Il
Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro, accogliendo il ricorso di alcuni genitori, ha sospeso l'ordinanza con cui
il presidente facente funzione della regione Calabria, Nino Spirlì, aveva
disposto, dal 16 al 28 novembre, la sospensione della didattica anche delle
scuole materne, elementari e medie, limitatamente alla prima classe, escluse
dalle chiusure, previste dal Dpcm del primo ministro, Giuseppe Conte.
Il
Tar ha, poi, fissato l'udienza di merito al 16 dicembre prossimo.
I
giudici amministrativi, hanno ritenuto sussistente "il requisito del
'periculum' avuto riguardo in particolare al grave pregiudizio educativo,
formativo ed apprendi mentale, ricadente sui destinatari ultimi del servizio
scolastico.
Senza
certezza alcuna - scrive il Tar della Calabria - del nesso di causalità
intercorrente fra lo svolgimento in presenza delle attività didattiche nella
scuola materna, in quella elementare e media di primo grado, limitatamente al
primo anno, e il verificarsi dei contagi, stante anche l'assenza di interlocuzioni con
gli Istituti scolastici, ritenuti tutti allo stesso modo luoghi in cui il
rispetto del distanziamento interpersonale è "complicato", conduce alla conclusione che la succitata correlazione,
la sua consistenza e distribuzione territoriale sembrano essere frutto d'una
istruttoria procedimentale sommaria e carente basata su dati e ipotesi
destinati a trovare più precisa conferma solo ad intervenuto esaurimento
dell'efficacia dell'ordinanza de qua".
La bocciatura, da parte del Tar, dell'ordinanza non avrà, in ogni caso, ripercussioni sulle scuole di Crotone. Il sindaco, Vincenzo Voce, ha emesso, oggi, un'ordinanza con la quale dispone la chiusura di tutte le scuole cittadine fino al 28 novembre, "in considerazione - afferma - della fondamentale necessità di assicurare la massima sicurezza ai bambini e ragazzi".
Il provvedimento è stato adottato sia rispetto all'emergenza meteo dei giorni scorsi, che ha reso disagiate le condizioni stradali in città e provincia, dove risiedono molti studenti che frequentano gli istituti scolastici cittadini, sia per l'emergenza Covid.
La mancata circolazione di un numero consistente di studenti, provenienti anche da fuori città, consentirà anche alle squadre di intervento che sono in azione in questi giorni di poter operare con maggiore facilità al fine di ristabilire al più presto condizioni di normalità.
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