lunedì 23 novembre 2020

Il ministro Boccia e il capo della Prociv Borrelli in Calabria: "Non sarete lasciati soli".

 


Visita del ministro degli affari regionali, Francesco Boccia, e del capo della protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, in Calabria.

Questa mattina prima tappa a Cosenza. Per il ministro Boccia “l’Italia ha la responsabilità di risanare la sanità in Calabria. Questa – ha affermato Boccia – è la soluzione per l'emergenza acuta di una provincia, come quella di Cosenza, che ha bisogno della vicinanza dello Stato e della Protezione Civile. 

Il ministro, il capo della Prociv e il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, hanno visitato l'ospedale da campo, allestito dall'Esercito a Vaglio Lise, per fronteggiare l'emergenza Covid. "Abbiamo fatto il punto sull'emergenza - ha aggiunto Boccia - con il sindaco, Mario Occhiuto, con l'Esercito e con il prefetto. Questa è una soluzione per l'emergenza assoluta in cui siamo. Cosenza aveva bisogno dell'aiuto dello Stato. Era nostro dovere garantirlo. Questo ospedale da campo mette in sicurezza un'intera area".

È un’esperienza positiva – ha detto Boccia – che serve a tamponare l’emergenza e ad alleggerire la pressione sugli ospedali, ma che sarà affiancata, con il grande lavoro che sta profondendo il governatore Spirli, dalla ricognizione degli ospedali chiusi per valutare le possibili riaperture. Stiamo operando in collaborazione con Regione e Protezione Civile e procederemo alla nomina del commissario ad acta, che dovrà occuparsi prevalentemente di bilanci e operare in sinergia con la Regione”. 


“Questo impianto – ha dichiarato Angelo Borrelli – funziona bene. Le Forze armate sono consolidate e ci stanno aiutando in tutto il Paese. Tutto va come previsto“.

L’ospedale da campo è composto da 40 posti letto ordinari, 3 posti letto di terapia semintensiva e un laboratorio per i tamponi. Servirà ad alleggerire la pressione sugli ospedali calabresi, garantendo ai cittadini la possibilità di effettuare i tamponi e avere le cure necessarie.

Pel il presidente facente funzioni della regione Calabria, Nino Spirlì, “le tende dell’esercito devono precedere la riapertura degli ospedali. Sono soddisfatto – ha affermato Spirlì - nella misura in cui questo significa superare un’emergenza nell’emergenza. È chiaro che sono dei passaggi che si supereranno con l’allestimento dei nosocomi“. 


A Spirlì fa eco il ministro Boccia. “Per quanto riguarda gli ospedali che in parte sono stati chiusi – ha spiegato - per alcuni ci sarà una valutazione oggettiva e tutti quelli che possono essere utilizzati saranno utilizzati. Anche il Dm 70 è obiettivo dell’esecutivo nazionale rimetterlo in discussione perché se c’è una cosa che la pandemia ha insegnato, non solo all’Italia ma all’Europa, è che il diritto universale, come quello della salute e quello all’istruzione, non dovrà mai più essere compresso da vincoli. 

Allo stesso tempo – ha proseguito il ministro Boccia - il rispetto per i contribuenti e per il bilancio dello stato lo si attua non sperperando denaro pubblico. Le due cose, andranno sempre insieme. Lo stato ci sarà per garantire il diritto universale alla salute e rimarrà accanto alla magistratura che fa pulizia di coloro che si impossessano di risorse pubbliche“.

Il ministro Boccia, si è recato, poi, a Crotone, insieme a Borrelli e Spirlì per un sopralluogo nelle zone colpite dal maltempo dello scorso fine settimana e per partecipare ad un vertice in prefettura. Poi, direzione Catanzaro da dove, a breve, presiederà la riunione della Conferenza Stato - Regioni.

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