La crisi di governo non è
affatto scongiurata.
In attesa della conferenza
stampa, indetta per questo pomeriggio alle ore 17:30, Renzi sembra intenzionato a consumare lo strappo
con il premier, Giuseppe Conte, annunciando le dimissioni delle ministre di
Italia Viva.
In queste ore febbrili, il resto della maggioranza sta tentando di ricucire.
Il primo a scendere in campo è stato il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, che, forte del risultato ottenuto con il via libera al Piano per impiegare i fondi europei, parla della necessità di "riprendere il dialogo e riaprire il confronto all'interno della maggioranza".
Anche Beppe Grillo, nelle
sue vesti di paciere, ha voluto proporre, su Facebook, un "patto ai partiti.
"Stiliamo insieme un patto tra tutti i partiti – ha asserito - e lavoriamo per la ricerca di un obiettivo condiviso che altro non può essere che la ricerca del bene comune per il Paese. Lavoriamo uniti e cambiamo la nostra prospettiva di ricerca di quello che può essere utile al singolo individuo e raccogliamo l'esortazione, che ci indirizza il Presidente Mattarella, di diventare costruttori mettendo al primo posto il bene comune dell'Italia".
A Grillo, fa eco la leader di Fratelli D'talia, Giorgia meloni. "Nuova geniale trovata di Grillo e del M5S: "No a distinzione tra maggioranza e opposizione". Beppe caro - scrive Meloni in un post su Twitter -. Il partito unico piace ai tuoi amici comunisti cinesi, non alle democrazie occidentali".
Intanto si fanno sempre più
insistenti le voci di possibili responsabili, pronti a prendere il posto di
Italia Viva al Senato.
Pare certa l'uscita di 4 senatori dal gruppo di Matteo Renzi e ben 8 da Forza Italia, anche se non si esclude che qualcuno dei renziani, possa divergere, alla fine, dalle posizioni del gruppo.
Clemente Mastella, sindaco
di Benevento ed ex Guardasigilli, ha dichiarato a Radio 24 che “Renzi è il
primo responsabile. Quando c'era il governo Lega - M5s e si rischiava di andare
al voto, lui con i suoi responsabili e il Pd si è ritrovato a fare un governo
diverso".
Esistono dei responsabili
che maturano le condizioni per andare avanti rispetto alla sua irresponsabilità
che vengono considerati traditori, ma il primo traditore è stato lui – ha continuato
Mastella -".
Il Mes è ancora il pomo
della discordia.
Le due ministre di Italia Viva definiscono "incomprensibile la rinuncia al fondo salva-Stati” e lamentano “ritardi sulle urgenze del Paese e sui nuovi ristori”.
Dal canto suo, il primo
ministro, Giuseppe Conte invita a "non speculare sul numero dei decessi in
Italia per invocare l'attivazione del Mes, con un accostamento che offende la
ragione e anche l'etica".
(Fonte Ansa)
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