venerdì 11 dicembre 2020

Calabria in zona gialla. Si attende l'ok del ministero della salute. Spirlì: "Adottiamo comportamenti perfetti. Compriamo doni natalizi del nostro artigianato"

 

Lo avevamo anticipato ieri. Tra oggi e domani, il ministro della salute, Roberto Speranza, dovrebbe prendere la decisione sulla zona gialla in Calabria che, ieri, aveva un indice Rt pari allo 0,64, contro quello della Lombardia che si è attestato allo 0,8.

“Quindi – ha dichiarato il presidente facente funzioni della regione, Nino Spirlì in una diretta social- se riaprono la Lombardia prima devono riaprire la Calabria.

Però, lo ripeto – ha aggiunto Spirlì – diventare zona gialla cambia poco nel senso che riaprono tutte le attività, e questo è importantissimo, ma il comportamento deve essere sempre perfetto.

È importante non creare i presupposti per tornare in zona rossa. Purtroppo stiamo imparando a leggere i dati come numeri, ma dietro quei numeri ci sono persone. Ci dobbiamo comportare in modo tale che le persone non si contagino. Ogni caso è una persona che soffre“.

Il governatore Spirlì ha, poi, rivolto un invito ai calabresi a comprare e consumare prodotti locali. “Mi raccomando – ha detto – scegliamo calabrese anche nella scelta dei regali per questo Natale. Scegliamo un bel manufatto dei nostri artigiani, e anche nella spesa alimentare anche quando la facciamo nella grande distribuzione. Ricordiamoci delle grandi sofferenze dei nostri commercianti, artigiani, industrie.

Se ci aiutiamo a vicenda la crisi passa prima. È il momento della grande solidarietà, non solo aiutando i poveri che è fondamentale, ma anche aiutando i nostri prodotti”.


Il presidente facente funzioni ha anche ribadito che un polo Covid per l’area centrale della Calabria sarà realizzato nella struttura sanitaria ‘’Villa Bianca’’ di Catanzaro. Con il nuovo commissario alla sanità, Guido Longo, il lavoro prosegue fianco a fianco da quando è arrivato.

“Stiamo facendo un ottimo lavoro tutti insieme – ha chiosato Nino Spirlì -. Riguardo agli ospedali chiusi nel corso degli anni e che potrebbero essere riaperti alcuni potranno essere attivati altri no. Dobbiamo fare in modo che ogni territorio abbia la possibilità di avere cure subito e fatte bene. Il commissario sta lavorando molto, ma riorganizzare la sanità calabrese non è questione di una settimana. Bisogna dare il tempo giusto a tutti“.

(Fonte Ansa)

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