"Abbiamo deciso oggi di
confermare la linea dell'astensione sulla fiducia”.
Così la parlamentare di
Italia Viva, Maria Elena Boschi, confermando l’astensione “proprio perché – ha affermato
- abbiamo scelto con qualche sacrificio che la cosa migliore sia lavorare
nell'interesse del Paese.
Abbiamo rinunciato ai posti
che avevamo – ha detto Boschi al Tg4 - ma non rinunciamo alle nostre idee. Non
chiudiamo al dialogo, ma si deve ripartire dalle proposte e dalle idee.
Le parole del presidente del Consiglio sembravano invece - ha aggiunto la capogruppo Iv alla Camera - più dirette a raccogliere voti. Magari da altre parti, forse coinvolgendo pezzi del centrodestra".
Da parte sua, Ettore Rosato
è stato molto chiaro nel suo intervento nell’ambito delle dichiarazioni di voto
a Montecitorio. "Nessuno dice che non ci si sia impegnati al governo o che
i ministri del suo governo non hanno fatto niente – ha dichiarato, rivolgendosi
al premier -, ma la lentezza e la fatica di scegliere e decidere per chi è al
governo è un problema serio.
Lei si è soffermato sul Mes –
ha aggiunto Rosato -. Ha detto che il Mes è un problema divisivo, le riconosco
che lo ha sempre detto, ma non basta. Nel M5s ci sono persone che capiscono,
come noi, non ci sono differenze da questo punto di vista...".
Parole, queste, che hanno
suscitato la reazione contrariata dei pentastellati e l'ironia del
centrodestra. "Non ve la prendete - ha continuato Rosato, rivolgendosi ai grillini
- non volevo essere offensivo, lo dico al capogruppo Crippa mi scuso se
qualcuno lo ha interpretato offensivo, non lo era.
Conosco i colleghi del M5s
da 8 anni. Tra loro, ci sono molte persone che stimo e che hanno capacità di
discernere le questioni. Non sono più il M5s del No Tav, no Tap, no tutto. Se
prendo a prestito 100 euro con il Mes voglio che qualcuno mi spieghi perché non
lo dobbiamo prendere, voglio un confronto non ideologico".
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