La delegazione di Italia viva con Matteo Renzi è stata ricevuta a Montecitorio per le consultazioni con il presidente della Camera Roberto Fico.
"Preferiamo un governo
politico rispetto ad uno istituzionale. Vogliamo un governo politico ma non a
tutti i costi”.
Non usa mezzi termini il
leader di Iv, al termine del colloquio con la terza carica dello Stato.
Mentre Zingaretti e Crimi
hanno fatto il nome di Conte come unico possibile primo ministro, Matteo Renzi
si è defilato.
“Ho sempre detto che i nomi
arrivano dopo – ha spiegato -. Il dibattito è sui contenuti ed è il metodo che
giustamente sta portando avanti il presidente Fico. Non abbiamo discusso di
nomi che sono importanti, ma arrivano alla fine"
L'Incarico esplorativo, affidato al presidente Fico – ha detto Renzi - permette alla maggioranza uscente un confronto sui contenuti. Non è una discussione tra singole forze, ma sul futuro del paese. Su come spendere i 209 miliardi del Recovery Fund e come affrontare la prima emergenza, la vaccinazione.
Non servono interventi
stravaganti sui vaccini. Non servono "primule", come non servivano i
banchi a rotelle. Serve un investimento sanitario all'altezza.
Non è un crisi che nasce
dalle antipatie, ma dalle risposte ai cittadini – ha affermato Renzi -. Siamo
disposti a fare la nostra parte su un documento scritto.
Non servono riunioni
notturne fino all'alba o emendamenti di notte, ma un metodo condiviso.
La Costituzione parla di
disciplina e onore. Oggi, è comparsa un'altra parola, la lealtà. Per noi la
lealtà è dire nelle riunioni private quello che si dice in pubblico.
Noi lo siamo. Da mesi chiediamo di parlare di contenuti. Siamo pronti a lavorare con disciplina, onore e lealtà.
Per noi è importante non
spendere male i soldi del Recovery Fund e siamo disponibili a fare tutti gli
sforzi per arrivare a un punto di caduta nell'interesse degli Italiani e non
dei partiti che hanno visto emergere i contrasti.
I soldi del Recovery richiedono
una chiarezza di intenti sulle riforme necessarie – ha ribadito Renzi -. Non è
un problema di quale ministero dare a Italia Viva.
Quello che è fondamentale
oggi è come spendere questi soldi: nei posti di lavoro, non in sussidi, nella
ricerca, non nel day by day.
Faccio l'esempio del
cashback. Per noi serve molto più un investimento sulla digitalizzazione vera.
Questo è pensare alla prossima generazione".
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