“Immediata revisione della
rete ospedaliera, con inserimento degli ospedali chiusi e potenziamento di quelli
dequalificati negli anni”.
È quanto hanno ribadito, in un documento unitario, i sindaci di Acri, Rogliano, Mormanno, Cariati, Praia a Mare, Scilla, Trebisacce, San Marco Argentano, Soveria Mannelli, San Giovanni in Fiore, Firmo, Lungro, Taurianova, Soriano Calabro, Palmi, Oppido Mamertina e Cassano allo Jonio, tra le principali città calabresi, già sedi di ospedali o di strutture sanitarie pubbliche depotenziate in queste ultimi dieci anni, riunitisi ieri nella Sala degli specchi del Palazzo della provincia di Cosenza, alla presenza del presidente, Franco Iacucci.
A darne notizia sono stati i
primi cittadini di Cariati e Acri, Filomena Greco e Pino Capalbo, promotori
dell’iniziativa. Condiviso, inoltre, l’impegno di voler illustrare al neo
commissario ad acta alla sanità, Guido Longo, la proposta complessiva di
rilancio della sanità che il costituitosi comitato di coordinamento degli
amministratori locali si impegna a predisporre, chiedendo anche un’immediata
revisione del Piano sanitario ospedaliero.
“Gli ospedali da campo – si
legge nel documento dei sindaci – sono un grande e, forse, decisivo aiuto per
l’emergenza perché attrezzati e gestiti da specialisti, ma non possono
sostituire la sanità territoriale disattivata.
Bisogna avere il coraggio di
predisporre, nell’ambito della disciplina della normativa vigente, una proposta
inclusiva, razionale e riformatrice che veda il contributo sinergico di sindaci
ed esperti, che tenga conto delle necessità territoriali e che entri a far
parte dell’atto aziendale, alla cui redazione –
si legge ancora nel documento - i sindaci vogliono contribuire
finalmente da co-protagonisti, senza dover rincorrere più nessuno.
Quello degli ospedali chiusi o depotenziati in Calabria (sono 19) – continuano i sindaci - rappresenta un patrimonio economico di rilevanza enorme. Una rete territoriale, in grado sia di dare risposta all’emergenza di assicurare un contributo decisivo al possibile e forte risanamento della sanità calabrese. A meno che – concludono i primi cittadini – non si scelga beninteso, di farla annegare nei debiti sconosciuti”.
Intanto, sull’ospedale di Cariati, è intervenuto il sindaco, Filomena Greco, alla luce, anche, delle affermazioni ‘’Veritiere’’ del fondatore di Emergency, Gino Strada.
Non abbiamo mai avuto dubbi sulle capacità e sulla libertà di autonomia, analisi e proposta che hanno da sempre caratterizzato e distinto nel mondo l’impegno umanitario e di progetti di responsabilità sociale, culturale, etica e sanitaria di cui Gino Strada si è fatto e continua a farsi attore protagonista – ha detto Greco -. È per questi motivi che, sin da subito, abbiamo accolto, con soddisfazione, l’individuazione nel fondatore di Emergency come una fra le soluzioni più utili ed efficaci per contribuire, in parallelo ad altri interventi strutturali, al governo dell’emergenza sanitaria in Calabria con e oltre la pandemia in corso.
Sono stati svelati e
distrutti in un attimo – continua il sindaco di Cariati - con la fotografia dei
fatti contenuta nelle affermazioni di Gino Strada il silenzio, l’immobilismo e l’indifferenza
che, da oltre 10 anni, si continua a dimostrare rispetto a questa evidenza e
che, anche in questo momento complicato, non riesce a produrre, soprattutto da
parte del Governo nazionale, una decisione chiara, veloce e definitiva sulla
reimmissione del nosocomio ‘’Vittorio Cosentino’’ nella rete ospedaliera regionale.
Nel ribadirgli – dichiara
Filomena Greco – stima e gratitudine per aver condiviso con questo territorio
la storica battaglia unitaria per la garanzia del fondamentale diritto alla
salute per tutti e per la sanità pubblica, cogliamo l’occasione per invitare
ufficialmente Gino Strada, amico dei calabresi, e, insieme a lui, il neo commissario
alla sanità calabrese, Guido Longo, a partecipare al consiglio comunale
straordinario sulla sanità, convocato per venerdì prossimo, 4 dicembre”.
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