Dopo il passaggio
parlamentare dei giorni scorsi, scendono in campo i sindacati che invitano il
governo Conte ad osservare e intervenire sul paese reale.
Per il segretario generale
della Cgil, Maurizio Landini, intervenuto ad Agorà su Rai 3, “il passaggio dopo questa crisi poco
comprensibile e nel rispetto delle decisioni del parlamento è che oggi i
costruttori vanno cercati nel Paese.
Mi aspetto che da stamattina
il governo convochi le parti sociali e si inizi quel lavoro che in questo mese
la discussione della crisi ha bloccato, a partire dal confronto di merito sul
Recovery Plan.
Dai ringraziamenti –
continua Landini - bisogna passare ai fatti.
C’è la necessità" di
prorogare il blocco dei licenziamenti oltre il prossimo 31 marzo e di procedere
con la riforma decisiva degli ammortizzatori sociali, andando verso un sistema
universale, oltre che di far partire gli investimenti.
Il blocco dei licenziamenti – ha continuato Landini - non è la soluzione di tutti i problemi, ma, in questa fase, è necessario".
Secondo il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, "abbiamo assistito al dibattito parlamentare sulla crisi di Governo, nel rispetto dell'autonomia dovuto alle Istituzioni che rappresentano il popolo italiano.
La scelta è stata compiuta.
Ora, il Sindacato chiede
alla politica e al Governo di tornare immediatamente ad affrontare le questioni
che riguardano il lavoro, l'occupazione e l'economia reale, per costruire un
progetto condiviso di ripresa e sviluppo del Paese.
Bisogna recuperare il tempo
perso sul Recovery Plan e ci aspettiamo già oggi la convocazione e il testo. Siamo
pronti a confrontarci, sin da subito, mettendo sul tavolo le nostre proposte
per la soluzione dei problemi dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani e
per puntare alla crescita con un uso razionale ed efficace degli strumenti
straordinari messi a disposizione dall'Europa".
(Fonte Ansa)
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