Un riconoscimento meritato. Una giuria di qualità, formata da giornalisti, sondaggisti, personalità di spicco di economia, scienza e cultura ha nominato Annalisa Malara personaggio dell’anno 2020, nel corso di Sky TG24 ‘’Live In’’, il primo evento live di Sky Tg24 da Courmayeur.
A rappresentare il lavoro e
lo sforzo di tutti i medici, Annalisa Malara è stata riconosciuta come simbolo
di quest’anno così tormentato e intenso in Italia.
È lei la dottoressa che
diagnosticò, a Codogno, il primo caso di Coronavirus in Italia. Tutti
ricordiamo Mattia e la sua storia. Il giovane è vivo grazie alle amorevoli cure
di chi, pur non conoscendo la malattia ha saputo combattere per salvarlo.
Nata e cresciuta a Cremona, Annalisa Malara si è
specializzata in Anestesia e rianimazione all’Università di Pavia. Dopo la
formazione al Policlinico San Matteo di Pavia ha lavorato prima all’Ospedale
civile di Vigevano, poi all’Ospedale Maggiore di Lodi, a cui è collegata la
struttura ospedaliera di Codogno.
Qui, Annalisa era di turno
il 20 febbraio 2020, quando venne ricoverato Mattia che, proprio grazie alla
sua intuizione, sarebbe diventato il primo caso accertato di Covid-19 in
Italia.
“Vi ringrazio moltissimo per
questa nomina – ha detto Annalisa Malara al direttore di Sky T24, Giuseppe De
Bellis - che mi riempie davvero di gioia e orgoglio. Voglio condividerla con
tutti i miei colleghi sanitari, medici, infermieri, soccorritori, che durante
questi lunghissimi mesi di pandemia hanno dato davvero l’anima per riuscire a
far fronte a questa gravissima emergenza sanitaria.
È un premio che condivido con ognuno di loro – ha continuato Malara - e credo che questa nomina stia, soprattutto, ad indicare la vicinanza delle persone e delle Istituzioni a tutti noi sanitari, in prima linea nella lotta a questo virus. I momenti vissuti quel 20 febbraio sono rimasti impressi nella mia memoria in modo indelebile – ha spiegato la dottoressa - ma anche nella memoria di tutti coloro che erano presenti con me in terapia intensiva quel giorno a Codogno. Ognuno di noi ricorda cosa stava facendo in quel momento.
È un po’ come l’11
settembre, una data che ci ha davvero cambiato la vita. Oggi, - ha dichiarato
Annalisa Malara - credo di rappresentare la dedizione a una professione che
richiede sacrificio, studio e sicuramente tanta voglia di fare al meglio il
lavoro per cui si è chiamati a dare il proprio contributo, che è un lavoro
fondamentale, importantissimo e che ha al centro del nostro operato la vita di
altre persone che danno la loro salute nelle nostre mani. È sicuramente un
lavoro delicato e di responsabilità che tutti noi, adesso a maggior ragione, ma
anche prima, cerchiamo di fare al meglio delle nostre possibilità.
È un’ottima notizia – ha concluso
Malara - quella che più aziende stiano arrivando ad avere finalmente un vaccino
pronto per la popolazione. Siamo sicuramente in prima linea ad effettuare il
vaccino quando sarà disponibile in Italia, ci credo moltissimo, come credo a
tutti gli altri vaccini. Vaccinarsi è sicuramente una delle migliori armi
contro malattie gravi e pericolosissime come il Coronavirus”.
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