È durato pochi minuti, questo pomeriggio, il Consiglio dei Ministri per decidere il nome di chi dovrà attuare il vigente piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario della Regione Calabria.
Ex prefetto di Vibo Valentia,
Longo è l’uomo, al quale saranno affidate le sorti della Calabria.
A lui si devono, in
Campania, importanti operazioni antimafia, tra cui la cattura dei
superlatitanti dei Casalesi Antonio Iovine, Michele Zagaria e del capo assoluto
del clan Francesco Schiavone detto "Sandokan".
Dal 28 luglio scorso, guida
la terna commissariale del Comune di Partinico.
Longo, avrà l’incarico prioritario
di attuare i Programmi operativi 2019 - 2021 di prosecuzione del Piano di
rientro, nonché di tutti gli interventi necessari a garantire, in maniera
uniforme sul territorio regionale, l’erogazione dei livelli essenziali di
assistenza in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità,
nei termini indicati dai Tavoli tecnici di verifica.
“Il prefetto, Guido Longo –
scrive il premier, Giuseppe Conte su Twitter -. E' un uomo delle istituzioni, che
ha già operato in Calabria, sempre a difesa della legalità“.
La nomina di Guido Longo
arriva dopo la notizia della fumata nera sul coordinatore del comitato tecnico
scientifico, Agostino Miozzo. Da quanto si è appreso, Miozzo avrebbe chiesto al
premier, Giuseppe Conte, di poter essere investito dell'incarico avendo poteri
in deroga, ma la sua condizione non è stata ritenuta ricevibile.
La vicenda calabrese balza
agli onori della cronaca agli inizi del mese con le dimissioni del generale dei
carabinieri, Saverio Cotticelli che, in un’intervista rilasciata alla
trasmizzione Rai ‘’Titolo V’’, aveva ammesso di non conoscere le disposizioni
del Governo per la gestione dell’emergenza Coronavirus.
Il 7 novembre scorso, il consiglio
dei ministri aveva, quindi, nominato Giuseppe Zuccatelli, che aveva rinunciato
all’incarico pochi giorni dopo, in seguito al video, registrato alcuni mesi
prima, in cui sosteneva che le mascherine non servivano ad evitare la
diffusione del coronavirus.
Dopo le dimissioni di
Zuccatelli, su richiesta del ministro della Salute, Roberto Speranza, alla
guida della sanità calabrese il Cdm aveva nominato, il 16 novembre, Eugenio
Gaudio, rettore uscente dell'Università ‘’La Sapienza’’ di Roma. Ma anche
quest’ultimo aveva rinunciato per motivi familiari.
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