"Se Draghi dirà c'è
'bisogno di te per dare una mano', io ci sono. Se dirà c'è bisogno di Tizio e
Caio della Lega va bene".
Si è messo a disposizione
del Paese il leader della Lega, Matteo Salvini, rispetto al varo del nuovo
esecutivo Draghi che dovrebbe vedere la luce a breve.
“Sui ministri del governo
Draghi io non so nulla, diamo fiducia a un progetto – ha continuato Salvini a ‘’Porta
a Porta’’ -. I compagni di viaggio sono quelli che sono, patti chiari e
amicizia lunga, non andrà avanti in eterno, le vie si separeranno.
Non mi alzo con la speranza
di fare ministro, lo facevo e per lealtà verso gli italiani ho detto basta. Ho
detto a Draghi, la fiducia è in lei, non avrà liste e richieste. Ma come Lega
se diamo la fiducia, contiamo di partecipare alla rinascita del Paese.
Questa è una prova di fiducia, una prova d'amore. Ci siamo messi in gioco. Sarebbe stato più comodo dire no a prescindere, ma io devo dare delle risposte”.
Sul Movimento 5 Stelle che
ieri, con il voto sulla piattaforma ‘’Rousseau’’ ha decretato il SI all’esecutivo
Draghi, Salvini nutre preoccupazione.
“Il movimento è spaccato –
ha detto Matteo Salvini -. Per il governo Draghi non è un buon segnale.
Ci sentiamo responsabili, a
maggior ragione della missione e della buona riuscita. Se i 5 stelle si
spaccano e nel Pd ci sono 18 correnti, il motore di sinistra perde colpi, sarà
importante".
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