C'è attesa per la decisione
della cabina di regia, Comitato tecnico scientifico - Ministero della salute
che potrebbe approvare lo spostamento di alcune regioni in fasce di rischio
diverse da quelle in cui si trovano ora.
Da domenica prossima, 6
dicembre, le Marche, probabilmente diventeranno zona gialla. Stessa sorte, potrebbe
toccare anche a Emilia Romagna, Umbria, Basilicata e Puglia. Sembra, invece,
che Lombardia e Piemonte rimarranno in zona arancione. Per passare ad un colore
con meno restrizioni, infatti, secondo le regole stabilite dal governo, devono
trascorrere almeno 14 giorni. Lombardia e Piemonte sono arancioni solo dal 29
novembre.
Si attendono notizie anche
sulla Calabria, in zona arancione, anch’essa dal 29 novembre. L’1 dicembre il
presidente facente funzioni, Nino Spirlì, ha firmato l'ordinanza n. 92 che
prevede ulteriori misure. Otto comuni calabresi sono stati dichiarati zona
"rossa": Bagnara Calabra, Platì, Bruzzano Zeffirio e Cardeto, in
provincia di Reggio Calabria, Pallagorio, Cotronei, Isola Capo Rizzuto, in
provincia di Crotone, e Mileto, in
provincia di Vibo Valentia, mentre quattro in zona "arancione" sono
tutti del Vibonese: Pizzo, Rombiolo, San Gregorio d'Ippona e San Costantino
Calabro.
Almeno fino all’11 dicembre,
quindi, in queste regioni non dovrebbero esserci cambi di colore. Limitati gli
spostamenti: sono proibiti quelli fuori dal proprio comune, salvo che per
motivi di lavoro, necessità e urgenza.
Cambiamenti potrebbero
interessare, invece, Toscana, Friuli Venezia Giulia e la provincia autonoma di
Bolzano.
Secondo quanto si è appreso,
la Toscana passerebbe da rossa ad arancione, come l’Alto Adige, mentre il
Friuli Venezia Giulia tornerebbe giallo.
Si trovano già in zona
gialla Lazio, Liguria, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Sicilia
e Veneto.
In riferimento alla Toscana
è intervenuto il governatore, Eugenio Giani, che ha reso noto che la regione “sarà
zona rossa fino a sabato. Da domenica – ha affermato a Rai Radio1 - entriamo
nell'arancione. Me lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza".
Le decisioni degli esperti
del Cts, andranno a cambiare anche il quadro degli spostamenti in Italia, alla
vigilia del ponte dell'Immacolata. È bene ricordare che nelle regioni, situate
in area gialla, ci si può muovere liberamente.
In merito, secondo quanto si
apprende da fonti parlamentari, 25 senatori del Pd, su un totale di 35,
avrebbero scritto una lettera al loro capogruppo, Andrea Marcucci, per
chiedergli di "attivarsi con il Governo affinché lo spostamento tra Comuni
nelle giornate del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio possa avvenire, per consentire
a persone che vivono in Comuni medio - piccoli di ricongiungersi per poche ore
con familiari che abitano in altri comuni".
La risposta di Marcucci non
si è fatta attendere. "Mi rivolgo al premier Conte – dichiara il
capogruppo Dem -. Cambi le norme sbagliate inserite nel decreto sulla mobilità
comunale del 25, 26 dicembre e 1 gennaio. Lo chiedono le Regioni e 25 miei
colleghi senatori del Pd. Non è una questione di poco conto - continua Marcucci -. Riguarda milioni
di famiglie che abitano in zone limitrofe, divise soltanto dai confini del
proprio Comune.
Bisogna, a mio avviso,
rendere possibile, nel rispetto delle norme, i ricongiungimenti familiari e
affettivi anche solo per poche ore. Servirebbe anche non discriminare tra attività
economiche di città e attività economiche di Paese".
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