martedì 1 dicembre 2020

Il governo chiude a possibili allentamenti chiesti dalle Regioni per il periodo di Natale

 

"Bisogna evitare gli spostamenti tra regioni e mantenere il limite delle ore 22:00 per la circolazione. Sono questi i due punti centrali e imprescindibili del modello di sicurezza che stiamo costruendo insieme".

È quanto ha affermato il ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia, durante la conferenza Stato – Regioni.

"Difendiamo insieme l'impostazione – ha proseguito Boccia - ed evitiamo deroghe perché potrebbero minare la tenuta stessa dell'impianto. Dopo i sacrifici fatti in queste settimane e guardando anche quelli fatti dagli operatori sanitari – ha continuato Boccia nel corso di un incontro di Confindustria Servizi Hcfs - noi proponiamo un divieto di mobilità temporaneo anche per le aree gialle. Non abbiamo ancora deciso il periodo. Questa decisione verrà presa nel confronto finale in parlamento. La limitazione della circolazione tra regioni nel periodo festivo , si deciderà nel confronto in parlamento".

Secondo quanto si è appreso, il nuovo Decreto del presidente del consiglio dei ministri, che entrerà in vigore venerdì prossimo, 4 dicembre, potrebbe durare fino a domenica 10 gennaio. L’Esecutivo nazionale, non avrebbe mostrato alcuna volontà di concedere allentamenti nel periodo delle festività.

Il coprifuoco, resterebbe alle ore 22:00 anche a Natale e Capodanno.

Bar e ristoranti, chiuderebbero alle ore 18:00 nelle regioni gialle, come dovrebbero diventare tutte entro le festività.

Il punto focale resta, comunque, l’apertura degli impianti sciistici. Le regioni alpine, avevano chiesto la possibilità di riaprire  gli impianti sciistici per i soli ospiti degli hotel e proprietari di seconde case, in modo da dare una parziale compensazione agli impianti di risalita e alle località sciistiche.

“Le stesse – ha dichiarato il governatore della Liguria, Giovanni Toti, al termine della Conferenza delle Regioni - si sono interrogate sulla possibile chiusura dei confini nazionali per evitare che il nostro pubblico vada a sciare in Svizzera, Slovenia o Austria”.

Anche l'Abruzzo si è accodato alle richieste delle regioni alpine per la riapertura delle piste da sci. 

"Mi sono confrontato con i miei colleghi – ha spiegato l'Assessore Regionale al turismo, Daniele D'Amario -  definendo una strategia comune che vede come via maestra l'apertura degli impianti di risalita a Natale solo per chi pernotta almeno una notte nelle diverse destinazioni sciistiche abruzzesi o per chi possiede o affitta una seconda casa". 

D'Amario, ha confermato, inoltre, che la Regione, da domani disciplinerà la concessione di 3 milioni di euro di ristori al settore.

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