sono in allerta.
"Ho appena parlato con
il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, il
quale è in contatto con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, facendogli
sapere che la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è pronta a
partire". Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Protezione
civile, Riccardo Riccardi, dalla centrale operativa di Palmanova.
Dopo la scossa di terremoto
delle 12.26 con epicentro Zagabria e avvertita anche in Friuli Venezia Giulia,
il sistema della Protezione civile regionale è in stato di preallerta. "Al
momento - spiega Riccardi - non sono stati segnalati danni a persone o cose nella
nostra regione. Abbiamo attivato immediatamente un collegamento con il
dipartimento nazionale della Protezione Civile.
Nel caso si ravvisasse la necessità
di dare supporto alle zone maggiormente colpite dal sisma, le nostre squadre
sono pronte a partire". "Il centralino del Numero unico dell'emergenza
- aggiunge Riccardi - ha già ricevuto oltre 150 chiamate in un'ora a seguito
della scossa avvertita nella nostra regione".
La forte scossa di terremoto
che ha colpito la Croazia centrale è stata avvertita persino dentro i
Laboratori di Fisica Nucleare del GranSasso. Gli operatori si sono accorti
distintamente del sisma per la notevole sensibilità degli strumenti. Tra questi
specialmente il reparto che usa il 'criostato', una specie di enorme
frigorifero molto sensibile che studia i neutrini nell'esperimento 'Cuore', che
si e' riscaldato in modo sensibile.
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