Il centrodestra compatto
all'attacco del premier Conte e dell''operazione volenterosi per il
consolidamento della maggioranza al Senato.
"Ancora una volta - si legge in una nota del centrodestra - il presidente del consiglio ha raccontato al Parlamento un Paese che non esiste, cercando di mascherare una cinica operazione di trasformismo con una operazione politica. Il centrodestra è al lavoro per costruire l'alternativa".
Da Fratelli d’Italia, arriva
il commento di Isabella Rauti, vice capogruppo vicario al Senato. "Conte –
ha dichiarato - ha detto che l'Italia deve correre ma io non vedo in lui né lo
spirito né il passo dei nostri gloriosi bersaglieri. Io vedo in Conte la palude
della politica e se oggi la sfanga, e lo ripeto la sfanga, perché di questo si
tratta, al massimo potrà galleggiare, mentre l'Italia continua a sprofondare.
Il premier – continua Rauti
- non merita di governare l'Italia. Il nostro Paese, merita oggi più che mai un
governo patriottico, forte e una coalizione solida in grado di portare la
Nazione fuori dalla crisi e ricostruirla.
Nell'ultimo mese, l'Italia è
stata ostaggio dei litigi della maggioranza. Abbiamo sentito parlare solo di
rimpasti e rimpastini fino allo strappo della settimana scorsa da parte di una
forza della maggioranza – ha aggiunto Isabella Rauti -.
Conte avrebbe dovuto rassegnare subito le dimissioni invece ha perso tempo, si è dato da sé una sorta di mandato diciamo esplorativo per trovare qua e là i numeri".
Da Forza Italia la
precisazione del vicepresidente, Antonio Tajani.
"Siamo tutti tranquilli – ha affermato -. Forza Italia è compatta".
Il leader della Lega, Matteo
Salvini, parla, invece, di "uno squallido balletto di compravendite di
senatori. Mancano rimborsi alle imprese, vaccini, autobus, insegnanti e questi
vanno a caccia di senatori di notte. Scene imbarazzanti.
L'Italia vera – spiega Salvini
- è fuori da qua. Conte, Renzi, Di Maio e Zingaretti se la stanno cantando e
suonando da soli. Noi ci saremmo occupati di altro. Sono preoccupato perché i
governatori stanno fermando i piani di vaccinazione, ho sentito gli studenti e
gli insegnanti e i rappresentanti delle imprese che non hanno visto un euro.
A me va bene tutto – ha concluso
Salvini - purché l'Italia riparta, le elezioni ci sono in mezza Europa. A me
dei toni e della forma interessa zero. E' passato un anno e mezzo lascio
giudicare a chi ci guarda giudicare se abbiamo fatto un passo avanti".
(Fonte Ansa)
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