Reso noto il report settimanale dell’Istituto
superiore di sanità che monitora i dati del contagio da Covid – 19.
“Nel periodo 06 gennaio - 19
gennaio 2021 – si legge nella bozza - l'indice Rt medio calcolato sui casi
sintomatici è stato pari a 0,84 (range 0,75- 0,98), in diminuzione e con il
limite superiore del range sotto l'uno”.
Solo una Regione, l'Umbria,
rimane con una classificazione complessiva di rischio alta, contro 4 della
scorsa settimana, mentre 10 Regioni sono classificate con rischio moderato e
dieci a rischio basso.
"Questa settimana - si
legge ancora nel documento - si continua ad osservare un miglioramento del
livello generale del rischio, con un aumento significativo di regioni a rischio
basso, secondo il Dm del 30 aprile 2020.
Il Molise ha un Rt puntuale
maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo
2.
Le altre Regioni/Province
autonome hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno.
Le regioni con rischio
moderato sono Abruzzo, Fvg, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia di Bolzano,
ad alto rischio di progressione, Provincia di Trento, Puglia e Toscana.
Rischio basso per Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Molise, ad alto rischio progressione, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Val d'Aosta e Veneto.
Scende il numero di
regioni/province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia
intensiva o di aree mediche sopra la soglia critica. Sono 8 contro le 12 della
settimana precedente.
L'occupazione in terapia intensiva, a livello nazionale, è sotto la soglia critica del 28%.
Ma sono forti
le variazioni regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei
ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all'incidenza,
impongono comunque misure restrittive.
L'epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale".
L'attuale quadro, si legge nelle bozza di monitoraggio settimanale, "impone comunque incisive misure restrittive.
Si conferma pertanto la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone, evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile".
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