lunedì 25 gennaio 2021

Recovery Plan. Bernini (FI): "Il piano è solo un campionario di buone e cattive intenzioni". Gelmini (FI): "Serve subito una svolta. Conte si dimetta"

 

"Il Recovery Plan italiano fa acqua da tutte le parti. I rilievi di Confindustria evidenziano quanto Forza Italia sostiene da settimane”.

Così, la presidente dei senatori azzurri, Anna Maria Bernini, secondo la quale, al momento è solo un campionario di buone intenzioni, ma anche di cattive, come sulla giustizia, totalmente privo di progetti e cronoprogrammi dettagliati, e che, quindi, non rispetta le linee guida dell'Unione europea".

Ma non bastano – ha continuato Bernini -. È  scomparsa dai radar la questione cruciale della governance, dopo la bocciatura del blitz di Conte che voleva accentrarla tutta a Palazzo Chigi, controllando un esercito di tecnici.

Chi gestirà i 209 miliardi, se e quando arriveranno, visto che i ritardi accumulati rischiano di farci perdere anche la prima tranche?

Non si pensi di utilizzare quelle risorse in modo clientelare per allargare la maggioranza – ha affermato Bernini -. 

L'Europa ha inserito una nuova clausola per cui insieme a investimenti e riforme bisognerà presentare un piano credibile di contenimento del debito pubblico. Il patto di stabilità resta sospeso, ma nessuno ci farà più sconti".

A Bernini fa eco il capogruppo di Forza Italia alla camera dei deputati, Maria Stella Gelmini.

"La crisi di governo – ha asserito - mette a rischio le risorse del Recovery Plan, i risarcimenti per le attività colpite dal Covid - 19, e persino il piano vaccini. 

Serve una svolta, e serve subito, per il bene dell'Italia. Conte si dimetta e si apra una fase nuova”.

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