Da venerdì prossimo, la
cabina di regia Cts - ministero della Salute potrebbe approvare lo spostamento
di alcuni territori in fasce di rischio, diverse da quelle in cui si trovano
oal momento.
Diverse regioni italiane,
come Lombardia e Piemonte, potrebbero diventare gialle. Questo status, porta minori restrizioni anti Covid.
Nei giorni scorsi ha sollevato non poche polemiche la notizia della decisione autonoma dell'Abruzzo, unica regione rimasta ancora rossa, di diventare arancione.
Il ministro per gli affari
regionali, Francesco Boccia ha reso nota la presentazione di una "impugnativa
contro l'ordinanza. Serve a tutelare gli abruzzesi – ha affermato Boccia –. La
scelta unilaterale del governatore Marsilio, ha messo in difficoltà l'intero
sistema a partire da sindaci, amministratori, dirigenti scolastici. Qualcuno
deve preoccuparsi e occuparsi del rispetto delle regole".
Intanto, nelle altre regioni
si attendono i dati del Comitato tecnico scientifico e del ministero della salute
per capire se dall'11 dicembre prossimo ci potranno essere ulteriori
mitigazioni delle restrizioni anti contagio.
La Lombardia, potrebbe
entrare in area gialla. Questo comporterebbe la riapertura anche di bar, locali
e ristoranti fino alle ore 18:00. Gli spostamenti tornerebbero liberi
all’interno della regione, tranne durante il coprifuoco dalle ore 22:00 alle
ore 05:00, e con le altre regioni gialle, e non ci sarebbe più bisogno
dell’autocertificazione.
Anche il Piemonte, dovrebbe
passare da zona arancione a zona gialla
Tra le regioni in vista del
cambio colore, figurano anche la Toscana, che sta vedendo negli ultimi giorni i
contagi in calo e la Campania che potrebbe cambiare colore dal prossimo fine
settimana, come già anticipato dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris,
diventando zona gialla.
Tra le regioni che, invece,
hanno visto aumentare i casi c'è il Veneto, che si trova attualmente in zona
gialla.
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