"Non ho niente da
festeggiare. Sono solo felice di vedere una personalità come Draghi pronta a
guidare il Paese".
Questi i sentimenti del
leader di Italia Viva, Matteo Renzi, espressi in una lunga intervista
rilasciata al quotidiano ‘’La Repubblica”.
"A chi mi domanda perché
la crisi rispondo in maniera molto semplice – ha affermato Renzi.
Se dobbiamo spendere 200
miliardi di euro, preferisco li spenda Draghi anziché Conte. Il governo Draghi
lo fa nascere il Parlamento su indicazione di Mattarella, non il sottoscritto.
Io faccio il tifo e voto la fiducia.
Siamo gli unici che si sono
dimessi per un ideale.
Quando al tavolo della
trattativa, i nostri colleghi hanno messo sul tavolo e rilanciato su Mes e
giustizia ho capito che era finita.
Dopo tanti anni non hanno
ancora capito che posso commettere tanti errori, ma se sono convinto di una
battaglia vado fino in fondo. Ho detto: guardate che se andate al muro contro
muro vi fate male voi. Penso solo che come dicevano i latini 'ex malo
bonum'".
Sulla linea politica del
Partito democratico l’ex premier è chiaro. "La linea politica Dem in
questa crisi per me è inspiegabile. Potevano svolgere una funzione di
mediazione, di equilibrio, di rilancio – ha spiegato Matteo Renzi -. Hanno
scelto di appiattirsi sulla posizione 'O Conte o voto'. Oggi, la priorità sono
i vaccini, il Recovery Plan, il lavoro.
Quando esco da un posto sono
abituato a spegnere la luce. Ciò che accade in casa d'altri non mi riguarda
più. Dopo di che qualcuno deve spiegare ai Dem che non esiste solo il consenso
per chi fa politica.
Forse non crescerà il livello dei miei sondaggi ma sicuramente con Draghi crescerà il numero degli occupati”.
In molti, nei giorni scorsi,
hanno parlato di un accordo tra Renzi e Salvini.
"Salvini l'ho sempre
combattuto a viso aperto – ha detto il leader di Italia Viva -. E quando
combattevo il ministro Salvini, Conte era il premier del governo che firmava i
decreti sicurezza. Adesso che si metta a utilizzare Salvini è semplicemente
imbarazzante. Per lui".
Il Movimento 5 Stelle vive
ore delicate con defezioni interne. Potrebbero non esserci i numeri in
parla,mento, riguardo la fiducia al nuovo esecutivo.
"Diamo tempo al tempo –
dichiara Renzi -. Lasciamo lavorare il presidente incaricato. La maggioranza ci
sarà. Io voterò la fiducia sia con ministri solo tecnici che con ministri
politici".
Il punto focale sul quale bisogna lavorare e bene per l’Italia è il Recovery che, secondo Renzi va riscritto. “La leadership di Draghi è un'assoluta garanzia – ha asserito Renzi -. È come se avessimo fatto un'assicurazione sulla vita. Ma sulla vita del Paese che riparte e spende bene i soldi del Recovery. Avremo più risorse di quelle che sono arrivate nel dopoguerra con il Piano Marshall.
Dal punto di vista personale,
invece, voglio rifiatare. Ho vissuto con molto dolore l'aggressione mediatica
di queste settimane. L'odio e il pregiudizio non mi avevano mai fatto male come
stavolta, devo confessarlo. Ma il fatto che a Palazzo Chigi stia per arrivare
Draghi ci rinfranca per tutte le polemiche. Molti, finalmente, capiscono perché
abbiamo fatto la crisi. Nonostante tutto, sì, ne valeva la pena".
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