Negli interventi alla Camera dei Deputati, dopo il discorso del premier Giuseppe Conte, dai banchi di Forza Italia tengono a sottolineare le responsabilità del capo del governo.
“Signor presidente – ha detto
il deputato azzurro, Roberto Occhiuto - le diciamo subito che noi aiuteremo il
Paese ma non il suo governo. Nessuno di noi voterà per la fiducia al suo
governo, ma siamo disponibili a votare lo scostamento di bilancio, il decreto
sui ristori, ogni provvedimento che il suo o un altro governo che va nella
direzione della salute degli italiani e della loro sopravvivenza economica.
Lei – ha continuato Occhiuto
- ha fatto un discorso auto-assolutorio, ma ha grandi responsabilità. Ha
guidato un governo che si è limitato a inseguire la crisi e che ha dimostrato i
suoi ritardi nel tracciare i contagi, nei risarcimenti, nella scuola, nei
trasporti, negli ospedali. Le sue responsabilità ci sono.
Ci sono responsabilità anche di Renzi, che dice spesso cose giuste ma fa sempre cose sbagliate. Ha responsabilità anche il Movimento 5 Stelle che sta a guardare ciò che sta succedendo ed è disposto a tutto pur non di perdere la poltrona. Siete diventati peggio della peggiore casta".
In una nota stampa, Giorgio
Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e
Senato, parla del primo ministro come “uomo politicamente disperato che ha
tentato, oggi alla Camera, l'ennesima acrobazia, l'ennesimo esercizio di
trasformismo sulla pelle degli italiani con un discorso stucchevole, senza
alcun respiro, senza alcuna visione e proiettato soltanto a blandire
improbabili responsabili in giro.
Giuseppe Conte – scrive Mulè - certifica, ove mai ce ne fosse bisogno, la sua incapacità di guidare il Paese e portarlo fuori dalle secche. Un elenco di "abbiamo fatto" e "faremo" senza la minima critica. Mai la fiducia, mai complici di un premier che mente sapendo di mentire, mai complici di un governo che prende in giro gli italiani".
Da parlamentare navigato, Osvaldo Napoli, riassume, così, il senso del discorso a Montecitorio del
presidente del Consiglio.
"Ci sono voluti 56 minuti al premier per
comunicare l'unica notizia. Il governo è impegnato in una riforma della legge
elettorale chiaramente proporzionale, non chiaro peraltro se il proporzionale
tradizionale o di impronta spagnola, che farebbe strame delle forze minori.
Il resto del discorso – dice
Napoli - è stato dedicato, in buona misura, ad attaccare Matteo Renzi. Un
attacco frontale per sancire l'impossibilità di ricucire un'alleanza..
Conte - dichiara il deputato
di Forza Italia - non ha un progetto politico. Si tiene stretta la maggioranza
parlamentare residua, tenuta insieme da vaghi e retorici richiami all'europeismo
e al liberalismo. Richiami, negati dalle azioni concrete del suo governo.
Nessuna novità sul Recovery
plan, che si conferma, così, un progetto quanto mai vago sull'impiego di
risorse ingenti. Un discorso deludente sotto il profilo politico, privo di
respiro e di ambizione.
Appellarsi ai responsabili e
ai costruttori, senza offrire una visione politica concreta del Paese, è
davvero un atto frammisto di ingenuità e velleitarismo".
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