Il Covid, si è portato via
un altro grande dei nostri tempi. Un europeista convinto.
Valéry Giscard D'Estaing,
presidente della Repubblica francese dal 1974 al 1981, è mancato all'età di 94
anni per complicazioni, legate al virus. Negli ultimi mesi, per due volte,
dalla sua proprietà nella regione della Loira, era stato ricoverato per
problemi cardiaci.
È stato il più giovane
presidente della quinta Repubblica. All’epoca della sua elezione aveva 48 anni.
Scelse come primo ministro Jacques Chirac che diventerà presidente nel 1995 e
ai cui funerali, il 30 novembre del 2019, lo stesso Giscard fece una delle sue
ultime apparizioni in pubblico.
Valéry Giscard d'Estaing, arrivò
all'Eliseo, battendo Francois Mitterrand. Fu il primo capo di Stato non
gollista e incarnazione di una modernità vincente.
Era nato a Coblenza, in
Germania, dove suo padre era in missione per la sua banca. La sua era una
grande famiglia borghese. Il giovane Valéry, frequentò scuole prestigiose come
il Politecnico e la scuola di amministrazione Ena.
Aveva come radici politiche
il centrodestra liberale e cristiano - democratico che furono i pilastri
dell'Europa del dopoguerra. Ammirava, infatti, due uomini: il generale de
Gaulle e Jean Monnet, padre dell'Europa.
Al governo era approdato già
nel 1959, cominciando a collezionare posti e cariche di prestigio soprattutto
al ministero dell'Economia e Finanze.
Il suo arrivo al palazzo
presidenziale parigino, il più affascinante della ville lumière, dopo gli anni
di de Gaulle e Pompidou, registrò un vento di libertà e grande novità.
Fu con lui che in Francia
vennero varate riforme progressiste come l'abbassamento della maggiore età a 18
anni e la depenalizzazione dell'aborto.
Ma ad innovare fu anche il
suo stile, sempre elegante e, allo stesso tempo, sportivo e senza fronzoli.
Amava lo sci e il calcio. Era molto vicino al popolo, al quale aprì le porte
dell’Eliseo per visite e ricevimenti.
In campo internazionale fu
l'iniziatore del G7, il gruppo dei paesi più ricchi del mondo, e diede un
impulso decisivo all'asse franco – tedesco, insieme al cancelliere, Helmut
Schmidt.
Il suo mandato scricchiolò
con la crisi economica, dovuta allo shock petrolifero e i casi sospetti che lo
videro coinvolto. Il suicidio del suo ministro, Robert Boulin, mai
completamente chiarito, e lo scandalo dei diamanti, avuto in dono dal
presidente centrafricano, Bokassa.
Alle elezioni presidenziali
del 10 maggio 1981, Valéry Giscard d'Estaing venne sconfitto dal socialista François Mitterrand. La Francia voltò pagina. .
Europeista convinto fin
dagli anni della sua formazione, Giscard prese nel 2001 la guida della Convenzione
per l'Europa, incaricata di redigere la Costituzione europea, che sarà però poi
bocciata dal referendum.
Nel 2003, fu eletto
all'Accademia di Francia.
(Fonte Ansa)
Nessun commento:
Posta un commento