Il Governo italiano ha
attivato l'Avvocatura Generale dello Stato per valutare i diversi profili di
responsabilità della casa farmaceutica Pfizer, in caso di inadempienza, e le
possibili azioni da intraprendere a tutela degli interessi del Paese e dei
cittadini.
È quanto si apprende da
ambienti governativi e della struttura Commissariale per l'Emergenza.
Oggi, sono arrivate in
Italia le ultime dosi di vaccini del carico settimanale di Pfizer, circa
330mila. Questo lotto, è privo del 29% delle dosi previste da contratto.
Anche la prossima settimana, con l'arrivo del nuovo carico, è previsto sul lotto specifico un altro ammanco che, da quanto si apprende, sarà però inferiore al 29%.
Si parla di una
rimodulazione del Piano vaccinale.
La decisione di rivedere il piano è diventata necessaria visto che la casa farmaceutica americana non ha dato alcuna garanzia concreta che dalla settimana prossima si torni alla normalità, limitandosi a promettere in un comunicato stampa che si riprenderà con il "calendario iniziale di distribuzione all'Ue a partire dalla settimana del 25 gennaio".
L'incontro tra il governo,
con i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza e il commissario per
l'emergenza Domenico Arcuri, e le Regioni, ha avuto come obiettivo quello di
evitare che vengano vanificati gli sforzi fatti finora, garantendo al milione e
200mila italiani che hanno già fatto il vaccino di poter fare anche il
richiamo.
L'ipotesi di un 'meccanismo di solidarietà' tra regioni, resta ancora in piedi, anche se tra i governatori non c’è una linea comune, con le regioni più virtuose che fanno resistenza e non accettano di essere penalizzate per aver rispettato le indicazioni, date dallo stesso governo.
Intanto, dopo Arcuri, anche il direttore generale dell'Aifa, Nicola Magrini, ha criticato le decisioni di Pfizer.
"E' un ritardo molto preoccupante – ha dichiarato - anche perché è stato comunicato tutto all'ultimo minuto.
Se si tratta di un ritardo di una
sola settimana le conseguenze potrebbero non essere così gravi".
(Fonte Ansa)
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