"Io non sono né pilastro, né costruttore. Su questa crisi sono molto diffidente".
È quanto ha dichiarato il
sindaco di Benevento ed ex guardasigilli, Clemente Mastella intervenendo a
Tgcom24.
"Al momento – dichiara Mastella
- mi chiamo fuori perché, dopo aver cercato di dare consigli su come risolvere la
crisi, sono stato attaccato sul personale".
All'orizzonte, Clemente
Mastella vede più "un Conte ter con un rimpasto e un rientro di Italia
Viva che un governo Conte sostenuto da un'altra maggioranza con l'ingresso dei
responsabili.
“Mai come in questo momento –
ha proseguito Mastella - in mancanza di vaccini, con la variante inglese che
aumenta, moralmente non era serio aprire crisi di governo. Però, sto scoprendo
negli ultimi momenti che io magari tentavo di mettere qualche mattone, altri a
togliere i mattoni, quindi se la vedessero loro. Io non sono interessato a
nulla. Tranne a fare il sindaco di Benevento.
Il movimento ‘’Meglio Noi per l'Italia’’ ci sarà – spiega Clemente Mastella -. È l'unica cosa che faccio. Per il resto non faccio più nulla”.
Nel Movimento 5 Stelle, il ‘’NO’’
dell’Udc non è passato inosservato e, in una parte minoritaria dei grillini si
alimenta qualche dubbio sull'opportunità di mantenere un veto ferreo al rientro
di Italia Viva in maggioranza.
Una linea che, comunque,
resta circoscritta ad una fronda del Movimento visto che, fanno sapere fonti pentastellate,
“la posizione del partito, rispetto a Matteo Renzi, non cambia”.
Il tema, in ogni caso, non
riguarda il voto di fiducia di lunedì e martedì, dove tutti i Cinque Stelle
saranno compatti per il premier Giuseppe Conte, ma quello che succederà subito
dopo”.
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