sabato 28 novembre 2020

Emergenza Covid: Punto stampa dei presidenti dell'Iss e del Css. "Sarà un Natale diverso. Evitare assembramenti e spostamenti non giustificati"

 

“Grazie incommensurabile a rianimatori”. È stato questo il filo conduttore del punto stampa del presidente dell’Istituto superiore di sanità e del  e il presidente del Consiglio superiore di sanità sull'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia. 



Silvio Brusaferro e Franco Locatelli hanno ringraziato il personale sanitario, al lavoro nelle terapie intensive.

“I colleghi – hanno dichiarato - hanno dato una prova formidabile e il Paese deve loro un ringraziamento unico, speciale e incommensurabile. Gli anestesisti e i rianimatori italiani sono molto competenti, anche a livello internazionale, e sono dei pilastri di risposta al Covid”.

I presidenti dell'Iss e dell’Css, Silvio Brusaferro e Franco Locatelli si sono, poi, soffermati sull’analisi dei dati.

“La curva è in decrescita – ha affermato Brusaferro - anche se la situazione in Italia è un pò a metà”. L’età media delle persone che contraggono l’infezione da Sars-Cov-2 ora è intorno a 48 anni. Questo suggerisce che sono sempre più anziani a contrarre l'infezione. Da qui l'importanza di proteggere queste categorie. Per i deceduti l'età media supera gli 80 anni”.

Quanto al tasso di utilizzo dei posti letto negli ospedali italiani, “la curva relativa all'occupazione dei posti in area medica e nelle terapie intensive – commenta Silvio Brusaferro - sta cominciando ad andare verso l'appiattimento. Mentre continua ad essere ancora molto elevato il numero dei decessi. Non ci si può rilassare”. 


Il presidente dell’Istituto superiore di sanità descrive anche la situazione delle regioni italiane, in nove delle quali permane il rischio alto da più di tre settimane.  

"Un Rt ancora poco sopra a 1 – continua Brusaferro - porta ad un aumento di casi. Ci sono due incidenze degli Rt a 7 e a 14 giorni. Il primo è più sensibile, ma serve avere l'occhio sempre a entrambi gli indicatori. L'incidenza a 7 giorni è ancora elevata in generale”.

Nel corso della conferenza stampa, il presidente dell'Iss ha invitato la popolazione a “evitare tutte le occasioni di aggregazione ed evitare assembramenti. Il Natale – ha chiosato Brusaferro - avrà una sua unicità ma questo è il tempo di abbassare la curva. Con questi numeri è molto difficile immaginare qualsiasi tipo di spostamento di massa, aggregazioni e raduni, in particolare di persone che provengono da quadri epidemiologici diversi".

A Brusaferro fa eco il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, secondo il quale “sarà un Natale diverso. Il primo e auspicabilmente l'ultimo, grazie ai vaccini. Tutto quello che eravamo abituati a vedere a Capodanno non potrà avere corso. È  inimmaginabile e incompatibile. Va detto con assoluta chiarezza come la celebrazione religiosa, dovrà essere compatibile con le misure concordate già con la Cei per quello che riguarda la fede cattolica per evitare focolai e trasmissioni. I numeri attuali non sono compatibili nemmeno con l'apertura degli impianti sciistici".

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