Secondo quanto si legge
nella bozza del report settimanale della cabina di regia Ministero della
salute/Istituto superiore di sanità "l'incidenza elevata, seppure con un
iniziale rallentamento dell'indice di trasmissione, richiede il mantenimento
rigoroso delle misure in essere per consentire una diminuzione, la più rapida
possibile, delle infezioni. L’incidenza delle nuove diagnosi - si legge ancora
nella bozza - ha raggiunto livelli molto elevati e diffusi in tutto il paese Si
evidenzia un carico rilevante di Covid-19 sui servizi sanitari territoriali e
ospedalieri. L'aumento continuo dei ricoveri Covid-19, implica un’inevitabile
erosione delle risorse disponibili per l'assistenza ospedaliera ai pazienti con
altre patologie.
“Tre regioni e province
autonome sono a rischio moderato – continua la bozza dell’Iss - con una
probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese. Data la trasmissibilità
e la probabilità elevata di un imminente passaggio alla classificazione di
rischio alto si raccomanda alle autorità sanitarie delle 3 regioni con una
probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese di valutare
la possibile adozione di ulteriori misure di mitigazione”.
Sono 18 regioni che stando
ai dati aggiornati al 17 novembre hanno superato almeno una soglia critica in
area medica o Ti. “Nel caso si mantenga l'attuale trasmissibilità - sottolinea
il rapporto del ministero della salute/Iss - quasi tutte le regioni e province
autonome hanno una probabilità maggiore del 50% di superare almeno una di
queste soglie entro il prossimo mese".
Questa settimana si osserva
un ulteriore incremento dei casi che porta l'incidenza, negli ultimi 14 giorni
a “732,6 per 100,000 abitanti nel periodo 26 ottobre – 8 novembre – si
evidenzia ancora nella bozza - contro 648,3 per 100,000 abitanti nel periodo 26
ottobre – 08 novembre”.
Secondo la bozza, l’indice
Rt è inferiore a uno nel Lazio (0,82), Liguria (0,89), Molise (0,94) e Sardegna
(0,79). “L'epidemia si mantiene a livelli critici – dichiarano gli esperti - ma
si osserva una riduzione nella trasmissibilità, rispetto alla settimana
precedente suggerendo un iniziale effetto delle misure di mitigazione
introdotte a livello nazionale e regionale”.
L’indice Rt è sceso a 1,18. La
settimana scorsa era pari a 1,43. Si riscontravano inoltre valori medi di Rt
superiori a 1,25 nella maggior parte delle regioni e province autonome italiane
e superiori a uno in tutte. Due settimane fa il valore nazionale era a 1,72.
Secondo il vice ministro
alla salute, Pierpaolo Sileri, intervistato a Rainews 24 “questo fa ben sperare
che le misure attuate possano portare a un ulteriore rallentamento
dell'avanzata del virus, e spero nelle prossime settimane al ritorno a una
normalità nell'ambito delle diverse colorazioni tra le regioni. Ora è ancora
presto per far retrocedere le regioni in fasce meno a rischio, ma questi indici
sono promettenti. Non significano ancora che calano i contagi, ma la curva ha
iniziato a rallentare la sua ascesa".
(Fonte Sky Tg24 - Rainews 24)
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