"È il momento che emergano
in Parlamento le voci che hanno a cuore le sorti della Repubblica”.
In un lungo post su Facebook,
il premier, Giuseppe Conte, scrive agli italiani, spiegando i passaggi che lo
hanno portato alle dimissioni.
“Questa mattina – ha affermato
- ho convocato un Consiglio dei ministri per comunicare la mia intenzione di
dimettermi. Poco dopo, mi sono recato al Quirinale per rassegnare le dimissioni
nelle mani del Presidente Mattarella.
La settimana scorsa, in
Parlamento, il Governo ha ottenuto la fiducia in entrambe le Camere, ottenendo
la maggioranza assoluta alla Camera dei Deputati e la maggioranza relativa al
Senato.
Il Paese, tuttavia, sta attraversando un momento davvero molto difficile. Da ormai un anno – prosegue Conte - stiamo attraversando una fase di vera e propria emergenza.
Le diffuse sofferenze dei
cittadini, il profondo disagio sociale e le difficoltà economiche, richiedono
una prospettiva chiara e un governo che abbia una maggioranza più ampia e
sicura.
Le mie dimissioni, sono al
servizio di questa possibilità: la formazione di un nuovo governo che offra una
prospettiva di salvezza nazionale.
Serve un’alleanza, nelle
forme in cui si potrà diversamente realizzare, di chiara lealtà europeista –
ribadisce il primo ministro - in grado di attuare le decisioni che premono, per
approvare una riforma elettorale di stampo proporzionale e le riforme
istituzionali e costituzionali, come la sfiducia costruttiva, che garantiscano
il pluralismo della rappresentanza unitamente a una maggiore stabilità del
sistema politico.
Questo conta. Che il nostro Paese si rialzi in fretta e possa mettersi alle spalle la pandemia e le tragedie che essa ha arrecato, in modo da far risplendere la nostra nazione nella pienezza delle sue bellezze.
Per parte mia, anche in
queste ore continuerò a svolgere gli affari correnti fino all’insediamento del
nuovo governo. Continuerò a svolgere il mio servizio al Paese, con senso di
responsabilità e con profondo impegno.
Sono queste le
caratteristiche che hanno caratterizzato il mio operato, quello dell’intero
governo e delle forze di maggioranza che ci hanno sostenuto, anche quando i
risultati raggiunti e le risposte date non sono apparsi all’altezza delle
aspettative dei cittadini.
L’unica cosa che davvero
rileva, al di là di chi sarà chiamato a guidare l’Italia, è che la Repubblica
possa rialzare la testa. Allora avremo vinto tutti, perché avrà vinto l’Italia.
Quanto a me, mi ritroverete sempre, forte e appassionato, a tifare per il
nostro Paese.
Nessun commento:
Posta un commento