Creare un Covid hotel per
ogni provincia. Gli indennizzi ai proprietari degli hotel saranno a carico
dello Stato, il personale sarà a carico delle regioni. Questa, secondo quanto
si è appreso, la proposta che il Governo sta facendo agli Enti locali nella
videoconferenza in corso.
Per il ministro per gli
Affari regionali e le Autonomie, Boccia bisogna vedere “il monitoraggio di
domani e poi si deciderà sul colore per la Campania e per altre Regioni. Le
misure arriveranno tra sabato e domenica, ma ci saranno sempre 24 ore di tempo
dopo l’ordinanza del ministro della Salute per l’organizzazione territoriale”.
Di fronte a numeri che
registrano, per alcuni versi, alcuni timidi segnali di schiarita, ma restano critici,
il governo e le autorità locali stanno per prendere nuove misure restrittive.
Oggi, sono 37978 i nuovi casi
in Italia. 636 i decessi. 89 i ricoveri in terapia intensiva per un totale di 3.170.
Al momento, ci si muove su
tre livelli:
1. Il primo è quello delle
ordinanze del governo, che stabiliranno, domani, i colori delle fasce nelle
quali rientreranno le Regioni. Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia
dovrebbero entrare in zona arancione. La Campania dovrebbe diventare zona
rossa.
2. Il secondo è quello delle
ordinanze regionali. Oggi, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Veneto hanno
varato ordinanze, coordinando gli interventi per garantire uniformità nei vari
territori. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha già dato il suo via
libera.
3. Il terzo è quello delle
ordinanze dei sindaci, che non necessitano di un passaggio presso il ministero
della Salute.
Entrando nello specifico,
Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, attualmente in zona gialla,
hanno emanato ordinanze, in vigore da domani, fino al 3 dicembre.
Negozi riservati agli
anziani nelle prime ore del giorno in Friuli-Venezia Giulia. "Non è che un
over 65 non può andare a fare acquisti in orari diversi – ha affermato il
governatore Fedriga - ma cerchiamo di garantire delle fasce protette. Non è una
limitazione, ma una raccomandazione che facciamo agli esercizi di organizzarsi
e favorire l'ingresso riservato nelle prime due ore di apertura degli
esercizi".
In Veneto, non sarà
consentito passeggiare nelle strade e nelle piazze dei centri storici delle
città e nelle aree affollate. "Niente 'vasca' - ha spiegato il presidente
Zaia -. Niente struscio e non si affollano le spiagge. È un segno dei tempi,
perché in un mondo dove si rispettano regole non servirebbe a nulla. Si cerca
di intercettare gli irriducibili. È un fallimento sociale perché il buonsenso
non è per novembre tutti”. Oltre
all’ordinanza regionale anti assembramenti, in attesa delle decisioni del governo,
il sindaco di Verona ha chiuso numerose strade e piazze, istituendo nel centro
il senso unico per le vie pedonali proprio per evitare contatti stretti tra i
passanti.
Negozi chiusi la domenica in Emilia-Romagna, con le eccezioni di farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabaccherie e edicole. Rimangono aperti bar e ristoranti, con la limitazione imposta dal Dpcm di chiusura alle ore 18:00. A Bologna nelle piazze e strade del centro storico sono vietati eventi e manifestazioni, comprese le esibizioni degli artisti di strada.
A Roma, dopo gli
assembramenti dello scorso fine settimana sulle spiagge e nei parchi, il
prefetto, Matteo Piantedosi, disporrà controlli mirati. Misure anche nel centro
della città con un elenco, stilato entro domani, con le piazze e le strade a
“numero chiuso” dove si potrà entrare scaglionati.
A Firenze, sabato e domenica
saranno chiusi bar e ristoranti, ma si sta anche valutando di vietare l’accesso
in alcune piazze. “Se le cose vanno male – ha sottolineato il sindaco Nardella
- e vediamo che i comportamenti non cambiano, proporrò di limitare l’ingresso
alle piazze del centro di Firenze. Abbiamo avuto molti problemi con grandi
affollamenti e questo non aiuta: bisogna limitare i contatti superflui al
massimo”.
A Palermo, fino al 3
dicembre, c’è il divieto di stazionamento per le persone, dal lunedì al venerdì
dalle ore 16:00 fino alle ore 22:00. Sabato, domenica e festivi dalle ore 05:00
alle ore 22:00, nelle zone del centro. Stessa
misura scatterà sabato e domenica, dalle ore 05:00 alle ore 22:00, anche in
tutto il litorale, comprese spiagge, coste, aree verdi aperte al pubblico da
Sferracavallo ad Acqua dei Corsari”.
A Bari è in vigore
un’ordinanza che vieta lo stazionamento dalle ore 21:00 fino alle ore 02:00 del
giorno successivo in 19 strade e piazze di Bari. Sarà anche anticipata alle ore
19:00 la chiusura dei negozi e vietato l’ingresso allo skatepark.
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