I commissari Ue per la
Giustizia, Didier Reynders, e per gli Affari Interni, Ylva Johansson, hanno
presentato, nell’ambito di una conferenza stampa le misure europee per gli
spostamenti all'interno e all'esterno dell'Unione per migliorare il coordinamento
tra i Paesi membri.
La Commissione, ha proposto
che tutti i viaggi non essenziali siano "fortemente scoraggiati finché la
situazione epidemiologica non sia migliorata considerevolmente". Ciò
riguarda specialmente le zone in '’rosso scuro'’.
Per chi viene da quelle
aree, gli stati devono prevedere un test prima della partenza e una quarantena
all'arrivo. "Visto che la capacità di test è aumentata – si legge nella
proposta che aggiorna le regole dei viaggi - gli Stati dovrebbero usare di più
i test pre - partenza anche nelle aree arancioni, rosse o grigie.
Chi rientra nel proprio
Stato di residenza, dovrebbe invece poter fare il test appena arrivato. Le indicazioni
non si applicano ai transfrontalieri, che per lavoro o motivi di famiglia
passano i confini molto spesso, e ai lavoratori del settore dei trasporti”.
La Commissione Ue, ha deciso di presentare le nuove proposte "alla luce delle nuove varianti del virus e gli elevati numeri di contagi, e della necessità di evitare chiusure delle frontiere e divieti di viaggi diffusi”.
La stessa, ha proposto, inoltre, l'aggiunta di un nuovo colore, il rosso scuro, alla mappa del rischio del Centro europeo per il controllo delle malattie "per riflettere – ha annunciato il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders - l'alto livello di infezioni parzialmente legate a nuove varianti di coronavirus.
La nuova
categoria di rischio, si applica alle aree in cui il tasso di notifica delle
infezioni di 14 giorni è di 500 o più".
L'Italia – ha continuato Didier
Reynders - è tra i Paesi Ue con alcune zone che diventano ''rosso scuro'', la
nuova colorazione per le aree europee ad alto rischio Covid.
Dieci-venti Paesi Ue
presentano zone ad alto rischio che passano nella categoria ''rosso scuro'': tra
questi ci sono ampie zone del Portogallo e della Spagna e alcuni territori in
Italia, Francia, Germania e Paesi scandinavi”.
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