Inizia a prendere forma
il decreto Ristori 5, il nuovo piano di aiuti all'economia che il governo punta
a varare all'inizio della prossima settimana.
II primo provvedimento
anti-Covid del 2021 sarà finanziato con lo scostamento da 32 miliardi che il
Parlamento ha approvato ieri.
Uno dei pilastri del
provvedimento è il pacchetto lavoro con il prolungamento della cassa Covid e
l'ipotesi di una proroga selettiva del blocco dei licenziamenti che scade il 31
marzo.
L'obiettivo è di estendere la Cig Covid fino a 26 settimane per l'assegno ordinario e la cassa in deroga. In parallelo, sarebbe previsto anche l'esonero contributivo alternativo all’utilizzo della cassa integrazione.
"Grazie allo
scostamento di bilancio - ha affermato il ministro dell'Economia, Roberto
Gualtieri - proseguiremo e completeremo gli interventi di sostegno già
approvati e riconosciuti finora ai settori più colpiti dalla pandemia, che
riteniamo debbano proseguire per tutto il tempo necessario.
Ci saranno nuovi
stanziamenti per interventi a tutela del lavoro, che consentiranno di
finanziare un nuovo periodo di cassa integrazione per quelle imprese che
continuano ad avere difficoltà a causa del Covid - 19”.
Nel decreto, sarà previsto
inoltre lo stanziamento di 1,5 miliardi per la decontribuzione delle partite
Iva. Impegno preso con il Parlamento. A completare il pacchetto lavoro ci sarà
poi un intervento sulla Naspi.
Oltre un miliardo dovrebbe
essere, poi, destinato al rifinanziamento del reddito di cittadinanza.
Lo schema degli indennizzi a
tutte le categorie colpite, compresi i professionisti, dovrebbe superare il
criterio dei codici Ateco e guardare al calo di fatturato, non più su base
mensile, ma su base semestrale o annuale, con una soglia delle perdite per l'accesso
ai ristori che dovrebbe essere confermata al 33%.
Si dovrebbe tener conto
anche dell’entità degli aiuti già ricevuti, prevedendo un intervento perequativo
per coloro che sono stati penalizzati dai criteri adottati lo scorso anno.
Uno dei capitoli più consistenti del provvedimento sarà quello fiscale. Dopo la proroga che ha previsto lo slittamento al 31 gennaio 2021 delle notifiche dei versamenti delle cartelle esattoriali, così come dei pignoramenti di stipendio e di pensione, il governo intende intervenire nel dl Ristori per rimodulare l’attività di riscossione.
“Un riordino – ha spiegato
il ministro Gualtieri - che ha l'obiettivo di evitare che la ripresa di questa
attività produca assembramenti eccessivi negli uffici dell'Agenzia delle
Entrate e anche per diluirne l’impatto".
Allo studio c’è una nuova rottamazione delle cartelle, la quarta, che dovrebbe consentire di regolare i conti con il fisco senza pagare sanzioni e interessi. Dovrebbe riguardare i ruoli relativi agli anni 2018 e 2019.
Nel decreto saranno
destinati oltre 3 miliardi alla sanità di cui 1,5 per l'acquisto e la
conservazione dei vaccini.
Altri 2 miliardi dovrebbero
andare, invece, agli enti territoriali e circa 1 miliardo al potenziamento del
trasporto pubblico locale.
In arrivo anche nuovi fondi
per la scuola, le forze dell’ordine e la protezione civile.
(Fonte Sky Tg24)
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