Mentre
il Governo discute, in videoconferenza con le regioni, è uscita una bozza del
nuovo Dpcm che dovrebbe essere varato in nottata. Da pochi minuti, la seduta è stata sospesa. I presidenti di regione stanno valutando la bozza del nuovo Dpcm.
Secondo quanto si è appreso, le misure dovrebbero entrare in vigore dal 05/11/2020 al 03/12/2020. Si andrebbe verso il coprifuoco alle ore 22:00.
Sempre
secondo quanto si è appreso, la bozza del nuovo Dpcm prevede, tra gli altri, “lo stop dei
servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana. Il
provvedimento, in vigore dalla data di adozione del decreto, fa salve le
crociere in atto entro l'8 novembre. È, inoltre, consentito alle navi di
bandiera estera impiegate in servizi di crociera l'ingresso nei porti italiani
esclusivamente ai fini della sosta 'inoperosa'.
“Le ulteriori misure di contenimento del contagio nelle Regioni, o in parte di esse, che ricadono nello scenario di rischio 3 o nello scenario di rischio 4 entrano in vigore con ordinanza adottata dal Ministro della salute d'intesa con il presidente della Regione interessata. La verifica del ministero della salute – si legge nella bozza del Dpcm - dei presupposti che pongono una Regione nello scenario 3 ("elevata gravità e livello di rischio alto") o nello scenario 4 ("massima gravità e livello di rischio alto") avviene con frequenza almeno settimanale. Le ordinanze – si legge ancora nella bozza - sono efficaci per un periodo minimo di 15 giorni e comunque non oltre la data di efficacia del presente decreto.
La
bozza del nuovo Dpcm prevede che a bordo dei mezzi pubblici del trasporto
locale e del trasporto ferroviario regionale sia consentito "un
coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento"; Il tutto, con l’esclusione
del "trasporto scolastico dedicato".
Stop
anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a
massimo rischio. Nell’articolo 1 ter della bozza si legge testualmente: "Sono
sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività
di vendita di generi alimentari".
Il
provvedimento ferma anche “i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione
(salvo la consegna a domicilio l'asporto consentito fino alle 22:00) e le
attività sportive. Resta invece consentita l'attività motoria "in
prossimità della propria abitazione" e con obbligo della mascherina e
l'attività sportiva "esclusivamente all'aperto e in forma
individuale".
Nelle
regioni considerate a rischio 'Alto' ed indicate nello 'Scenario 4' "è
consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria
abitazione purché nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra
persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie
respiratorie. È, poi, consentito lo svolgimento di attività sportiva
esclusivamente all'aperto ed in forma individuale".
Limitato nelle zone a rischio anche "ogni spostamento con mezzi di trasporto
pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza" salvo
esigenze di lavoro, studio, salute e necessità”.
Nella
bozza si legge che è fatto obbligo " nei locali pubblici e aperti al
pubblico, nonché in tutti gli esercizi commerciali di esporre all'ingresso del
locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse
contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee
guida vigenti". La misura è valida su tutto il territorio nazionale.
Inoltre,
smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione
che nel settore privato, e ingressi differenziati del personale. In
particolare, le pubbliche amministrazioni (salvo il personale sanitario e chi è
impegnato nell'emergenza) dovranno assicurare "le percentuali più elevate
possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con
la qualità e l'effettività del servizio erogato" e "con le modalità
stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica
amministrazione". Sarà compito di ciascun dirigente di garantire il massimo
livello di smart working.
La
bozza di Dpcm contiene anche la "forte raccomandazione" dell'utilizzo
della modalità di lavoro agile da parte dei datori di lavoro privati.
È
prevista la "sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e
scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di
abilitazione all'esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la
valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari,
ovvero in modalità telematica, o in cui la commissione ritenga di procedere
alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto, nonché ad
esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi, ove
richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all'esercizio della professione
di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile".
Nelle
zone rosse anche per i ragazzi della seconda e terza media sarà in vigore la
didattica a distanza. "Ferma la possibilità di svolgimento in presenza dei
servizi educativi per l'infanzia e del primo anno di frequenza della scuola
secondaria di primo grado – si legge nella bozza del Dpcm - le attività
scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a
distanza". In tutte le altre zone, il Dpcm conferma invece quanto
annunciato dal premier alla Camera: scuola in presenza per infanzia, elementari
e medie e Dad per le superiori: "le istituzioni scolastiche secondarie di
secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività
didattica, in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il
ricorso alla didattica digitale integrata".
La
bozza del nuovo Dpcm prevede la sospensione delle attività di sale giochi, sale
scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all'interno di locali adibiti
ad attività differente. Inoltre, sono sospese le mostre e i servizi di apertura
al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi culturali
Niente
possibilità di andare dal parrucchiere, dal barbiere o dall'estetista nelle
zone rosse. "Sono sospese - si legge nella bozza - le attività inerenti i
servizi alla persona".
La Calabria, quasi certamente, sarà zona rossa. Insieme a lei, Lombardia e Piemonte e qualche altra regione. Qui si adotterà il lockdown light. Chiusi tutti gli esercizi commerciali, tranne farmacie, parafarmacie e alimentari. Resteranno aperte le industrie e le scuole fino alla prima media.
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