Bolzano, Lombardia e Sicilia
nuove zone rosse. Dodici regioni in zona arancione, di cui nove nuove.
È quanto prevede la nuova
ordinanza che il ministro della Salute, Roberto Speranza firmerà nelle prossime
ore e che andrà in vigore a partire da domenica prossima, 17 gennaio.
Le ultime modifiche al Dpcm sono state illustrate dall'esecutivo nella riunione con le Regioni, i Comuni e le province, precedute da una premessa del ministro Speranza.
"La
situazione – ha spiegato - non può essere sottovalutata. Lavoriamo insieme
tempestivamente ad anticipare le restrizioni per evitare una nuova, forte
ondata del virus.
Se a mandare in rosso la
Lombardia e Bolzano sono i numeri, a far scattare le restrizioni più dure in
Sicilia è la richiesta del governatore, Nello Musumeci.
Passano in area arancione
Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia,
Umbria e Valle D'Aosta.
Restano in zona arancione
Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.
Solo 5 regioni e una provincia
autonoma rimangono gialle. Si tratta di Molise, Basilicata, Campania, Sardegna,
Toscana e provincia autonoma di Trento.
Inasprite le soglie per
accedere alle zone con restrizioni:
con Rt 1 o con un livello di
rischio 'alto' o, ancora, con un'incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e
un rischio moderato, si va in arancione;
con Rt a 1,25 in rosso.
Con il decreto viene
introdotta la 'zona bianca', in cui le uniche restrizioni sono il
distanziamento e l'uso della mascherina. Ma i parametri per entrarci, cioè 3
settimane consecutive di incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un
rischio basso, fanno sì che ci vorranno mesi prima che una regione possa trovarcisi.
Nel nuovo Dpcm resteranno
confermate diverse misure, già in vigore a partire dal divieto di uscire da
casa dalle ore 22:00 alle ore 05:00.
Confermato il divieto di
spostarsi tra le regioni fino al 15 febbraio.
Fino al 5 marzo sarà, invece,
ancora valida la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di
due persone, oltre ai minori di 14 anni conviventi, di andare a trovare parenti
o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona
arancione o rossa.
Sempre fino al 5 marzo, sarà
possibile spostarsi nelle regioni arancioni dai comuni con una popolazione non
superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 km e mai
verso i capoluoghi di provincia.
Confermata anche la
didattica in presenza al 50% per le scuole superiori dal 18 gennaio, anche se
molte regioni si stanno muovendo con decisioni diverse.
Il governo ha, poi, confermato il divieto della vendita da asporto per i bar dalle ore 18:00. Provvedimento criticato dalle Regioni.
“Non porta vantaggi
significativi sul piano della prevenzione – ha dichiarato il presidente della
Conferenza Stato Regioni Stefano Bonaccini a nome di tutti i governatori – e,
al contrario, rischia di rappresentare un ulteriore fattore negativo di
tensione sociale ed economica sui territori".
Gli impianti sciistici non
riapriranno almeno fino al 15 febbraio, nonostante alcuni presidenti chiedano
che almeno nelle zone gialle sia consentita l'attività ai soli residenti.
Restano chiuse palestre e
piscine, anche se si continua a lavorare per consentire la ripresa almeno agli
sport individuali nelle zone gialle.
Chiusi anche cinema e
teatri.
Tornano, invece, le crociere
ed è confermata l'apertura dei musei, ma solo nelle regioni gialle e solo nei
giorni feriali.
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