Questi alcuni dei punti che saranno presenti nel prossimo Dpcm del premier, Giuseppe Conte. Il testo sostituirà quello in scadenza il 3 dicembre prossimo.
"Se continuiamo così –
ha affermato il primo ministro - a fine mese non ci saranno più zone rosse. Sullo
spostamento tra regioni a Natale ci stiamo lavorando.
Tuttavia – ha proseguito Conte
- il periodo natalizio richiede misure ad hoc. Si rischia, altrimenti, di
ripetere il ferragosto e non ce lo possiamo permettere. Consentire tutte le
occasioni di socialità, tipiche del periodo natalizio non è possibile".
Il presidente del Consiglio
si è soffermato anche sulla stagione sciistica. “Anche per gli impianti da sci –
ha dichiarato - il problema del protocollo è un conto ma tutto ciò che ruota
attorno alle vacanze sulla neve è incontrollabile. Insieme alla cancelliera
tedesca Merkel e il presidente francese Macron, in Europa stiamo lavorando ad
un protocollo comune europeo. Non è possibile consentire vacanze sulla neve,
non possiamo permettercelo".
E sul Natale? "Vogliamo
ridurre la socialità – ha chiosato Conte -, ma consentire la tradizione a noi
molto cara dei doni. In questo senso è controproducente limitare gli orari dei
negozi”.
Nel prossimo Dpcm, ci
saranno nuovi provvedimenti in campo economico. "Abbiamo stanziato 2
miliardi aggiuntivi – ha spiegato il premier - ed è previsto uno scostamento di
8 miliardi. Sappiamo quanto vale il Natale. Abbiamo messo sul tavolo consistenti
ristori. Il decreto conterrà interventi per la cultura, lo spettacolo e il
turismo e interventi anche per partite iva e autonomi”.
Per quanto riguarda le scuole,
non è ancora chiaro se ci saranno misure specifiche già dal prossimo Dpcm, ma
il primo ministro ha voluto chiarire che l’esecutivo cercherà di "aprire
le scuole prima di Natale. Stiamo lavorando per questo".
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