“La mia elezione è una vittoria
e un onore per l’unitarietà e la forza del nostro Ateneo ma anche un bel
segnale che va a tutte le donne, a tutte le nostre studentesse, alle nostre
ricercatrici, alle operatrici sanitarie e ai medici dei nostri ospedali
universitari che si stanno impegnando nella lotta contro il coronavirus“. È quanto
ha affermato la neo eletta rettrice dell’Università ‘’La Sapienza’’ di Roma,
Antonella Polimeni.
Eletta ieri dalla comunità
accademica alla prima tornata elettorale, ottenendo la maggioranza assoluta dei
voti, ordinaria nel settore scientifico disciplinare delle Malattie
odontostomatologiche, sarà la rettrice per il sessennio 2020-2026. Succede a
Eugenio Gaudio, che ha guidato ‘’La Sapienza’’ dal 2014 al 2020.
È la prima volta che una
donna, una calabrese doc, è alla guida dell’ateneo, tra i più antichi del
mondo. Fondato nel 1303 con la bolla pontificia di Bonifacio VIII “In Supremae
praeminentia Dignitatis”, è l’ateneo europeo con il maggior numero di studenti.
Un curriculum di tutto
rispetto quello della professoressa Polimeni. Un orgoglio per noi tutti. È preside
della Facoltà di Medicina e Odontoiatria per il triennio accademico 2018-2021.
Nel suo percorso c’è anche un ruolo legato all’attuale emergenza. Fa parte,
infatti, del tavolo tecnico per l’Odontoiatria, Emergenza Covid-19, istituito
dal Ministero della Salute.
Polimeni ha alle spalle una
produzione scientifica di oltre 470 pubblicazioni edite su riviste
internazionali e nazionali, più di 100 proceedings di conferenze e convegni
nazionali e internazionali, sei manuali, di cui uno edito in lingua inglese,
due monografie. Ha curato inoltre l’edizione italiana di un testo atlante e di
due manuali, nonché linee guida edite dal ministero della Salute.
“Nel mio percorso accademico
e professionale – ha dichiarato nel suo programma – ho sempre privilegiato l’ascolto attivo, il
dialogo con tutti e tutte, senza distinzioni. La Sapienza crescerà
ulteriormente se saprà percepire la ricchezza del suo pluralismo e della sua
biodiversità”.
Numerosi gli attestati, pervenuti
alla neo rettrice dal mondo accademico e politico. “Congratulazioni ad
Antonella Polimeni – ha scritto il sindaco di Roma, Virginia Raggi, in un tweet
-. È la prima donna a ricoprire questo ruolo. Un compito di grande prestigio
per il quale le faccio i miei migliori auguri. Buon lavoro!”.
Congratulazioni anche dal
governatore della regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Per la prima volta – ha dichiarato
in un post su facebook - sarà una donna a ricoprire la massima carica
accademica dell’Ateneo. Buon lavoro, affinché La Sapienza possa continuare ad
essere un punto di riferimento per la conoscenza, la ricerca e la formazione di
qualità”.
Dalla Calabria, Stefania
Covello, autorevole esponente di ‘’Italia Viva’’, parla di grande orgoglio. “È
una grande notizia l’elezione della bravissima professoressa Antonella Polimeni
quale prima rettrice dell’Università La Sapienza. Alla guida di un’università dalla
storia lunga e prestigiosa – dice Covello - va una calabrese speciale”.
Per il presidente del
Consiglio regionale, Domenico Tallini, l’elezione della professoressa Polimeni
a rettore dell’Università ‘’La Sapienza’’, “è un motivo di enorme orgoglio per
tutta la Comunità calabrese. Un orgoglio che sento il dovere di esprimere a
nome dell’intera assise calabrese. La professoressa Polimeni ha origini
orgogliosamente reggine e racchiude nella sua straordinaria storia tutte le
caratteristiche di noi calabresi: testardaggine, impegno, passione. Un
particolare di non poco conto: è la prima donna chiamata a governare La
Sapienza, un ateneo con una popolazione di 120 mila studenti e quasi 5mila tra
docenti e ricercatori. Rivolgo, ovviamente, anche un saluto al Rettore uscente,
il prof. Eugenio Gaudio, anch’egli orgogliosamente calabrese, che ha guidato
l’Università della Capitale per sei anni. Una telegrafica considerazione –
continua Tallini -. Mentre il Governo continua a cercare fuori dalla Calabria i
manager che dovrebbero salvare la nostra sanità, sono sempre di più i calabresi
che raggiungono – come la professoressa Polimeni – i più alti traguardi in
Italia e all’estero nel campo della sanità e della formazione universitaria”.
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