Per il primo ministro, Giuseppe Conte, queste sono ore impegnative. Oggi c'è il monitoraggio settimanale. A breve dovremmo sapere quali regioni resteranno rosse, quali arancioni e quali gialle.
Lombardia e Piemonte dovrebbero
diventare arancioni.
Nella Provincia autonoma di
Bolzano, dopo lo screening di massa, ogni settimana saranno testati a campione
4.000 altoatesini. A questi si aggiungeranno 900 persone del mondo della
scuola.
Rispetto alle nuove misure
che dovrebbero essere varate per la Calabria, scende in campo il presidente
facente funzioni, Nino Spirlì.
"A questo punto – ha affermato
- se la Calabria dovesse rimanere zona rossa, la responsabilità sarebbe solo
del governo, incapace di dare una guida alla sanità regionale".
Il riferimento è alla
mancata nomina del commissario ad acta alla sanità.
“Dopo la telefonata,
intercorsa lo scorso 25 novembre, tra lo stesso Spirlì e il presidente del
Consiglio Conte – si legge in una nota stampa della regione Calabria - durante
la quale era stata annunciata la nomina a commissario di Narciso Mostarda,
sulla questione è calato il silenzio, nonostante, per il bene dei calabresi,
dalla Giunta regionale fosse arrivato un parere favorevole".
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