È ufficiale. Campania e
Toscana sono diventate ‘’zona rossa’’. Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e
Marche passano alla ‘’Zona Arancione’’. Lo si è apprende da fonti della Cabina
di Regia – Istituto superiore di sanità sul monitoraggio del contagio da Covid –
19.
Già nel primo pomeriggio,
riguardo la Campania si era capito che la situazione sarebbe cambiata. In una
diretta Facebook, il governatore, Vincenzo De Luca, aveva fatto intuire cambio di passo
dell’esecutivo nazionale che avrebbe portato la regione tra le aree ad alto
rischio.
"Eravamo per chiudere
tutto ad ottobre per un mese – ha tuonato De Luca -, al fine di avere un’operazione
di fermo del contagio che ci avrebbe fatto stare tranquilli a Natale. Da sempre
– ha detto il governatore campano - abbiamo avuto una linea di rigore più degli
altri, da soli. Il Governo ha fatto un'altra scelta. Ha deciso di fare
iniziative progressive, di prendere provvedimenti sminuzzati, facendo la scelta
della cosiddetta risposta proporzionale, più aumenta contagio più prendiamo
provvedimenti. Una scelta totalmente sbagliata – secondo De Luca - perché il
contagio non aumenta in modo lineare, ma esponenziale. Questa scelta dell’esecutivo
nazionale - ha aggiunto - ha fatto perdere due mesi preziosi, nel corso dei
quali abbiamo avuto un incremento drammatico di contagi e decessi".
De Luca ha, poi, definito
una "scelta scriteriata la divisione in zone dell'Italia", senza
dimenticare il problema delle scuole. "Hanno deciso che bisognava tenerle
aperte – ha tuonato -. Ricordate le dichiarazioni del ministro Azzolina,
supportate dal presidente del Consiglio. Ora hanno fatto ciò che noi abbiamo
fatto un mese fa e nessuno ha chiesto scusa”.
Il presidente De Luca non
risparmia neanche il governo. “Fatti salvi 3 - 4 ministri – ha affermato - non
è un governo. Anziché andare allo sbaraglio sarebbe meglio avere un esecutivo
che non produca il caos che è stato prodotto in Italia. In queste condizioni
meglio mandarlo a casa”
Dal canto suo, il sindaco di
Napoli, Luigi De Magistris, più volte tirato in ballo dal governatore, ha
chiesto al governo “ristori economici immediati perché la città non può pagare
sulla propria pelle una zona rossa che, se ci fosse stato sul piano sanitario
un lavoro diverso nei mesi successivi al lockdown, poteva essere evitata''.
Intanto, si è appreso che in Irpinia è stato allestito il primo Covid Hotel nel convento secentesco di San
Francesco a Folloni di Montella. La struttura, ha appena ricevuto il via libera
dall'Asl di Avellino, che gestirà la struttura. Saranno 46 i posti disponibili
in una struttura dedicata e indicata dal Comune di Montella che, in un primo
momento, era utilizzata per ospitare le celle dei monaci conventuali. Entro la
fine del mese il Covid hotel sarà operativo.
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